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Jean Piaget

Jean Piaget: una introduzione

    INDICE: Jean Piaget
  • Jean Piaget: una introduzione
  • Jean Piaget: le Opere
  • Jean Piaget: i link
  • Jean Piaget: i video

Jean Piaget è stato un biologo, pedagogista, epistemologo e psicologo svizzero, noto per i suoi studi sullo sviluppo cognitivo dei bambini.
Nato a Neuchâtel il 9 Agosto 1869, sin da giovanissimo si appassionò alla zoologia, in modo particolare alla vita dei molluschi, tanto da pubblicare a soli 15 anni vari articoli su questo argomento su importanti riviste scientifiche.
Studiò, quindi, scienze naturali presso l'Università di Neuchâtel, dove ottenne in seguito anche un Dottorato. Contemporaneamente maturò interesse anche nei confronti della psicologia.

Nel 1918, dopo essersi laureato, frequentò per 1 semestre la Clinica Psichiatrica Burghölzli dell'Università di Zurigo, diretta dallo psichiatra Eugen Bleuler, dove entrò in contatto con Carl Gustav Jung - che in quegli anni lavorava all'interno dell'Ospedale - e con le teorie psicoanalitiche di Freud.
Un anno dopo Piaget si trasferì a Parigi dove lavorò presso un istituto per ragazzi fondato dallo psicologo Alfred Binet, l'École de la Rue de la Grange-aux-Belles.
Binet era l'autore principale dello Stanford-Binet Intelligence Scales - conosciuto anche come Stanford-Binet Test - un test utilizzato per diagnosticare carenze intellettuali o nello sviluppo nei bambini piccoli. All'interno dell'Istituto, Piaget si occupò di alcune interviste che servivano proprio per standardizzare i test di Binet. Grazie alle interviste e soprattutto alle risposte date dai ragazzi, cominciò a dedicarsi ai primi studi sull'età evolutiva. Notò, infatti, che i bambini più piccoli davano sempre risposte sbagliate a determinate domande. Piaget fu colpito non tanto dal fatto che sbagliassero, quanto dal fatto che i piccoli commettessero errori che non venivano, invece, compiuti dai bambini più grandi o dagli adulti. Ciò lo portò a ipotizzare che i loro processi cognitivi fossero diversi da quelli dei grandi.

Tornato in Svizzera nel 1921, Piaget entrò nell'Istituto Jean-Jacques Rousseau, dove diresse alcuni progetti di ricerca sugli schemi mentali dei bambini dietro invito dello psicologo e pedagogista Edouard Claparède.
Pochi anni dopo sposò Valentine Châtenay, dalla quale ebbe tre figli. Sui suoi stessi figli Piaget effettuò una serie di osservazioni che furono in seguito riportate in libri quali "La nascita dell'intelligenza nel bambino" (1936) e "La costruzione del reale nel bambino" (1937).

Tra gli anni '20 e '30 Piaget ottenne diverse cattedre universitarie: insegnò filosofia, psicologia e sociologia a Neuchâtel dal 1925 al 1929 e, fino al 1968, fu direttore del Bureau International d'Education, un organismo dell'UNESCO che si occupa dello studio comparativo dei sistemi scolastici di diversi Paesi e di ricerca educativa.
Ricoprì anche incarichi importanti proprio presso l'UNESCO, diventandone presidente della commissione svizzera dopo la seconda guerra mondiale.

Dal 1952 insegnò Psicologia Genetica alla Sorbona di Parigi. Tre anni dopo fondò a Ginevra il Centre International d'Epistémologie Génétique, il Centro Internazionale di Epistemologia Genetica, rimasto aperto fino al 1985.

Jean Piaget

Piaget viene considerato il fondatore della "epistemologia genetica", cioè di quella disciplina psicologica che si occupa della conoscenza (da qui appunto "epistemologia") cercando di indagarne le sue origini ed il suo sviluppo (per questo "genetica").
Questa disciplina punta l'attenzione sul modo in cui si sviluppano i processi cognitivi di un essere umano ricostruendone le varie fasi di sviluppo e concentrandosi soprattutto sui primi anni di vita.

Attraverso la sua Teoria sistematica dello sviluppo infantile Piaget ha cercato di spiegare in quale modo si evolve lo sviluppo cognitivo.

Secondo Piaget, la conoscenza si realizza attraverso un'interazione che avviene tra strutture della mente e ambiente circostante. Questa interazione è bidirezionale in quanto la mente, se da un lato recepisce nuove informazioni, dall'altro adatta ad esse le sue stesse strutture. Nello specifico si parla di due meccanismi principali: assimilazione e accomodamento.

L'assimilazione si ha quando viene appunto appresa una nuova informazione. Un bambino ha già degli schemi di comportamento/conoscenza; nel momento in cui entra in contatto con un nuovo dato, attiva uno di questi schemi e "assimila" la nuova informazione in esso. Per esempio, tra i suoi schemi c'è quello di portare oggetti alla bocca per conoscerli: se trova davanti a sé un nuovo oggetto, lo assimilerà al suo schema, portandolo alla sua bocca.

L'accomodamento, invece, si ha quando sono le strutture della conoscenza ad "adeguarsi" alla nuova informazione. Per esempio, il nuovo oggetto che il bambino ha davanti a sé ha una forma troppo particolare o è troppo pesante rispetto agli altri: il bimbo, quindi, modificherà il modo in cui portarlo alla bocca, dunque adatterà il suo schema alla nuova informazione.

Lo sviluppo cognitivo, inoltre, attraversa alcuni stadi che corrispondono a diverse età cronologiche: si parla di un percorso che parte dalle fase senso-motoria - quella che va dalla nascita fino ai 2 anni circa, durante la quale un bambino passa dal compiere gesti automatici dettati dall'istinto come il succhiare ad azioni semplici compiute per osservarne gli effetti su di sé e sull'ambiente circostante - fino ad arrivare alla fase delle operazioni formali, ovvero quella che va dagli 11 ai 15 anni circa e che corrisponde al periodo del ragionamento ipotetico-deduttivo, quando il ragazzo è ormai in grado di dar vita ad operazioni mentali anche su informazioni astratte (quindi sa ragionare su un oggetto che materialmente non è davanti a sé).

Per le sue teorie Piaget ottenne importanti riconoscimenti, come il Premio E. L. Thorndike dall'American Psychological Association nel 1976 - premio conferito agli studiosi di psicologia dell'educazione per i risultati ottenuti con i loro lavori - e il Premio Balzan per le scienze sociali e politiche nel 1979.

Morì a Ginevra il 16 Settembre 1980.

Jean Piaget: le Opere

La produzione editoriale di Jean Piaget è molto corposa. Riportiamo di seguito l'elenco delle sue opere tradotte in Italia.

  • Piaget J., Il diritto all'educazione nel mondo attuale, Milano, Edizioni di Comunità, 1951.
  • Piaget J., Psicologia dell'intelligenza, Firenze, Editrice Universitaria, 1952.
  • Piaget J., Il linguaggio e il pensiero del fanciullo, Firenze, Editrice Universitaria, 1955.
  • Piaget J., La rappresentazione del mondo nel fanciullo, Torino, Edizioni scientifiche Einaudi, 1955; Torino, Boringhieri, 1966.
  • Piaget J., Giudizio e ragionamento nel bambino, Firenze, La Nuova Italia, 1958.
  • Piaget J., Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia, Torino, Einaudi, 1967.
  • Piaget J., Boscher B. e Chatelet A., Avviamento al calcolo, Firenze, La Nuova Italia, 1967.
  • Piaget J., Dieudonne J., Lichnerowicz A., Choquet G. e Gattegno C., L'insegnamento della matematica, Firenze, La Nuova Italia, 1967.
  • Piaget J., La nascita dell'intelligenza nel fanciullo, Firenze, Giunti-Barbera universitaria, 1968.
  • Piaget J., Szeminska A., La genesi del numero nel bambino, Firenze, La Nuova Italia, 1968.
  • Piaget J., Lo strutturalismo, Milano, Il Saggiatore, 1968.
  • Piaget J., Saggezza e illusioni della filosofia. Caratteri e limiti del conoscere filosofico, Torino, Einaudi, 1969.
  • Piaget J., Logica e psicologia, Firenze, La Nuova Italia, 1969.
  • Piaget J., Dal bambino all'adolescente. La costruzione del pensiero, Firenze, La Nuova Italia, 1969.
  • Piaget J., Inhelder B., La psicologia del bambino, Torino, Einaudi, 1970.
  • Piaget J., Psicologia e pedagogia, Torino, Loescher, 1970.
  • Piaget J., Psicopedagogia e mentalità infantile, Firenze, Le Monnier, 1970.
  • Piaget J., Inhelder B., Dalla logica del fanciullo alla logica dell'adolescente, Firenze, Giunti-Barbera, 1971.
  • Piaget J., Psicologia ed epistemologia. Per una teoria della conoscenza, Torino, Loescher, 1971.
  • Piaget J., Inhelder B., Lo sviluppo delle quantità fisiche nel bambino. Conservazione e atomismo, con Bärbel Inhelder, Firenze, La Nuova Italia, 1971.
  • Piaget J., L'epistemologia genetica, Bari, Laterza, 1971.
  • Piaget J., Conferenze sulla epistemologia genetica, Roma, Armando, 1972.
  • Piaget J., Il giudizio morale nel fanciullo, Firenze, Giunti-Barbera, 1972.
  • Piaget J., La formazione del simbolo nel bambino. Imitazione, gioco e sogno. Immagine e rappresentazione, Firenze, La Nuova Italia, 1972.
  • Piaget J., La costruzione del reale nel bambino, Firenze, La Nuova Italia, 1973.
  • Piaget J., Esperienza e teoria della causalità, Roma-Bari, Laterza, 1973.
  • Piaget J., Le scienze dell'uomo, Roma-Bari, Laterza, 1973.
  • Piaget J., Problemi di psicologia genetica. Il bambino e la realtà, Torino, Loescher, 1973.
  • Piaget J., Dove va l'educazione, Roma, Armando, 1974.
  • Piaget J., Inhelder B., L'immagine mentale nel bambino, Firenze, La Nuova Italia, 1974.
  • Piaget J., Le nozioni di movimento e velocità nel bambino, Roma, Newton Compton, 1975.
  • Piaget J., Inhelder B., La genesi dell'idea di fortuito nel bambino, Roma, Newton Compton, 1976.
  • Piaget J., Inhelder B., La rappresentazione dello spazio nel bambino, Firenze, Giunti-Barbera, 1976.
  • Piaget J., Inhelder B., Szemiska A., La geometria spontanea del bambino, Firenze, Giunti-Barbera, 1976.
  • Piaget J., Inhelder B., La genesi delle strutture logiche elementari. Classificazione e seriazione, Firenze, La Nuova Italia, 1977.
  • Piaget J., Adattamento vitale e psicologia dell'intelligenza. Selezione organica e fenocopia, Firenze, OS, 1977.
  • Piaget J., Lo sviluppo della nozione di tempo nel bambino, Firenze, La Nuova Italia, 1979.
  • Piaget J., Introduzione all'epistemologia genetica. Il pensiero matematico, Milano, Emme, 1982
  • Piaget J., Introduzione all'epistemologia genetica. Il pensiero fisico, Milano, Emme, 1984

Jean Piaget: i link

  • www.fondationjeanpiaget.ch (Fondazione creata da Piaget nel 1976 per promuovere lo sviluppo della ricerca psicologica ed epistemologica)
  • archivespiaget.ch (Gli Archivi di Jean Piaget, una fondazione creata dalla Psicologa Bärbel Inhelder negli anni Settanta)

Jean Piaget: i video

Partendo dai metodi utilizzati per lavorare con i bambini e mostrando alcuni esempi dei suoi esperimenti, Jean Piaget parla in questa intervista delle fasi del loro sviluppo cognitivo. L'intervista è tradotta in lingua italiana.

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