Ci sono oggi moltissime persone che lavorano come counselor (alcuni non hanno neanche la laurea triennale in psicologia), si tratta di un terreno minato in quanto ovviamente non si può esercitare la professione di piscologo o di psicoterapeuta senza il percorso professionale che è stato sopra indicato, i counselor però ritengono di aiutare le persone nel qui ed ora a risolvere delle problematiche specifiche senza fare terapia. Ci sono state sentenze contrastanti da parte della magistratura, che per il momento tende a permettere l'esercizio ai counselor se non varcano alcuni confini ben definiti e se non si presentano come psicologi o psicoterapeuti.

Non sto prendendo posizione ma solo dando informazioni in piu'. Buona giornata

certo che puoi lavorare ! puoi fare il counselor ! 

non sei ne uno psicologo ne uno spicoterapeuta !

ma se hai le capacità che tantissime perosne "super titolate " non hanno , puoi divenire un professionista affermato ! se la gente viene da te e poi sta bene in tempi brevi  puoi ben mandare a quel paese tutta la fuffa sulla formazione , ! il paziente/cliente guarda il risultato !

certo l'ontologia va rispettata appena capisci che la persona di fronte ha necessita di cure che tu non puoi offrire ... lo indirizzi a chi invece può !

 molto semplicemente ! ti dico che tantissimi terapeuti anche se si rendono conto che non possono aiutare il loro paziente , continuano anche per 10 anni la terapia che può arrivare a costare anche 150 euro fai un po un calcolo 600 euro al mese per 12 = 7200 euro l'anno per 10 anni 72 mila euro , metti che il terapeuta fa parte di una casta ed ha un nome importante ... e magari segue 20 pazienti ( per un professionista affermato immagino non siano troppi ) sono 12.000 euro al mese e a queste cifre il buon senso e l'ontologia per alcuni può andare a farsi friggere ! capisci ?? rompono tanto le scatole perchè loro sono gli onesti e i counselor no ! però se ti infori scopri tanitssima gente che con decenni di terapia non ha conluso niente ! 

Mi domando se l'insegnamento che mette a contatto la persona con il mondo dell'educazione può valere come tirocinio post laurea triennale e, associato all''esame di stato, consentire 'iscrizione all 'Albo B

Buongiorno Mariateresa,

affinchè il tirocinio sia valido ai fini dell'iscrizione all'albo (previo superamento Esame di Stato), occorre che questo sia svolto presso un Ente o una Struttura che abbia all'attivo una convenzione tirocinio con l'Università presso cui lei ha conseguito la laurea. E' possibile attivare anche nuove convenzioni, l'avvio delle stesse però è a discrezione dell'Università. Occorre in questo caso rivolgersi all'ufficio tirocini dell'università e verificare la disponibilità/interesse da parte dell'Università ad attivare nuove convenzioni e se l'Ente/Struttura per il quale si richiede l'attivazione convenzione possiede i requisiti previsti/nessessari ai fini dell'attivazione.

Naturalmente prima di procedere alla verifica della "fattibilità" dell'avvio convenzione con l'Univesità, l'Ente/Struttura deve aver esplicitato il suo interesse e disponibilità a proporsi come sede di tirocinio.

Redazione Centro HT

Per diventare Counselor basta la sola laurea triennale in psicologia o si ha bisogno di un'ulteriore corso di formazione ( ho letto 3 anni) pagato?

Ho trovato questo articolo molto interessante ( http://www.naturopatiatorino.org/il-counseling-e-riconosciuto-per-legge-il-riconoscimento-legale-della-professione-di-counselor.html )che non prevede ai sensi della legge in vigore la partecipazione a un corso di formazione che, in questo articolo, viene etichettato come "unicamente a scopo di lucro".

La domanda allora è: qual è la verità? se io, in possesso di una laurea triennale in psicologia, volessi intraprendere la professione di counseling, che percorso devo scegliere?

Buongiorno,

volevo fare due domande:

1) da non iscritti all'Albo (quindi solamente in possesso della laurea specialistica) si può esercitare attività dipendente nell'ufficio formazione e selezione personale di un'azienda? O c'è il rischio che, in quanto laureati, si venga tacciati di esercizio abusivo? (non si tratta tuttavia di attività clinica).

2) se una persona lavora a tempo pieno, in un ambito diverso da quello psicologico (ho più di 40 anni e mi interesserebbe comunque iscrivermi all'Albo, una volta ottenuta la laurea), come si può affrontare il tirocinio? Nel senso, esistono enti che permettono di fare tirocinio solo nel fine settimana, o in orari diversi da quelli lavorativi? In pratica, il tirocinio e l'iscrizione sono preclusi a chi lavora a tempo pieno in ambito diverso?

Grazie e cordiali saluti.