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Stress Psicologico e malattie del fegato: possibili correlazioni

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Stress Psicologico e malattie del fegato: possibili correlazioni
Una meta-analisi indaga il rapporto tra disagio psicologico e mortalità correlata alle epatopatie.

L'articolo "Stress Psicologico e malattie del fegato: possibili correlazioni" parla di:

  • Studi di coorte e rilevamento di Ansia e Depressione
    Analisi dei dati individuali e dei decessi: incidenza e cause
    Follow up: connessioni individuate e futuri sviluppi di ricerca
Psico-Pratika:
Numero 117 Anno 2015

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A cura di: Redazione - Pubblicato il 29 maggio 2015

Stress Psicologico e malattie del fegato: possibili correlazioni
Una meta-analisi indaga il rapporto tra disagio psicologico e mortalità correlata alle epatopatie.

Sulla rivista "Gastroenterology" recentemente è stata pubblicata una meta-analisi (*) che mette in relazione il disagio psicologico con la mortalità dovuta a malattie epatiche, dal titolo: "Association Between Psychological Distress and Liver Disease Mortality.
A Meta-analysis of Individual Study Participants
".

Alcuni ricercatori del Centre for Clinical Brain Sciences dell'Università di Edimburgo hanno ipotizzato che i sintomi di ansia e depressione possano essere associati - direttamente o indirettamente - allo sviluppo di malattie epatiche.

L'obiettivo era verificare se lo stress psicologico può essere un fattore predittivo nella comparsa di malattie al fegato, quindi identificare i fattori di rischio potenzialmente modificabili.

Il team di ricerca (*) ha eseguito una meta-analisi dei dati relativi a un gruppo rappresentativo della popolazione, tratti da 16 differenti studi di coorte (*) prospettici condotti a partire dal 1994 nel Regno Unito (*).

Il campione esaminato si componeva di 166.631 persone.

Per "misurare" il livello di stress psicologico è stato utilizzato il General Health Questionnaire (GHQ), scala di 12-item che non fornisce una diagnosi clinica di ansia o depressione, ma è uno strumento di screening valido per individuarne i sintomi, secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM).

Il test GHQ-12 rileva infatti i sintomi di ansia, depressione, disfunzione sociale e perdita di fiducia.
A ogni item le persone possono scegliere una risposta su una scala Likert (*) a 4 punti:
"il sintomo non è affatto presente", "... è presente come al solito", "... è presente più del solito", "... molto più del solito".
Un punteggio superiore a 4 è indice che la persona soffre di stress psicologico.

In base ai risultati ottenuti, le persone sono state assegnate a quattro gruppi:

  1. condizione asintomatica - con punteggio zero
  2. condizione sub-clinica - con punteggio 1 a 3
  3. leggermente sintomatica - con punteggio da 4 a 6
  4. altamente sintomatica - con punteggio da 7 a 12

Le persone con punteggio 0 - considerate asintomatiche - sono state prese come gruppo di riferimento da comparare con gli altri tre.

I ricercatori hanno inoltre esaminato dati relativi a: abitudini legate alla salute (quantità di alcool consumato a settimana, di sigarette fumate al giorno); status socio-economico (livello di educazione, classe sociale, situazione occupazionale); indice di massa corporea (IMC); presenza di diabete mellito.
Ove disponibili, sono stati considerati anche variabili come l'abitudine all'attività fisica, l'uso di farmaci antipertensivi e altri parametri come: pressione arteriosa sistolica (massima) e diastolica (minima), esami del sangue (*) rilevati tramite visita infermieristica e analizzati presso il National Health Service Hospital.

Il primo outcome della ricerca è stato il livello di mortalità, verificato in relazione ai dati nazionali.
Nel periodo di osservazione (follow up medio di 9 anni e mezzo) si sono verificati 17.368 decessi, dei quali 457 causati da malattie al fegato.

Totale Partecipanti Decessi avvenuti Per Malattie Epatiche
DONNE 91.541 8.758
(9,57% sul totale)
195
(0,21% sul totale)
UOMINI 75.090 8.610
(11,47% sul totale)
262
(0,35% sul totale)

Le cause dei decessi, riportate nei certificati di morte, sono state classificate secondo l'ICD-9 e l'ICD-10 (*) e sono state identificate due principali categorie di malattie mortali: Epatopatia alcolica e Steatosi Epatica non alcolica o NAFLD (*).

«Siamo stati in grado di attribuire il 40% dei decessi collegati al fegato a una possibile NAFLD e il 38% alla Epatopatia alcolica (...).
Per questi due gruppi vi erano correlazioni più forti con il disagio psicologico rispetto ai rimanenti decessi dovuti a patologie correlate al fegato» (*).

Nel follow up, i ricercatori hanno utilizzato il Modello dei rischi proporzionali di Cox (*) - con intervallo di confidenza (IC o Confidence interval) del 95% (*) - per paragonare il tasso di sopravvivenza/mortalità tra i gruppi studiati e calcolare il rischio relativo specifico (hazard ratio) per l'associazione fra i livelli di mortalità per cause epatiche e il punteggio al test GHQ-12.
Pur precisando che saranno necessarie ulteriori analisi, hanno quindi concluso che:

«Livelli di stress psicologico più alti sono stati associati a un rischio maggiore di mortalità per le malattie al fegato del 26%» (*).

Anche se non sono riusciti a determinare con certezza il rapporto causale fra stress psicologico e malattie epatiche, hanno aggiunto ulteriori prove sull'impatto che la condizione psicologica ha sulla salute fisica, rivelando comunque una nuova relazione (*).

«Il passo successivo potrebbe essere uno studio eziologico per indagare gli effetti dei trattamenti dello stress psicologico - attraverso la psicoterapia o i farmaci - sulle funzioni epatiche», come è già stato fatto per i disturbi cardiovascolari (*).

La meta-analisi ha ricevuto l'approvazione etica del London Research Ethics Council.

Commenti: 1
1 Erminia De Paola alle ore 22:48 del 18/11/2016

La frustrazione dei bisogni dell'essere umano, tra cui lo stato di disagio caratterizzato da isolamento sociale ed affettivo (l'uomo è per sua natura un ente sociale), rappresenta una condizione, se protratta nel tempo, di distressor (stress nocivo, secondo la definizione di Selye et altri). Numerose ricerche hanno evidenziato come lo stress, nelle sue manifestazioni neurofisiologiche, può provocare malattie organiche, disfunzioni e patologie d'organo (organi bersaglio), psicopatologie, morte. L'essere umano ha bisogno di stimoli (sensoriali, affettivi, sociali, ecc.). La ricerca è molto interessante nel passaggio successivo relativo all'indagine sugli effetti dello stress psicologico sulle funzioni epatiche ma non solo, attraverso la psicoterapia, la psicofarmacologia, ma anche con l'utilizzo di integratori alimentari con acidi grassi e antiossidanti (che migliorano la funzionalità delle membrane cellulari), con tecniche di rilassamento. Grazie.

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