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Emozioni e suoni non verbali: analisi e mappa interattiva

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Emozioni e suoni non verbali: analisi e mappa interattiva
Usa. Ricercatori hanno individuato e mappato 24 emozioni umane espresse attraverso "esplosioni vocali"

L'articolo "Emozioni e suoni non verbali: analisi e mappa interattiva" parla di:

  • Vocalizzazioni ed emozioni
  • Indagini sugli scoppi vocali
  • Mappatura delle emozioni
Psico-Pratika:
Numero 154 Anno 2019

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A cura di: Redazione - Pubblicato il 04 Marzo 2019

Emozioni e suoni non verbali: analisi e mappa interattiva
Usa. Ricercatori hanno individuato e mappato 24 emozioni umane espresse attraverso "esplosioni vocali"

California. Le "esplosioni vocali" - quei suoni non verbali che una persona emette per esempio quando ride, urla, sospira - sono in grado di trasmettere almeno 24 tipi di emozioni differenti. Per sapere di quali suoni si tratta e cosa esattamente esprimano, è stata creata e pubblicata online una mappa interattiva che potrebbe essere utilizzata anche in ambito clinico per aiutare pazienti affetti da disturbi come quelli della sfera emotiva, l'autismo, la demenza.
Ad affermarlo gli autori di uno studio pubblicato sulla rivista dell'American Psychological Association (APA), condotto da un gruppo di ricercatori della Berkeley University in California sotto la guida di Alan Cowen*.

Premesse.
Come affermato dagli autori, alcuni studi recenti di settore hanno dimostrato come la voce umana sia un potente mezzo per la comunicazione delle emozioni. Gli esseri umani riescono a comunicarle attraverso due tipi di vocalizzazioni: prosodia e "scoppi/esplosioni vocali".

La prosodia consiste in un insieme di elementi non lessicali che interagiscono con le parole: si tratta nello specifico delle variazioni di ritmo, intonazione, volume nel parlato.
Studi sulla prosodia emotiva hanno dimostrato come le persone siano in grado di riconoscere in essa da 5 a 9 emozioni differenti.

Gli scoppi vocali, come anticipato, sono brevi suoni non verbali che emettiamo per esempio quando urliamo, ci spaventiamo, ridiamo, ecc. Nel mondo scientifico si ritiene che siano precedenti alla comparsa del linguaggio ed abbiano precursori nei mammiferi: nei primati, ad esempio, sono state studiate le principali vocalizzazioni per cibo, sesso, aggressioni, ecc.
Negli esseri umani la capacità di riconoscere emozioni da questi suoni emerge a 2 anni ed è stata osservata in più di 14 culture differenti.
Gli studi precedenti avevano cercato di comprendere quali emozioni venivano comunicate nello specifico attraverso gli scoppi vocali. Da questi studi sembra che sia possibile identificare in essi un totale di 13 emozioni.

L'importanza delle esplosioni vocali - affermano gli autori - è data dal fatto che trasmettono anche informazioni che orientano le azioni degli ascoltatori. Per esempio, i bambini sono 4 volte meno propensi a giocare con un giocattolo se un genitore emette un suono di disgusto. Inoltre, questi suoni possono provocare specifiche risposte cerebrali: le urla, ad esempio, attivano l'amigdala.
Ciò che non è stato ben compreso fino ad ora, però, è come il riconoscimento delle emozioni sia strutturato in uno spazio relazionale e di significati tra individui della stessa specie. Il presente studio è dunque nato per rispondere alle seguenti domande: quante emozioni possono essere espresse con le esplosioni vocali? Gli scoppi vocali trasmettono categorie di emozioni o valutazioni affettive (ad es. eccitazione)?1 Il riconoscimento delle espressioni delle emozioni è distinto o continuo? È cioè come i colori, in cui non è possibile determinare esattamente dove finisce il verde ed inizia il blu, oppure sono categorie ben distinte e separate?

Svolgimento della ricerca.
I ricercatori hanno dato vita a due indagini basate su registrazioni di suoni vocalici di origine differente ed hanno condotto in seguito analisi statistiche sulle risposte fornite dagli ascoltatori.

Indagine 1. In un primo momento sono state registrate 2032 esplosioni vocali in laboratorio, prodotte da 56 persone* reclutate in 4 Paesi diversi*. In sostanza, durante le registrazioni i partecipanti esprimevano le proprie emozioni di fronte a determinati scenari con questi suoni non verbali.
I ricercatori si sono poi serviti di Amazon Mechanical Turk* per reclutare gli "ascoltatori": 1017 adulti americani di lingua inglese* hanno ascoltato le registrazioni e hanno valutato quei suoni in base a emozioni, significato che trasmettevano e tono utilizzato (positivo o negativo). Nello specifico, gli ascoltatori sono stati suddivisi in 3 gruppi: il primo ha risposto scegliendo da una lista di oltre 30 categorie di emozioni; il secondo tra 13 valutazioni affettive; il terzo ha fornito una risposta libera.

Indagine 2. La seconda indagine è nata per verificare quanto accade di fronte a vocalizzazioni presenti nel mondo reale (quindi non prodotti di proposito in laboratorio).
In questo caso, i ricercatori hanno analizzato alcuni brevi video* presenti su internet* che riproducevano varie situazioni emotive, per esempio filmati riguardanti le cadute di un bambino, rivelazioni di infedeltà, dolore fisico, ecc. Da questi video hanno estratto un totale di 48 esplosioni vocali, ascoltati poi da 88 americani di lingua inglese*.

Risultati e mappatura delle emozioni.
Analizzando le risposte di tutti gli ascoltatori, sono emerse 24 categorie di emozioni diverse: divertimento, imbarazzo, trionfo, euforia, disprezzo, disgusto, tristezza, adorazione, simpatia, angoscia, dolore, rabbia, delusione, desiderio, soddisfazione, sollievo, estasi, confusione, interesse, soggezione, realizzazione, sorpresa positiva, sorpresa negativa, paura.
In entrambi i casi, quindi, l'ascolto di quei suoni aveva prodotto un totale di 24 emozioni, quasi il doppio rispetto alle 13 identificate dagli studi precedenti.

Cowen ed il suo team hanno voluto raccogliere i dati emersi dalle indagini in uno spazio semantico, dando così vita alla mappa interattiva delle vocalizzazioni. Si tratta di una vera e propria mappa audio disponibile online2, che contiene oltre 2000 vocalizzazioni, raggruppate in 24 categorie di emozioni. Ogni vocalizzazione ha un colore diverso e, puntando il cursore del mouse, è possibile non solo ascoltarne il suono, ma anche vedere da cosa esattamente è composta: alcuni scoppi vocali, infatti, pur facendo parte di una precisa categoria, possono essere in realtà formati da percentuali diverse di altre emozioni (per esempio 50% paura + 42% sorpresa negativa + 8% desiderio).

All'interno di una categoria ogni singola voce è posizionata in un punto specifico e questo dimostra – affermano i ricercatori - come lo spazio semantico del riconoscimento delle emozioni dalle vocalizzazioni sia una struttura complessa e non distinta. Per chiarire meglio il concetto, utilizzano un esempio riguardante la categoria "Surprise (negative)" (sorpresa negativa): al suo interno alcuni suoni sono collocati verso l'emozione "Surprise (positive)"(sorpresa positiva), altri verso "Fear" (paura); ascoltando questi ultimi, si ha la sensazione di trovarsi proiettati verso un potenziale maggior pericolo (da qui, dunque, l'emozione della paura). Ciò suggerisce che la sorpresa e la paura, pur essendo normalmente considerate due categorie distinte, in realtà possono occupare un gradiente continuo.

Conclusioni.
Come dichiarato dal Dott. Cowen3, i risultati ottenuti con questa ricerca dimostrano come la voce umana sia uno strumento per esprimere le emozioni decisamente più potente rispetto a quanto si è creduto fino ad ora.
La mappa interattiva può essere utilizzata per insegnare a robot e assistenti digitali a riconoscere le emozioni umane dall'ascolto di semplici vocalizzazioni, ma soprattutto potrebbe rivelarsi molto utile in ambito clinico, per aiutare pazienti affetti da disturbi come quelli della sfera emotiva, demenza, autismo. Secondo Cowen, infatti, la mappa descrive quelle emozioni vocali che una persona con un disturbo potrebbe aver difficoltà a comprendere: campionandone i suoni, sarebbe possibile verificare se il paziente riesce o meno a riconoscere le diverse sfumature esistenti per esempio tra timore e confusione.

Note
  1. Si fa riferimento alla Teoria della valutazione, una teoria psicologica secondo la quale le emozioni nascono dalle nostre valutazioni degli eventi. In sostanza, valutiamo una situazione e da questa valutazione nasce una risposta emotiva o affettiva: per esempio, se si sta avvicinando un evento che considero poco piacevole, proprio per via di questa mia valutazione proverò emozioni come tristezza, paura, sconforto, ecc.
  2. La mappa interattiva può essere visualizzata al seguente indirizzo web:
    s3-us-west-1.amazonaws.com/vocs/map.html
  3. Yasmin Anwar, "Gasp! First audio map of oohs, aahs and uh-ohs spans 24 emotions", articolo pubblicato su Berkeley.edu, 4 Febbraio 2019
    news.berkeley.edu/2019/02/04/audio-map-of-exclamations/
Fonte
  • Alan Cowen et al., "Mapping 24 Emotions Conveyed by Brief Human Vocalization", American Psychologist, Dicembre 2018
    www.researchgate.net/publication/329824563_Mapping_24_Emotions_Conveyed_by_Brief_Human_Vocalization
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Commenti: 1
1 Salvatore Alfio Patrizio alle ore 18:27 del 14/05/2019

Interessante.....da approfondire visto che ne contesto delle societa' complesse si urlare troppo; non solo urlare da coloro che soffrono delle patologie elencate , ma da una massa che si definisce normale...Prendere consapevolezza delle emozione che vive nell' emissione di urlare potrebbe aiutare ad acquisire stili comunicativi funzionali che privilegiano la circolarita' della comunicazione e dell' interscambio del parlato con l' ascolto....Da approfondire

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