HT Psicologia
Psicologia per psicologi - Psicoanalisi: le nevrosi - Libri
HT: La Psicologia per Professionisti

Psicoanalisi: le nevrosi - Libri

Gratis
Lascia vuoto questo campo:
Iscriviti alla Newsletter di HT
HT Psicologia Network
Psicologia-Psicoterapia.it
SIPP - Società Italiana di Psicologia e Pedagogia
Corso ZeroSei: 'Coordinamento pedagogico e organizzativo-gestionale' - Online
CSCP - Centro Scuole Counseling e Psicoterapia
Corso online di Mindfulness - Online
APL - Psicologi della Lombardia
Corso di alta formazione in Psicologia scolastica - Online
ASPIC per la Scuola
Master in Disturbi del comportamento alimentare. Cibo e Salute - Online e Roma
PsicoCitta.it
Dott. Stefano Bernardi
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Bologna e Rimini
Dott.ssa Roberta Bracci
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Viterbo
Dott.ssa Lisa Tardini
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Rimini e Serravalle (SM)
Dott.ssa Antonella Fornaro
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Biella

Psicoanalisi: le nevrosi - Libri

L'articolo "Psicoanalisi: le nevrosi - Libri" é tratto dalla rubrica Spazio Psicoanalisi.

Nell'articolo si parla di:

  • Bibliografia di Psicoanalisi
  • Le nevrosi
  • Breve recensione di 59 libri
Psico-Pratika:
Numero 30 Anno 2007

Tutti gli articoli
Iscriviti alla newsletter

Articolo: 'Psicoanalisi: le nevrosi - Libri'

A cura di: Romano Biancoli
PSICOANALISI: LE NEVROSI
A) Psicoanalisi: Le nevrosi - Freud, i primi freudiani e i primi dissidenti

Freud S., Breuer J. (1892-95) Studi sull'isteria. Opere cit., Vol. 1.
Contiene cinque storie cliniche. La prima, più famosa, è quella della Signorina Anna O., paziente di Breuer, autore del relativo resoconto.
Questo caso è importante per la sua influenza sul pensiero di Freud, il quale poté rilevare il fenomeno del trasnsfert e il peso del dato sessuale.
Gli altri quattro casi sono redatti da Freud.

Freud S. (1905) Frammento di un'analisi di isteria (Caso clinico di Dora). Opere cit., Vol. 4.
La sessualità è vista come il motore della nevrosi isterica.
Questo caso clinico si incentra su due sogni.
Il trattamento viene interrotto dalla paziente dopo tre mesi e non giunge pertanto alla conclusione dell'analisi.

Freud S. (1907) Azioni ossessive e pratiche religiose. Opere cit. Vol., 5.
E' posto un parallelo tra nevrosi ossessiva e religione, sia in termini soggettivi che in termini collettivi.
L'azione ossessiva è una formazione di compromesso tra la pulsione e l'istanza che la rimuove.

Freud S. (1909) Osservazioni generali sull'attacco isterico. Opere cit., Vol. 5.
L'attacco isterico è la traduzione motoria di fantasie di cui profitta un contenuto libidico rimosso.
Si interpreta in modo analogo all'interpretazione dei sogni.

Freud S. (1909) Analisi della fobia di un bambino di cinque anni (Caso clinico del piccolo Hans). Opere cit., Vol. 5.
L'analisi non fu condotta direttamente da Freud ma si svolse attraverso il padre del bambino.
Questo caso è importante nella storia della psicoanalisi per il suo contributo di base alla tecnica dell'analisi dei bambini.

Freud S. (1909) Osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (Caso clinico dell'uomo dei topi). Opere cit., Vol. 6.
Uno dei più famosi casi clinici di Freud, in cui si dispiega una gran quantità di materiale associativo.
Alla parte clinica segue una parte teorica nella quale Freud mette a punto la sua teoria sulla nevrosi ossessiva.

Freud S. (1912-13) Totem e tabù. Opere cit. Vol. 7.
In questa opera a carattere antropologico, Freud, oltre a presentare ed applicare i capisaldi della psicoanalisi, sviluppa anche i temi della nevrosi ossessiva.

Freud S. (1913) La disposizione alla nevrosi ossessiva. Opere cit., Vol. 7.
E' ipotizzato un ritardo dello sviluppo libidico rispetto allo sviluppo dell'Io.
Tale sfasamento comporta ipermoralismo e difese dalla prevalenza dell'odio sull'amore.

Freud S. (1914) Dalla storia di una nevrosi infantile (Caso clinico dell'uomo dei lupi). Opere cit., Vol. 7.
Caso clinico molto sviluppato, in cui viene ricostruita una nevrosi infantile sulla base dei dati che emergono nel trattamento di un adulto, in particolare un sogno dell'infanzia.
E' affrontato il tema della realtà della "scena primaria".

Freud S. (1924) Nevrosi e psicosi. Opere cit., Vol. 9.
Il tema è inquadrato nell'ipotesi strutturale.
La nevrosi viene dal conflitto tra l'Io e l'Es, mentre la psicosi insorge sul perturbato rapporto tra l'Io e il mondo esterno.

Freud S. (1924) La perdita di realtà nella nevrosi e nella psicosi. Opere cit., Vol. 10.
Nella nevrosi l'Io mantiene un rapporto di dipendenza dalla realtà rimovendo pulsioni dell'Es.
Nelle psicosi l'Io è dominato dal potere dell'Es e disconosce aspetti della realtà.

Freud S. (1925) Inibizione, sintomo e angoscia. Opere cit., Vol. 10.
L'ambito di questa opera complessa contiene anche una disamina delle due nevrosi classiche: l'isteria di conversione e la nevrosi ossessiva.

Ferenczi S. (1919) La nevrosi della domenica. In: Fondamenti di psicoanalisi, Vol. II. Rimini: Guaraldi, 1973.
Il tempo del riposo e della vacanza rende libera una quota di angoscia che nel tempo di lavoro resta legata alle occupazioni e ai problemi quotidiani.

Ferenczi S. (1908-1933) Fondamenti di psicoanalisi, Vol. III, Psicoanalisi delle abitudini sessuali. Rimini: Guaraldi, 1974.
L'intero volume è occupato da saggi in tema di nevrosi, contributi di primordine del geniale, creativo e originale maestro della psicoanalisi.

Reich W. (1933) Analisi del carattere. Milano: SugarCo, 1975.
Alla base di ogni forma di nevrosi vi è una struttura di carattere nevrotica.
Il compito della psicoanalisi non è quello di togliere i sintomi nevrotici, ma di modificare la struttura di carattere che sostiene quei sintomi.

Adler A.(1920) La nevrosi coatta. In: Prassi e teoria della psicologia individuale. Roma: Astrolabio, 1947.
La volontà di potenza porta il soggetto ad enfatizzare se stesso e il proprio pensiero.
Il nevrotico ossessivo, anche se si rende conto dell'assurdità dei suoi sintomi, perde la sua obiettività e si pone in conflitto con l'ambiente sociale.

Jung C.G. (1927/1931) La struttura della psiche. Opere, Vol. 8. Torino: Bollati Boringhieri, 1974.
La nevrosi come un grido d'allarme lanciato da un'alta istanza psichica che sollecita ad un ampliamento della personalità, di cui vi è urgente necessità.

B) Psicoanalisi: Le nevrosi - Gli autori dell'Ego-psychology

Jacobson E. (1971) La depressione. Firenze: Martinelli, 1977.
Raccolta di saggi clinici, in cui il concetto di nevrosi viene rapportato a quello di disordini affettivi, di psicosi, di stati borderline e s'intreccia con varie problematiche, dai meccanismi di difesa ai temi relativi al narcisismo.

Zetzel E., Meissner W.W. (1973) Psichiatria psicoanalitica. Torino: Boringhieri, 1976.
Il testo raccoglie seminari tenuti Elizabeth Zetzel, su temi clinici e teorici di psicoanalisi e psichiatria, con stile didattico.
L'argomento nevrosi risulta trattato nel quadro di un impianto concettuale complessivo.

C) Psicoanalisi: Le nevrosi
I post-freudiani in genere; revisionisti, dissidenti e oppositori; junghiani

Glover E. (1939) La psicoanalisi. Milano: Feltrinelli, 1975.
Dopo una prima parte teorica, viene presentata la psicopatologia da un punto di vista psicoanalitico, con un inquadramento, tra gli altri aspetti, delle psiconevrosi.

Fenichel O. (1945) Trattato di psicoanalisi delle nevrosi e delle psicosi. Roma: Astrolabio 1931.
Le nevrosi sono già nel titolo.
Questo fortunato testo di psicoanalisi offre un quadro ricco e dettagliato delle affezioni nevrotiche.

Bergler E. (1949) La nevrosi di base. Roma: Astrolabio, 1971.
Vi è una nevrosi fondamentale basata sulla dipendenza orale.
Questo è il fondamento di tutte le diverse forme di nevrosi.

Bergler E. (1950) La letteratura come nevrosi. Rimini: Guaraldi, 1974.
Lo scrittore è un nevrotico che nello scrivere ricorre ai propri meccanismi di difesa.
Il suo lavoro viene dalla nevrosi non nel senso che rappresenta le sue vicissitudini e conflitti infantili, ma invece nel senso di una costruzione difensiva.

Marmor J. (1956) L'oralità nella personalità isterica. Psicoterpia e Scienze Umane, 1995, 29: 101-115.
Viene indagato il rapporto tra oralità e isteria.
In questa nevrosi il complesso edipico presenta marcati tratti pregenitali.
Una forte fissazione orale sta alla base delle relazioni tra isteria e abuso di sostanze, forme depressive e schizofrenia.

Laplance J. (1974) Panel on "Hysteria today". The International Journal of Psychoanalysis, 56: 459-469.
Anche Laplance, in questo Panel, è d'accordo sul fatto che oggi non si incontano più le forme di isteria di cui scrivevano Charcot, Freud o Breuer.
L'isteria che incontriamo oggi è più un aspetto del carattere o della personalità che non un quadro sintomatico.

Sacerdoti G. (1989) Isteria. In: Semi A.A. (a cura di) Trattato di Psicoanalisi, Vol. 2. Milano: Cortina.
L'argomento è trattato nella sua complessità dottrinale e clinica, con preziosi e puntuali rimandi bibliografici.

Spaçal S. (1989) La nevrosi ossessiva. In: Semi A.A. (a cura di) Trattato di psicoanalisi, Vol. 2. Milano: Cortina.
L'autore parte con una nota polemica verso le impostazioni relazionali, ritenendo il sistema psichico individuale dotato di sufficiente autonomia per essere trattato di per sé.
Con questa premessa il tema viene svolto con ricchezza argomentativa e molteplici richiami a diverse concezioni della nevrosi ossessiva.

Rupprecht-Schampera U. (1995) The Concept of "Early Triangulation" as a Key to a Unified Model of Hysteria. The International Journal of Psychoanalysis, 76: 457-463.
Viene sviluppato un modello psicodinamico unificato per le varie e sfaccettate manifestazioni dell'isteria, sia riguardo le donne che riguardo gli uomini.

Semi A.A. (1995) Sull'isteria e l'identificazione isterica. Rivista di Psicoanalisi, 1995, 2: 237-254.
E' presa in esame la situazione isterica, con considerazioni storiche sulle sue concettualizzazioni in letteratura.
In particolare viene considerato il rapporto tra identificazione isterica e transfert dell'analista.

Scalzone F., Zontini G. (a cura di) (1999) Perché l'isteria? Napoli: Liguori.
"Senza l'isteria, la psicoanalisi sarebbe mai stata inventata?" (Green).
Raccolta di 16 saggi che si misurano con questa sindrome mutevole. La disposizione dei contributi segue un ordine cronologico.

Albarella C. (2001) Metamorfosi dell'isteria: identità femminile e sessualità. Rivista di Psicoanalisi, 47: 5-27.
Bisogni infantili non appagati e ricerca di rassicurazioni narcisistiche spingono ad investire con forza sulle relazioni con i partner, in particolare nei loro aspetti sessuali.
I mutamenti di costume possono aver contribuito alle metamorfosi dei sintomi isterici, dalle conversioni alle patologie caratteriali.

Mattioli G., Scalzone F. (a cura di) (2002) Attualità dell'isteria. Milano: Angeli.
Libro collettaneo, i lavori che lo compongono cercano i tratti di fondo della sindrome isterica, coperti dalle sue varie manifestazioni che imitano tutte le malattie.
Non ci si è ancora accordati sull'inquadramento nosologico dell'isteria e il dibattito è tuttora in corso.

Racalbuto A. (2004) L'isteria, dalle origini alla costellazione edipica: il "femminile" e il conflitto di alterità. Rivista di psicoanalisi, 1, 2004: 77-102.
La sessualità inconscia della madre è presente nel bambino, che si identifica col "femminile materno originario".
Per entrambi i sessi, l'isteria è "malattia del femminile".

Albarella C., Racalbuto A. (a cura di) (2004) Isteria. Roma: Borla, 2004.
Una raccolta di saggi di 14 autori che, pur nelle loro diverse prospettive, mettono a fuoco il tema isterico, nei suoi enigmi e nei suoi sviluppi.

Ferro F.M., Riefolo G. (2006) Isteria e campo della dissociazione. Roma: Borla.
Viene presentato un concetto di base dell'isteria rinvenibile negli innumeri casi clinici.
I vari quadri isterici dipendono da modalità dissociative assai complesse e differenziate.

Pasetti A., Trillo M.R. (2007) Traumi psichici e formazioni ossessive. Milano: Angeli.
Angoscia e impulsività si intrecciano nella nevrosi ossessiva, che poggia su uno specifico senso di colpa derivante da traumi psichici.
Le asserzioni teoriche vengono ricavate dai casi clinici presentati.

Hillman J. (1972) Il mito dell'analisi. Milano: Adelphi, 1979.
Si veda il paragrafo sull'isteria.
E' toccato il rapporto tra isterica e strega.
Poiché un pregiudizio antico riserva al femminile l'attitudine isterica, diagnosticare una paziente come isterica da parte di uno psichiatra uomo pone il tema della sua misoginia.

D) Psicoanalisi: Le nevrosi - Melanie Klein, Bion e autori di indirizzo

Klein M (1950) La psicoanalisi dei bambini. Firenze: Martinelli, 1970.
In questo testo fondamentale, la Klein si occupa estesamente della nevrosi infantile, in particolare della nevrosi ossessiva.

Sandford B. (1955) Il bisogno di essere "mantenuto" di un paziente ossessivo. In: Nuove vie della psicoanalisi. Milano: Il Saggiatore, 1966.
Esposizione di un caso clinico di nevrosi ossessiva in un'ottica rigorosamente kleiniana.

Thorner H.A. (1955) Tre difese contro la persecuzione interna. Ansia degli esami, depersonalizzazione e ipocondria. In: Nuove vie della psicoanalisi. Milano: Il Saggiatore, 1966.
Diversi casi clinici sono considerati e classificati a seconda delle difese contro persecutori oggetti cattivi interni.

E) Psicoanalisi: Le nevrosi - Gli "indipendenti" britannici

Fairbairn W.R.D. (1954) Osservazioni sulla struttura degli stati isterici. In: Il piacere e l'oggetto. Roma: Astrolabio, 1992.
La "situazione endopsichica di base (originaria)", costituzionale, è quella dell'isteria.
I primi sintomi che si presentano nell'essere umano, come le urla del lattante, sono di carattere isterico.

Winnicott D. W. (1965) Sviluppo affettivo e ambiente. Roma: Armando, 1974.
Testo costituito da saggi di eminente importanza.
In un'ottica originale, viene messo a fuoco il tema della dipendenza dalla madre e delle vicissitudini della prima infanzia.
Tale quadro illumina anche percorsi e sviluppi delle nevrosi.

Bowlby J. (1969, 1973) Attaccamento e perdita. 1: L'attaccamento alla madre; 2: La separazione dalla madre. Torino: Bollati Boringhieri, 1972, 1975.
Le nevrosi dipendono da deficienze nelle cure materne.
La separazione dalla figura di attaccamento genera un'angoscia di base da cui si sviluppano disturbi nevrotici e patologie del carattere.

Rycroft C. (1968) Angoscia e nevrosi. Milano: Feltrinelli, 1970.
Si tratta di un'indagine approfondita sull'angoscia e dello studio delle difese da essa che conducono alla formazione delle nevrosi.

Khan M. M. R. (1963) Il concetto di trauma cumulativo. In: Lo spazio privato del Sé. Torino: Bollati Boringhieri, 1979.
Se i fallimenti parziali della madre come "scudo protettivo" nella fase preverbale sono troppo frequenti, essi causano "urti" sullo psico-soma del bambino.
Tale trauma cumulativo si manifesterà sull'Io corporeo nella prima e seconda infanzia.

Khan M. M. R. (1971) La nevrosi infantile come organizzazione del falso Sé. In: Lo spazio privato del Sé. Torino: Bollati Boringhieri, 1979.
A differenza dell'impostazione psicoanalitica classica che contempla la via intrapsichica di formazione della nevrosi infantile, i nuovi studi sul rapporto madre-bambino consentono anche di considerare i casi in cui tale nevrosi si forma in relazione all'ambiente come organizzazione di un falso Sé compiacente.

Bollas C. (2000) Isteria. Milano: Cortina, 2001.
L'isteria come modo di stare in relazione.
L'analisi dell'isteria implica quella dei rapporti con le figure significative durante l'infanzia.
Il testo offre molti suggerimenti tecnici.

F) Psicoanalisi: Le nevrosi - Gli interpersonalisti americani

Sullivan H.S. (1956) Studi clinici. Cap. 11 e Cap. 12. Milano: Feltrinelli, 1976.
In questo testo clinico la psichiatria psicodinamica di Sullivan si declina nei "dinamismi" propri delle varie entità cliniche, in modo speciale la schizofrenia, ma anche l'isteria e la nevrosi ossessiva.

Horney K. (1937) La personalità nevrotica del nostro tempo. Roma: Newton Compton, 1976.
La nevrosi è esaminata nelle sue connotazioni storico-sociali.
Si tratta di un testo indicativo del clima teorico della psicoanalisi socioculturale americana degli anni '30.

Horney K. (1945) I nostri conflitti interni. Firenze: Martinelli, 1971.
La visione conflittuale delle nevrosi è esposta in termini chiari ed efficaci.
Entro certi limiti, il libro vorrebbe presentarsi utile anche ai fini di un lavoro autoanalitico.

Horney K (1950) Nevrosi e sviluppo della personalità. Roma: Astrolabio, 1981.
Forse il testo più importante della Horney.
L'indagine profonda delle conformazioni nevrotiche si accompagna e si raccorda al dato sociale e al suo potere di condizionamento.

Fromm E. (1964) Psicoanalisi dell'amore. Roma: Newton Compton, 1971.
La prima parte del volume tratta dei fattori di salute e di patologia, in modo da costruire uno schema diagnostico che contiene, tra i due estremi della sindrome di crescita e della sindrome di decadimento, vari livelli di nevrosi.

Fromm E. (1990) Le cause del mutamento del paziente nel trattamento analitico. Psicoterapia e Scienze Umane, XXIV, 3: 81-102.
Conferenza tenuta nel 1964 presso l'Alanson White Institute a New York.
Fromm distingue tra nevrosi benigne e nevrosi maligne.
Queste ultime corrispondono alla sindrome di decadimento e alle patologie borderline.

Fromm E (1996) I cosidetti sani. Milano: Mondadori.
Raccolta postuma di testi in tema di psicopatologia, all'incrocio tra natura umana, società e clinica.
La patologia della normalità è quella statisticamente più frequente.

Arieti S. (a cura di) (1959-1966) Manuale di Psichiatria. Vol. I, Parte seconda: Le psiconevrosi e disturbi affini. Torino: Boringhieri, 1969.
Questa parte contiene 20 saggi di autori diversi che offrono un vasto quadro della patologia nevrotica.
L'insieme può essere considerato anche da un punto di vista storico, come proposta culturale americana tra gli anni '50 e '60 in campo psicoterapeutico.

Winckler M.M. (1995) Obsessionalism. In: Handbook of Interpersonal Psychoanalysis, M. Lionells, J. Fiscalini, C.H. Mann, D.B. Stern Eds. Hillsdale, NJ: The Analytic Press, pp. 469-490.
I nevrotici ossessivi dissociano le passioni e le sostituiscono con processi reificanti, che danno un senso di vuoto alla loro vita.
Nei casi più lievi, i tratti ossessivi possono apparire socialmente funzionali.

Lionells, M. (1995) Hysteria. In: Handbook of Interpersonal Psychoanalysis, M. Lionells, J. Fiscalini, C.h. Mann, D.B. Stern Eds. Hillsdale, NJ: The Analytic Press, pp. 491-515.
Le persone isteriche sono affettivamente immature, seduttive e dipendenti.
La sessualità gioca un ruolo importante ma più come richiesta affettiva che come piacere.
Vi sono caratteristiche affettive familiari che facilitano il disporsi di una nevrosi isterica.

G) Psicoanalisi: Le nevrosi
Correnti e autori recenti e contemporanei, i relazionali in particolare e i loro oppositori

Mitchell S. A. (1988) Gli orientamenti relazionali in psicoanalisi. Torino: Bollati Boringhieri, 1993.
Le concettualizzazioni delle nevrosi, sorte in contesti di paradigma pulsionale, vengono rilette e riscritte nel paradigma relazionale, qui proposto con singolare chiarezza nei suoi orizzonti teorici.

Gabbard G.O. (2000) Psichiatria psicodinamica. Milano: Cortina, 2002.
In questo trattato il tema delle nevrosi trova sistemazione nel confronto tra concetti psicoanalitici e criteri di diagnosi secondo il DSM-IV.
Un'opera sistematica e aggiornata.


HT Psicologia - Psicoanalisi: le nevrosi - Libri

Centro HT
HT Collaboratori