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Referendum psicologi, mi aiutate a capire?

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Referendum psicologi, mi aiutate a capire?

Libero pensiero: Referendum psicologi, mi aiutate a capire?

Scritto da: Silvia alle ore 09:33 del 03/06/2013

Buongiorno a tutti, sono una neo psicologa che non ha fatto in tempo a studiarsi a memoria il codice deontologico per l'EdS, che subito viene modificato!


Fresca di iscrizione all'Ordine, recentissimamente (ieri, per la precisione) una "collega" (si dice così, ora giusto? Linguaccia) neo-psicologa pure lei mi chiede se so qualcosa rispetto al referendum per modificare alcuni articoli del codice deontologico...
E la mia risposta è stata, "no non so proprio nulla..." Imbarazzato

Per cui sono andata sul sito dell'Ordine Nazionale e qui ho visto che si sta appunto preparando un referendum in base al quale procedere alla modifica o meno di 3 articoli, ossia l'art. 1, l'art. 5 e l'art. 21.
Essendo "novizia" diciamo che sì, capisco razionalmente l'oggetto delle modifiche, ma mi sfugge il senso e la portata delle stesse, quindi gli effetti in caso di vittoria del si, specie per l'articolo 21.
Sto cercando di farmi un'idea, ma mi sembra compito difficile mancandomi esperienza.

Per cui, mi aiutate a capire? Cosa potrebbe cambiare professionalmente?


Ad esempio, leggendo qualcosa online rispetto all'articolo 21 mi sembra di capire che le ragioni del no alla fin della fiera siano quasi le stesse di quelle del sì: ossia preservare se non ampliare il mercato lavorativo non-clinico per gli psicologi.
Ho capito male?

Mmm... sono molto disorientata Indeciso

Cosa sapete? Quale la vostra opinione? C'è qualcuno che può spiegarmi...

Grazie

Silvia

Commenti: 56
1 Marcella alle ore 21:45 del 05/06/2013

non sono neo iscritta, eppure sulle ragioni del si e del no......anche a me sembra di leggere sempre la stessa strofa di una canzone....

ognuno dice che è pre preservare la professione, per tutelare i cittadini....per assicurare agli psicologi aree di lavoro e di lavoro di formazione di varie professioni che si formerebbero comunque, ma da sole, con il risultato che lo psicologo sarebbe fuori da quel circuito, si perderebbe lavoro quindi, ma essendo quelle professioni autoformate e quindi in assenza di loro albi, autoreferenziali, ci sarebbe una strana concorrenza...... -.-' anzichè una possibile collaborazione tra più professioni....senza che nessun non psicologo si improvvisi tale!

Bo.

Dai, forse ho scritto in modo esagerato, ma inizialmente giuro, avevo le idee chiare.......man mano mi incasino.... -.-'

-.-' bo. Attendo anche io la lettura di colleghi con le idee più chiare....!!!!

2 Laura Nicosia alle ore 21:52 del 05/06/2013

Ciao Silvia, ti incollo il linkdle sito AltraPsicologia che senz'altro ti sarà molto utile!

in bocca al lupo per tutto!

http://altrapsicologia.com/il-referendum-psicologi-punto-per-punto/2013/06/

3 simbad psicologo alle ore 21:13 del 08/06/2013

dA
http://coordinamentopsicologi.wordpr...to/Specificare in tal senso l’articolo 5 significa, a nostro avviso, vincolarlo ad una legge deliberatamente interessata e strumentale che, siamo ottimisti, in futuro sarà probabilmente cambiata. L’articolo ci appare già, nella sua elegante versione originale, molto chiaro rispetto all’obbligo formativo.

Come già ampiamente affermato in precedenti articoli e nel flash mob all’Ordine degli psicologi del Piemonte dello scorso 24 settembre 2012, siamo contrari alla formazione burocratizzata, coercitiva e finalizzata alla logica della crocetta più che all’acquisizione di conoscenza. Auspichiamo invece una formazione basata sull’impegno e l’etica individuale, sull’esperienza del LAVORO.

ci sarà un  cannibalismo professionale, gli ECM pagati degli strutturati da una parte, tra un crocetta e un buffet, e la corsa alla sopravvivenza precaria, tra un corso di specializzazione e nessuna possibilità lavorativa dall’altra. Per tali motivazioni il CPPP VOTERÀ NO ALLA MODIFICA DELL’ARTICOLO 5!!

dal SIPAP
http://www.sipap.org/index.php?optio...&view=article&
.....tsiamo destinati a essere mangiati dai nostri stessi simili, che, più competenti (spero) e più in grado di essere accreditatori (sicuramente), acquisiranno strumenti in cui ci cannibalizzeremo economicamente e professionalmente; e ci affanneremo per convegni su temi che non ci interessano o con approcci in cui non ci riconosciamo, ma che ci daranno i tanto indispensabili e utili crediti. E se poi forniamo un servizio ugualmente scadente? Non importa, tanto siamo accreditati! Con buona pace della meritocrazia e libertà.... per questo votiamo NO ai cambiamenti dellarticolo 5

4 Icaro alle ore 21:20 del 08/06/2013

assolutamente d'accordo con simbad

il nO all'articolo 5 è auspicabile, il rischio è davvero quello di affannarci a fare la raccolta punti con argomenti e modelli teorici dei quali non abbiamo alcun interesse professionale e, molti, anche a pagamento.

occhio ragazzi. VOTATE NO!

5 icaro alle ore 21:25 del 08/06/2013

stanno arrivando le schede-referendum per l’approvazione e votazione del nuovo codice deontologico per psicologi.

io suggerireri, almeno per l’articolo 5 di lasciare le cose come stanno e NON dare adito ad inasprimenti ed interpretazioni rigide sulla formazione obbligatoria dello psicologo. Tutti noi sappiamo che è importante, tutti ci siamo battuti sull’ambiguità delle regole sugli ECM obbligatori, tutti ci formiamo sulla base dei NOSTRI INTERESSI

lasciamo, quindi, che sia il professionista a gestire la sua formazione sulla base delle sue esigenze.

pertanto suggerirei di NON approvare i cambiamenti dell’articolo 5

poichè questa aggiunzione “la violazione dell’obbligo di formazione continua determina un illecito disciplinare che è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordine professionale”

è pericolosissima, torna a rendere ambigue le cose e potrebbe legittimare sanzioni e obblighi, per poi sentirci dire SIETE VOI CHE L’AVETE APPROVATA.

sarebbe una vera spada di Damocle pendente sulle nostre teste e cosa peggiore ce la metteremmo proprio noi.

diffondete tra i colleghi!!!

6 Marcella alle ore 16:56 del 09/06/2013

Fico

 art 5 ok, abbastanza chiaro direi....

avete un po' di esplicazioni anche per le altre modifiche da votare?

7 Rossella alle ore 14:44 del 11/06/2013

Cari colleghi, sarò una voce fuori dal coro, ma sono favorevole a tutte le tre modifiche proposte per il nostro codice deontologico. Lavoro nel settore da più di vent'anni e penso che tutelare la nostra professionalità sia uno "nostra" responsabilità e penso anche che dovrebbe essere "nostra" responsabilità tutelare il cittadino che si rivolge ad uno psicologo. Ben venga un Codice deontologico che sottolinea l'importanza della formazione continua e permanente, che ciasuno di noi dovrebbe sentire già autonomamente, e che sottolinea la gravità di insegnare l'uso di specifici strumenti psicologici a chi non è abilitato ad usarli. Per me è un messaggio lineare e coerente.

Le obiezioni alle variazioni degli articoli che da più parti arrivano mi fanno pensare più a interessi economici che a interessi legati alla professione. Mi sorge infatti una domanda: come mai si difende così tanto la possibilità di formare "non psicologi", adducendo al fatto che così si perdono importanti occasioni di lavoro, e si respinge la possibilità di formare "psicologi", cosa che aprirebbe nuove e penso anche più interessanti occasioni di lavoro?

Un caro saluto a tutti.

8 JONATAN alle ore 14:50 del 11/06/2013

perchè gli psicologi professionsiti sanno che devono formarsi e sanno dove e come farlo. mentre l'inasprimento di una regola è da SUICIDIO. 

Certo che ci sono interessi economici, quelli del si all'articolo 5 sono proprio gli enti e i formatori che campano di questo OCCHIO!

votare NO è l'espressione del buon senso (alludo allart 5)

per il 21 anche un si ci sta 

9 Rossella alle ore 19:00 del 11/06/2013

Ho riletto nuovamente l'attuale art. 5 e la variazione proposta per il referendum e considerarlo un "inasprimento da suicidio" mi sembra un po' troppo; non penso che la modifica proposta mi possa portare a investire più tempo e più danaro di quanto non faccia già per la mia formazione, penso invece e lo spero anche che possa cambiare per quei colleghi (ne conosco parecchi purtroppo) che credono di non avere bisogno di formazione perché "oramai" l'hanno gia fatta! Condivido la diffidenza nei confronti di quegli enti e/o formatori che campano su questo e che per meri interessi economici fanno leva sulle normative, ma dare la responsabilità al codice deontologico mi sembra un po' tirato, sta a noi sapere scegliere enti e formatori seri (è il "mercato" che fa sopravvivere o morire una qualsiasi attività commerciale) e, perché non segnalare all'Ordine stuazioni sospette (per esempio situazioni in cui qualcuno forma qualcun altro su un qualcosa sul quale non ha esperienza pratica) e per questo conoscere il nostro Codice Deontologico è di grande aiuto.

Penso sia utile dare a un Codice Deontologico il ruolo che ha senza sovraccaricarlo di questioni che, seppur verissime, riguardano altra cosa.

10 Jonatan alle ore 19:05 del 11/06/2013

rossella NON cadere nella trappola leggi qui lo inserisco a pezzi perchè lungo

 

E' in corso il Referendum per gli Psicologi volto a introdurre alcune modifiche agli articoli 1, 5 e 21 del nostro caro e già ben concepito Codice Deontologico.

E’ nostra opinione che tali modifiche non apporteranno nessun vantaggio concreto all'utenza e, nel caso dell'Art.5, avalleranno e rafforzeranno un Regolamento (stabilito dal Consiglio e non ancora comunicato) che danneggerà ulteriormente la nostra categoria soprattutto in termini economici, con un'aggravante di spesa che mediamente potrà ammontare a 500 euro all'anno per ogni psicologo.

Sebbene infatti la modifica degli Articoli 1 e 21 non comporterà sostanzialmente nessun cambiamento concreto per la stragrande maggioranza degli psicologi (a parte per chi ha interesse a vendere corsi ai counselor non-psicologi e simili), la modifica dell'Art. 5 è volta a recepire la legge (DPR 137/2012) da poco uscita che, in sostanza, dipendentemente dal Regolamento che presto tutti conosceremo, avrà il risultato di obbligare tutti gli Psicologi Italiani ad acquistare (direttamente o indirettamente) corsi di formazione ECM. .......

continua

11 jonatan alle ore 19:06 del 11/06/2013

.....' infatti compito del Consiglio Nazionale creare un Regolamento che stabilisca tempi e modalità di questa formazione continua imposta dalla legge 137 e sembra che tale Regolamento imporrà a tutti gli psicologi privati ciò che è già imposto alla minoranza che opera in ambito pubblico: accumulare obbligatoriamente (ma a proprie spese e senza rimborsi) una media di 50 crediti ECM all'anno.

In pratica decine di migliaia di psicologi si troveranno col dover necessariamente acquistare una media di 500 euro di corsi all'anno, per la felicità delle Società private che producono questi corsi (una ristrettissima minoranza di psicologi), per un giro di affari di decine di milioni di euro all'anno!

E così, ai costi d'iscrizione all'Ordine (160 euro), all'ENPAP (minimo 350 euro, per maturare poi una pensione di 60 euro mensili!), dell'Assicurazione (sui 50 euro l'anno), adesso dovremo aggiungerne altri 500 per la formazione!
.........

12 jonatan alle ore 19:06 del 11/06/2013

...Più di 1000 euro all'anno per poter svolgere una professione mai decollata e che sta attraversando un periodo di crisi storica. Molti psicologi e psicoterapeuti, soprattutto i più giovani e tutti quelli che devono partire da zero, non potranno permettersi questa spesa e saranno costretti a rinunciare a tentare di farsi strada nel settore per il quale hanno già investito tantissimo tempo, denaro e fatica.

Ci vuole molto a capire che chi opera nel privato (più del 90% degli psicologi!) non ha le protezioni e i privilegi di chi opera nel pubblico (stipendio sicuro e fisso, pensione assicurata, ferie e malattie pagate, tredicesime e sostegni economici alla formazione continua)? Se si vogliono equiparare gli obblighi tra pubblici (pochi colleghi) e privati (la quasi totalità), bisogna PRIMA anche equiparare diritti e privilegi. Ma poichè questo è impossibile, è saggio e necessario tener conto delle enormi differenze che intercorrono tra le due categorie e modificare adeguatamente sia il regolamento che la stessa legge.,,,

continua

13 jonatan alle ore 19:07 del 11/06/2013

.....Votare NO alla modifica dell'Art.5 significa mandare un FORTE messaggio non solo di PROTESTA e di non-rassegnazione di fronte a tali decisioni, ma anche di stimolo agli attuali e futuri dirigenti a modificare il Regolamento tenendo conto delle differenze su citate e a farsi promotori attivi, nelle sedi appropriate (Parlamento), dei possibili miglioramenti della legge 137 e della legge 56.

Certamente il voto è libero, non siamo obbligati a votare "si" alla modifica dell'Art. 5 e certamente non è nostro interesse (e dell'utenza) avallare questo regolamento (50 crediti ECM all'anno) e la legge 137 con masochistiche modifiche dell'Art. 5. (continua)

International Society of Psychology

14 Luca alle ore 22:21 del 11/06/2013

L'art. 5 non c'entra nulla con gli ECM, ma la vogliamo smettere di mischiare cose diverse?

Mantenendo gli ecm ci sarà la corsa all'accaparramento dei punti, senza una vera formazione. Quella che invece si auspica con il SI alla modifica dell'art. 5 (la FCP, Formazione Continua in Psicologia) sarà una formazione "specifica" e soprattutto gratuita da parte di ordini regionali ed enpap.

15 jonatan alle ore 22:23 del 11/06/2013

ah si? mi dai una fonte per cortesia?

16 Jonatan alle ore 22:26 del 11/06/2013

se la tua fonte è altrapsicologia lascia perdere, ne vorrei una neutrale grazie

17 Rossella alle ore 08:39 del 12/06/2013

Concordo con Luca. Gli ECM sono sempre stati e continueranno ad essere validi solo per chi opera nel servizio pubblico o ne ha una convenzione; per la libera professione si parla di FCP la cui regolamentazione dovrà essere approvata dal Ministero della Salute.

Jonatan, ho letto con interesse il documento della ISP, associazione che non conoscevo e di cui sono andata a vedere alcune cose sul loro sito, ma non l'ho trovata affatto una fonte disinteressata, quindi per me poco attendibile. Nel bene o nel male, leggendo le tante informazioni che arrivano dalla rete e mettendole insieme alle mie ormai più che ventennali esperienze nella psicologia e tra gli psicologi, mi sono fatta una idea mia che è favorevole alle tre modifiche proposte. Potrei sbagliarmi, ma mi piacerebbe lo dicessero i fatti.

Penso sia più utile confrontarsi sulle proprie idee o convinzioni piuttosto che fare a gara a chi ha la "verità in tasca", questa non credo sia nelle tasche di nussuno di noi.

Chi legge, in questo post e altrove, si farà proprie idee e responsabilmente darà la sua preferenza al Referendum. E sarebbe veramente molto bello se la partecipazione fosse  numericamente rappresentativa, si tratta di scelte che ci riguardano.

18 Jonatan alle ore 09:16 del 12/06/2013

Rossella lasciati consigliare da uno ormai avezzo a certe logiche,

la modifica all'articolo % è così ambigua che si predispone a qualsiasi imposizione che CHIEDONO A NOI DI AVALLARE.  nessuno potrà poi lamentarsi pechè saremmo stati proprio noi a votarla.

IL NO è un chiaro messaggio all'Ordine che evidenzia la volontà di non voler alcuna imposizione e di maturità delgi stessi professionisti.

il SI è una sorta di suicidio di massa

19 Jonatan alle ore 09:17 del 12/06/2013

erratacorrige parlavo OVVIAMENTE DELLARTICOLO 5

20 Marcy alle ore 18:09 del 12/06/2013

si no si....io ho votato...! Bacio 

letto riletto riflettuto e l'art 5, come modificato, non mi convince proprio per nulla.....! Io sono in continua formazione e aggiornamento, ma voglio anche poter lavorare, guadagnare e andare a vivere da sola...non posso pensare di restare in eterna "grossa" e "costosa" formazione.......senza che a questa corrisponmda un egregio paritario stipendio...perciò, no. Il mio è un no. Continuerò a valutare io, bene, con coerenza, dove e come e con che enti formarmi e aggiornarmi. Alla sanzione non ci sto. Il controllo è un altra cosa.

Gli altri due modificati me gustan mucho invece, perciò io ho espresso il mio si.

Salute a tutti.

 

21 Marco alle ore 22:47 del 12/06/2013

Referendum Psicologi - NUOVE SPESE IN ARRIVO

Piccinini e AltraPsicologia dicono di votare si perchè loro vendono corsi ECM.

Solo chi ha interessi diretti sulla vendita di corsi ECM può difendere il si alla modifica dell'Art.5!

E le voci messe in giro da AltraPsicologia e Piccinini sul fatto che gli Ordini ci daranno i corsi gratuitamente sono tanto ridicole quanto false e infondate. Li pagheremo eccome! Quanto?

Leggete questo articolo della ISP:

 

https://www.i-s-p.org/it/referendum-psicologi-2013.html

 

dovremo comprare i corsi, per forza, proprio da coloro che premono per il si (guarda caso).

Non facciamoci fregare.

22 Jonatan alle ore 22:52 del 12/06/2013

ottima osservazione Marco!!!

23 D.G. alle ore 09:40 del 13/06/2013

Ma scusate, non è possbile trovare il famoso regolamento che il CNOP ha stilato in merito alla formazione continua? in maniera tale che il voto all'art. 5 possa essere criteriato?

24 Federico Zanon - vicepresidente Altrapsicologia alle ore 11:01 del 13/06/2013

Cari colleghi, Mi trovo a dover precisare che Altrapsicologia non vende corsi ECM. Questo è facilmente verificabile e sfido l'anonimo commentatore a dimostrare il contrario: fra colleghi e fra persone serie che vogliono seriamente dibattere, questo genere di stupidaggini non dovrebbero trovare spazio.

25 Laura Nicosia alle ore 11:48 del 13/06/2013

per chi non avesse ricevuto la email dal CNOP, la copio qui per tutti: Obbligo assicurazione R.C. professionale. Ma il quadro normativo appena delineato è stato reso più complesso dalla Legge 8 novembre 2012, n. 189, che ha introdotto alcune specifiche previsioni relative alla responsabilità professionale dell'esercente le professioni sanitarie. In particolare l'art. 2 rinvia all'emanazione di un successivo decreto, da adottarsi entro giugno 2013, che disciplini le "procedure" ed i "requisiti minimi e uniformi per l'idoneità dei relativi contratti". Il Ministero della Salute ha quindi istituito un tavolo tecnico a cui il CNOP è stato invitato. In conclusione, al momento, rimane confermata la data del 15 agosto 2013, salvo eventuali nuove disposizioni, quale data entro cui il professionista che svolge attività professionale, dovrà avere la polizza RC; il decreto di cui alla legge 189/2013 che dovrà essere emanato entro giugno, conterrà i "requisiti minimi e uniformi per l'idoneità dei relativi contratti". È probabile che le polizze sottoscritte prima del 15 agosto 2013, se non conformi ai "requisiti minimi", saranno considerate idonee fino alla prima scadenza. 

26 Laura Nicosia alle ore 11:49 del 13/06/2013

Formazione Continua. Il nostro codice deontologico, fin dalla sua prima stesura del 1998, ha previsto l'obbligo di aggiornamento professionale: da una ricerca del CNOP risulta che il 97% degli iscritti segue percorsi formativi dopo la laurea, a conferma di una forte attenzione all'aggiornamento da parte degli Psicologi. Il Dpr 137/2012 nel ribadire che "resta ferma la normativa vigente sull'educazione continua in medicina (ECM)" ha introdotto di fatto una duplice modalità di aggiornamento: il Regolamento del Consiglio Nazionale (da emanarsi entro agosto 2013 previo parere del Ministero della Salute) da un parte, e l'Educazione Continua in Medicina (ECM) dall'altra. L'ECM rimane obbligatoria per i dipendenti e/o convenzionati del S.S.N. e/o della Sanità privata accreditata. Il CNOP ha approvato a gennaio 2013 il "Regolamento sulla Formazione Continua in Psicologia" (F.C.P.) nella convinzione che sia possibile rendere la formazione continua più aderente alle diverse aree professionali della Psicologia in modo che coloro che non sono interessati alle materie trattate in ambito ECM ai fini dell'accrescimento della propria competenza professionale, possano utilizzare modalità di formazione continua nelle materie di loro interesse, rendendo così l'obbligo formativo sostanziale e non solo formale. Siamo in attesa del prescritto parere da parte del Ministero della Salute e poi potremo finalmente parlare di FCP e cioè di Formazione Continua in Psicologia di qualità, costruita sul senso di responsabilità dello stesso professionista. 

27 Laura Nicosia alle ore 11:49 del 13/06/2013

Infine, Ti ricordo che è in corso il Referendum per l'approvazione delle modifiche al Codice Deontologico degli Psicologi Italiani. Per votare utilizza il kit elettorale che Ti è stato inviato per posta e che contiene le indicazione utili per esercitare correttamente il voto e comprendere le ragioni delle modifiche proposte dal Consiglio Nazionale. Ti ricordo che saranno ritenuti validi i voti pervenuti presso la sede del Consiglio Nazionale a Roma entro le ore 12 del 28 giugno 2013. G. Luigi Palma"

28 Laura Nicosia alle ore 11:52 del 13/06/2013

scusate l'inizio della mail che era sfuggiro è questo:

"Obbligo assicurazione R.C. professionale. 

Tutti i professionisti iscritti agli albi, entro il prossimo 15 agosto, dovranno avere una polizza di responsabilità civile professionale. Tale obbligo deriva dall'art. 3, comma 5. Lett. e) del d.l. 13 agosto 2011 n. 138. L'obbligo viene regolamentato dal dpr 137/2012. Lo stesso dpr prevede che "... eventuali convenzioni collettive possano essere negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali." Pertanto il CNOP ha avviato una ricognizione finalizzata all'individuazione delle offerte più vantaggiose. 

29 Federico G alle ore 19:38 del 14/06/2013

concordo con Marco....pienamente

E' vero che altrapsicologia "non vende" corsi ECM......direttamente....ma...

il suo fondatore e forse qualche altro di altrapsicologia è anche fondatore di Obiettivopsicologia, la società che possiede Opsonline per intenderci, che poi è di piccinini (e che ci massacra di pubblicità di corsi vari tutti i giorni) e che produce molti corsi, alcuni ECM.

lo sapete benissimo e chiunque può verificarlo andando sul loro sito web.

...e basta andare sul sito di piccinini per trovare ovunque sbandieramenti vari sul si alla modifica dell'articolo 5.

Voi di altrapsicologia, guarda caso, siete per il si! Perché? Sul vostro sito date motivazioni vaghe e deboli......perchè mai dovremmo trovare conveniente votare si ai corsi ECM? Credete davvero che siamo tutti scemi?

30 Nicola Piccinini alle ore 23:03 del 14/06/2013

Gentili Marco e Federico G,

il sottoscritto ha rimesso la sua carica di Amministratore di Obiettivo Psicologia srl, e le sue quote, a febbraio 2012. Tale scelta è stata dettata anche da una NON condivisione di alcune linee strategiche che la Società (evidentemente composta da più Soci) ha inteso portare avanti.

Il sottoscritto non ha NESSUN interesse connesso alla formazione ECM, né accetta simili illazioni che ritiene dannose e diffamatorie. Informatevi prima di sparacchiare, perché le parole pesano, e chi le pronuncia se ne deve poi assumere responsabilità.

Personalmente sono a favore della modifica all'Art.21, che meglio ci tutelerebbe dai formatori di counselor e robaccia varia. Sono altresi a favore dell'Art.5, anche se capisco i timori dei colleghi, vista l'ignavia (interessata?!?!) sinora mostrata dal CNOP.

Chiedo a Stefano Sirri, proprietario di tale sito web, di intervenire immediatamente su tali commenti erronei, diffamanti e lesivi della mia persona. Chiedo altresì di poter avere i riferimenti degli autori così da poter valutare le azioni più opportune.

Certo di una pronta attivazione.

Cordialmente
Nicola Piccinini 

31 Gianni alle ore 23:14 del 14/06/2013

Io non credo che quelli di Altrapsicologia, che seguo e sostengo da anni, hanno bisogno di propagandare una posizione sul referendum per vendere corsi ECM (che non vendono fra l'altro). Queste sono paranoie da chi vede dappertutto gente che vi vuole imbrogliare. Ma dico? Siete proprio sicuri Marco che sei così importanti? Che tutti stanno lì x spillarti quattrini a te? Altrapsicologia ha scritto cose sul referendum che si possono anche non condividere ( io ad esempio non condivido quelle sull art 21), ma sono comunqe spiegate e approfondite meglio di quello che leggo qui e altrove, la qualità è diversa e si vede. E non penso proprio che abbiano voglia o interesse diverso da quello che hanno sempre fatto che è informare gratuitamente. La storia non la cancelli. Se non c'erano loro molte cose nemmeno venivano fuori, e sulla formazione e sulle scuole sono sempre stati in prima linea. Mi pare na stronzata confondere Piccinini che lo fa di mestiere di vendere formazione e marketing per lo psicologo, con Altrapsicologia che è una associaziine in cui ci stanno decine di persone. Giusto quel che dice Zanon: si deve provare coi fatti quel che si dice, tutto il resto è niente.

32 Federico G alle ore 01:12 del 15/06/2013

Scusate, ma cosa ho detto di così grave? la mia era solo un'opinione e non volevo certo offendere nessuno....ma tutto quello che ho detto è vero e verificabile in rete! In cosa ti senti diffamato? io non l'ho capito.

Piccinini sarai pure uscito dalla società da qualche mese, ma non puoi negare di averla fondata tu!

Che sei anche fondatore di altrapsicologia è altrettanto vero! Che possiedi opsonline.it è vero!

Ma la cosa più grave è che minacci il proprietario del sito di chissà cosa per mettere il bavaglio a chi ti fa critiche. Certamente su opsonline avresti già censurato tutto....e per fortuna che in rete ci sono forum liberi da bavagli che non ti appartengono e persone che pensano liberamente.

Perchè piuttosto tu e i tuoi colleghi di altrapsicologia invece di fare ridicole minacce non ci dite perchè siete a favore del cambiamento dell'art.5!? Pensate sul serio che sia un bene per noi psicologi?

Speghi che sei per il si dell'art. 21 e spieghi il perché: poi dici di essere per il si anche all'articolo 5, ma finisce li, non spieghi niente.......Penso che le vostre motivazioni siano deboli e vaghe.

E' questo il senso della mia critica.

O per te anche questa è diffamazione?

33 lakatos alle ore 08:57 del 15/06/2013

Signor Piccinni, chiedere all'amministratore del sito di fornire i dati che all'atto dell'iescrizione garantisocno privacy significa mettere lo stesso amministratore nelle condizioni di subire una denuncia. Ciò che puoi chiedere è giustamente la rimozione di quelle frasi che ritieni scorrette sulla tua persona.

saluti cordianli :-)

34 Luca Pizzonia alle ore 09:58 del 15/06/2013

Caro Federico G.,

mi sembra che tu non abbia letto bene la risposta di Nicola Piccinini (la leggi al commento #30). Te ne riporto parte perché credo sia importante:

"ha rimesso la sua carica di Amministratore di Obiettivo Psicologia srl, e le sue quote, a febbraio 2012. Tale scelta è stata dettata anche da una NON condivisione di alcune linee strategiche che la Società (evidentemente composta da più Soci) ha inteso portare avanti."

Fondatore di opsonline, ma lasciata e cedute le quote. Non ha nulla a che vedere adesso con questa piattaforma. E' così difficile da capire?

 

Inoltre, continuo a ribadire che non hai letto bene i commenti. Il #2 di Laura Nicosia ha il link in cui si spiega la posizione di Altra Psicologia. Se non è sufficiente, all'interno di quella pagina trovi (se ti fossi dato da fare nel leggere) un altro link, in cui si parla solo della formazione obbligatoria, te lo riporto:

http://www.federicozanon.eu/formazione-obbligatoria-cosa-cambia-per-gli-psicologi/

 

Ora, spero di essere stato chiaro e diretto nel rispondere alle tue critiche (#33,  possesso di opsonline, motivzioni sull'art. 5) se ritieni che AltraPsicologia venda corsi, ti pregherei di essere altrettanto esplicito e di mostrare dove, appurato che AP e Opsonline non hanno nulla in comune.
Saluti

Luca Pizzonia 

35 Nicola Piccinini alle ore 10:49 del 15/06/2013

Gentile Federico g, se non è in grado di valutare la portata delle affermazioni che pubblica non è problema mio. È in primis suo, e dell'amministrazione nel caso in cui non interviene. Ripeto, NON ho alcun interesse su Ecm, non ho nessun rapporto con la società ed il portale che lei cita. Li ho fondati, ma da tempo ne sono uscito per differenti visioni, modalità e propositi. Proprio i per tali ragioni, a maggior ragione, non posso accettare che lei mi leghi indebitamente a questioni che non mi appartengono e da cui mi sento danneggiato. Se non lo capisce, ne prendo atto, ma non è affar mio. Passo a contattare formalmente il responsabile del sito web. Cordiali saluti Nicola Piccinini

36 Marco alle ore 00:25 del 17/06/2013

Il mio errore è generato proprio dalla confusione dovuta ai legami stretti tra AltraPsicologia, Piccinini e Obiettivo Psicologia, che non ricordavo bene. Chiedo scusa ad AltraPsicologia per avergli attribuito la vendita di corsi ECM e chiedo anch'io al gestore del sito di rimuovere da quel post le righe in cui faccio quell'affermazione errata........

Tuttavia credo che sia normale pensare che una persona che è al contempo fondatore di Altrapsicologia e di Obiettivopsicologia (seppur da poco uscito da quella società!!)  abbia comunque mantenuto un legame, una relazione di amicizia e di stima, o anche di legittima collaborazione con gli ex soci e che possa fungere da cerniera tra quelle realtà originariamente ben collegate. Ripeto, è solo un dubbio al quale si può rispondere senza ricorrere a minacce.

Piccinini dice che non è così e non ci sono motivi per non credergli. Tuttavia nessuno può impormi di non avere i miei dubbi ed esprimere le mie opinioni. Siamo ancora in un paese libero.

Del resto anche a me le motivazioni al si che si trovano in giro sembrano davvero poco convincenti; io ho già la responsabilità della mia formazione e una simile imposizione esterna mi offende. Certo chi vende corsi ECM ha sicuramente da guadagnarci molto: e dove qualcuno ci mangia, qualcun altro paga.

37 Redazione Centro HT alle ore 11:13 del 17/06/2013

Gentili Utenti,

a seguito del tenore assunto dalla discussione,

la Redazione sta valutando ogni intervento al fine

di individuare il miglior modo di procedere per

tutelare l'interesse e la libertà di tutti.

 

Nel frattempo, vi invitiamo a proseguire nella stimolante

discussione moderando i toni e rispettando le opinioni

e le posizioni diverse dalle proprie.

Redazione HT

38 Nicola Piccinini alle ore 12:49 del 17/06/2013

Gentile Marco, i dubbi sono leciti e rispettabili. Pubblicare affermazioni su un sito web in cui si fanno nomi e ci si legano persone trasforma un legittimo dubbio personale in affermazione pubblica che, nel mio caso, reputo lesiva. La prossima volta provveda ad informarsi, anche contattando direttamente il "sospettato". Le avrei spiegato che, guarda caso, sino a quando stavo in posizione di "leadership attiva" non è mai stato proposto corso in Ecm, così come altre cose venivano gestite in modalità che via via non ho più sentito mie. È qui non intendo entrare nel merito, in quanto quel soggetto giuridico a pieno diritto di agire come meglio crede ed io non ho motivo di farne commento pubblico. Rapporti di amicizia, collaborazioni ed altre cose che lei scrive sono sue ipotesi e presunzioni, assolutamente non verificate. Tant'è che non rispondono a verità. Però lei le pubblica e me le attribuisce. Capisce che così facendo entra su un piano differente, che può effettivamente divenire lesivo? Non è piacevole per me dover intervenire con tali toni ed argomenti. Provi lei a rileggerasi ed a mettersi nei miei panni. Per il resto attendò news dalla moderazione e poi vedremo se e come... Cordialità Nicola Piccinini PS: a latere lamento anche un certo fastidio che in via anonima ci si possa mettere a sparlare senza alcuna informazione certa... In un forum professionale, composto da colleghi adulti, sarebbe a mio avviso eticamente carino parlarci con nome e cognome, tra professionisti. Senza pararsi dietro uno schermo.

39 Federico G alle ore 13:02 del 17/06/2013

Caro Nicola,

posto che opsonline.it è tuo, cosa che chiunque può verificare (ad esempio su we.register.it/domains/whois.html ) per cui dici una bugia quando affermi di non aver nulla a che fare con Opsonline.it che, se non erro, all’utenza risulta essere invece il sito di Obiettivo Psicologia e non il tuo (“ops” sta per “obiettivo psicologia” o sbaglio?).

Posto che è vero che sei anche fondatore nonché ex amministratore unico di obiettivo psicologia, che vende corsi ECM, ma dalla quale ora sei uscito fondando immediatamente dopo un altro servizio in cui vendi servizi vari e corsi.

Posto che è vero che sei fondatore anche di altrapsicologia.

Posto che sia tu che altrapsicologia siete per il “si” a tutti i quesiti del referendum.

Posto tutto questo, ritengo che quello che ho scritto sia veritiero e non sia definibile come offensivo in alcun modo. Come dice anche Marco, è naturale pensare che ci siano collegamenti tra quelle realtà. Tu dici di no, abbiamo capito e rispettiamo la tua posizione.

Credo però che tu stia utilizzando questi argomenti, minacciando non si sa cosa, per sviare l’attenzione dall’argomento scottante del tuo (vostro) “si” all’articolo 5.

Sino ad ora infatti hai dimostrato la tua totale macanza di disponibilità a confrontarti sulle vostre ragioni del “si” alla modifica all’articolo 5; è questo l’argomento, e dalle vostre risposte sembra che facciate di tutto per distogliere l’attenzione da quest’argomento “scottante” per voi....(continua)

40 Federico G alle ore 13:03 del 17/06/2013

.....(continua) Mi sembra più che evidente che le tue minacce non intimoriscono nessuno, e da esperto di forum quale sei, sai benissimo che una querela ti porterebbe solo a perdere. Nessuno qui ti ha diffamato. Tutte informazioni veritiere e verificabili da chiunque.

Tuttavia voglio levarvi ogni pretesto per non rispondere alle domande sul referendum sviando l’attenzione su fatti non centrali.

Scelgo quindi di far rimuovere i miei precedenti messaggi, tutti.

Però, adesso che non ci sono più “capri espiatori”, non avete più scuse,dovete dirci quali sono le vostre ragioni del “si” alla modifica dell’articolo 5, quello a favore dei corsi ECM o FCP che siano. Ma risparmiateci il copia-incolla dai vostri siti.

A mio parere il “si” alla modifica dell’articolo 5 è indifendibile; ed è per questo che non riesco a fidarmi di chi lo sostiene con argomentazioni così deboli. Ed è per questo che tendo a pensare che chi  difende questo “si”, da qualche parte, può avere degli interessi (seppur legittimi). E’ per questo che vi chiedo, io ed altri, di esporre il vostro pensiero in modo libero, chiaro e non astratto.

E’ evidente a tutti, sia ai sostenitori del no che ai sosenitori del si, che questo si va comunque a favore dell’obbligo di acquistare corsi ECM o FCP. Mi chiedo come si facciano a negare evidenze di questa portata. Questo è il mio pensiero.

41 Federico Zanon - vicepresidente Altrapsicologia alle ore 14:22 del 17/06/2013

Cari colleghi, Mi trovo nuovamente ad intervenire in uno scambio che non ha nulla del dibattito onesto, anche perchè i Federico G. e Marco che qui intervengono attribuendo fatti del tutto falsi all'associazione che rappresento, lo fanno coperti dall'anonimato. Chiedo formalmente all'amministratore del sito di rimuovere i contenuti che rimandano ad Altrapsicologia collegandola a qualsivolgia attività commerciale e spiegandone le posizioni con affermazioni relative a presunti interessi privati. Il fatto che Nicola Piccinini sia fondatore di AP e abbia anche ruoli - passati e presenti - in attività commerciali non può essere preso tout court come prova che AP risponda a logiche diverse da quelle decise in piena libertà dal direttivo o dai soci. Tutti noi abbiamo un lavoro e legami con società ed enti privati, non solo Nicola Piccinini. Dunque AP sarebbe influenzabile da decine di enti diversi, uno per ogni socio? Ma che è, uno scherzo? Altrapsicologia non decide certo le proprie posizioni politiche in questo modo. Affermarlo pubblicamente è imbarazzante per chi lo scrive, oltre che falso. Che si permetta la presenza di argomenti del genere in anonimato è inaccettabile: noi ci mettiamo la faccia da sempre e controlliamo quello che diciamo perchè non ci piace dire fesserie, pretendiamo la stessa onestà.

42 Rossella alle ore 16:58 del 17/06/2013

 

Ho continuato a seguire questo "dibattito" ed ho trovato sgradevoli gli ultimi scambi. Come ho scritto in un altro mio intervento, sarebbe molto più utile per tutti noi confrontarci da professionisti adulti, lasciando fuori toni accusatori così accesi e posizioni di sfida che non portano a nulla di buono. E è certo la prima volta che assisto a tutto ciò: da quando l’Ordine è stato istituito e con esso tutto il resto, la polemica è stata una costante e, purtroppo, con toni sempre più amplificati.  

 

Ribadisco il mio essere favorevole alle modifiche dell’art.5; lo sono nonostante personalmente io non abbia alcun vantaggio economico da questo, non erogo corsi di formazione e pago ogni formazione che scelgo di fare. Peraltro, non trovo neppure così disdicevole che ci sia qualcuno che organizzi e venda formazione; anzi ben venga, soprattutto se viene fatta in modo serio e professionale.

43 Rossella alle ore 17:02 del 17/06/2013

 

Noi psicologi siamo tenuti alla formazione permanente non sono dal nostro CD ma anche dalla legge, per esempio attraverso il Dpr 137/2012, e la FCP per i liberi professionisti è regolamentata a prescindere dalle modifiche previste per all’art. 5. Non credo affatto che, qualora i risultati del referendum non portino alla modifica questo significhi fermare la FCP. L’unica differenzia, secondo me, è la questione che riguarda “l’illecito disciplinare” inserito nella modifica. A me questo non spaventa, da quasi 25 anni credo nel fondamento della formazione permanente per il senso di responsabilità che ho nei confronti della salute psichica dei pazienti che si rivolgono a me; nonostante le leggi, continuo a sentirmi libera di scegliere la formazione e penso che la cosa non cambierà. Non solo, penso anche che se l’art.5 resterà quello attuale vorrà dire che l’illecito non lo perseguirà il nostro Ordine, ma lo Stato.

 

44 Mauro Grimoldi - Socio AP - Presidente OPL alle ore 22:27 del 17/06/2013

Splendida discussione.

La variazione all'articolo 5 del Codice Deontologico è tautologica, semplicistica, poco significativa, sciocca, superflua, pleonastica, ripetititiva. Poco altro. 

La legge 137/2012, articolo 7 segnala infatti ciò che era già effettivo, per tutte e 28 le professioni riconosciute in Italia: la formazione continua è un obbligo. Non seguire quest'obbligo determina un illecito (anche prima, comunque...). 

L'articolo 5 del C.D. non fa che riprendere il "vecchio" articolo 5 e integrarlo con la previsione di legge. Se state pensando: ma allora se passa o non passa l'articolo 5 non cambia niente visto che devo seguire la legge? Ecco. Appunto. 

45 Mauro Grimoldi - Socio AP - Presidente OPL alle ore 22:28 del 17/06/2013

Si voti quindi come si vuole: vorrei segnalare che la partita vera è un'altra.

Ed è lì che occorre premere sugli Ordini e sul CNOP, scrivere ai ministeri, mobilitarsi. Si tratta di fare riconoscere dal ministero cos'è un atto formativo per uno psicologo. Perchè molte cose lo sono che i politici e i funzionari ministeriali non conoscono... forse anche perchè non producono i soliti redditi per i soliti noti. O forse perchè non capiscono la nostra professione. Faccio degli esempi. 

La formazione per noi non è fatta solo di conferenze, tutoraggi, scuole di psicoterapia... ma anche di scrivere un articolo online; di partecipare ad una discussione come questa, magari; tenere una conferenza; scrivere un libro; una seduta di analisi personale, di terapia, di supervisione, di intervisione; o ....semplicemente... leggere un libro, che magari è quel genere di libri che ti cambia la vita...

Perchè questo non dovrebbe essere riconosciuto? Utopia? Oggi non più, e sempre grazie alla l.137. Personalmente come si sa, non solo non ho mai raccolto un solo credito ECM in vita mia, ma ho sempre sconsigliato i colleghi di OPL, liberi professionisti, di rendersi partecipi di questa truffa collettiva. Come se ne esce, quindi? In due modi. 

46 Mauro Grimoldi - Socio AP - Presidente OPL alle ore 22:29 del 17/06/2013


1) con una folle obiezione di coscienza verso la formazione, la cultura e il sapere. ...decisione che ci porterebbe vicini all'analfabetismo di ritorno, e in più ci si ritrova contra legem, contro il CD, e contro il buon senso, a costruire una professione - l'unica in Italia - di insipientes...

2) facendosi riconoscere ciò che è realmente formativo. La formazione per uno psicologo non finisce, mai. E' sacra, e non serve il codice a dirlo. Quasi tutti i colleghi che conosco, del resto, fanno un'enormità di cose "formative", spesso anche troppe, quasi "inconsciamente". Molti spendono cifre notevoli. 

Dopodichè che gli Ordini debbano produrre formazione gratuita di base per tutti su ciò di cui si occupa, ovvero fiscalità, deontologia, tutela della professione, è giusto, magari anche attraverso nuovi strumenti come il webinar per agevolare chi è lontano dai capoluoghi o fatica a muoversi per le ragioni più svariate. 

A proposito. A leggere tutto questo interesse intorno al referendum penso che comunque ciascuno di questa lista deciderà di votare, c'è di che essere orgogliosi della professione e di chi se ne occupa. Io nel mio piccolo ho cercato di dedicare un pezzo di vita ad essa, anche nella revisione del 21 CD, ed è ancora, anche oggi una bella sorpresa. 

47 Mauro Grimoldi - Socio AP - Presidente OPL alle ore 22:31 del 17/06/2013

Comunque per chi è delle parti di Milano, se volete ci vediamo all'Hotel Doria Mercoledì 19 alle 19 proprio per parlare della revisione del C.D. E ci parliamo de visu.

I colleghi lombardi riceveranno l'invito via mail stanotte da OPL. 

Ciao, a presto. 

Mauro Grimoldi 

Presidente Ordine Psicologi Lombardia

Socio Altrapsicologia

48 Jonatan alle ore 22:37 del 17/06/2013

(..anche di scrivere un articolo online; di partecipare ad una discussione come questa, magari; tenere una conferenza; scrivere un libro; una seduta di analisi personale, di terapia, di supervisione, di intervisione; o ....semplicemente... leggere un libro, che magari è quel genere di libri che ti cambia la vita...)

 

MAURO questo bisognerebbe far capire... ma come? una proposta firmata da un massiccio gruppo di psicologi sarebbe auspicabile, pubblicarla magari su un sito e raccogliere firme.  Lo psicologo deve avere il dovere ma DIRITTO  di scegliere la formazione su ciò che per lui è più funzionale al suo lavoro e alla sua utenza.  io, come molti, scrivo articoli, faccio conferenze e scrivo libri. e tutto questo non deve essermi riconosciuto come formazione e aggioranmento professionale? Ha più valore un corso ECM sulla formazione scolastica della quale non me ne frega nulla? LO psicologo deve poter scegliere e magari autocertificare il suo lavoro e il suo aggiornamento

49 Marce alle ore 23:48 del 17/06/2013

autocertificare? no, mi suonerebbe come eterna possibilità di strani giochi da parte di chi può..... -Ci vorrebbe un meccanismo nuovo che tuteli chi si forma, gli dia reale aggiornamento spendibile, e obblighi i "vecchi" che si son seduti ormai comodi sulle loro chiappe ad un tuffo nella realtà delle innovazioni, della ricerca, delle tecniche....

50 Jonatan alle ore 09:04 del 18/06/2013

e qui che non ci siamo il concetto di obbligo NON va mai bene dal momento in cui un obbligo dovrà necessariamente essere gestito da un Autority, e rispetto agli ECM non cambierebbe nulla, ragazzi non facciamoci prendere dai moralismi

51 Mauro Grimoldi - Socio AP - Presidente OPL alle ore 09:55 del 18/06/2013

Certificare o autocertificare, questo è il problema.... o no?  

Non serve per ora una raccolta di firme, il superamento del sistema ECM è nelle cose: i medici stessi sembra siano pigri nel seguire il meccanismo. Il sistema ECM ha fallito -secondo me- perchè ha peggiorato la qualità della formazione. Rimarrà, però... la novità vera è sempre nel DPR 137, che ha riformato le professioni, ratificando, è vero, che la formazione debba essere permanente per tutte e ventotto le professioni. Ma non solo.

Il fatto è che proprio l'applicazione della 137 può portare notevoli cambiamenti, e in meglio, potendo costruire un nostro "regolamento per la formazione permanente". Credo sia una grossa opportunità per tutti. 

Vedremo nei prossimi mesi, la data di scadenza è il 13/8 ma prorogheranno, scommettete? Appena comunque avremo un testo di regolamento minimamente condiviso tra CNOP e Ministero lo pubblicheremo ovunque. 

Mauro Grimoldi

52 Paola alle ore 12:52 del 18/06/2013

 

Al di là di quello che tutti vorremmo che fosse riconosciuto come “formazione continua” (sino alla lettura dei libri e articoli di settore), è utopistico aspettarsi che il Ministero della Salute cui siamo soggetti in qualità di  professione sanitaria, accetti un simile sistema (purtroppo).

I fatti sono che nel regolamento che ha proposto il CNOP al ministero della salute gli psicologi potranno scegliere se seguire una formazione ECM o FCP, che quindi dovranno essere in qualche modo equiparate.

 

Anche se il ministero accetterà la variante FCP proposta dal CNOP sarà difficile che quest’ultima non rispecchi gli stessi standard di misura e verifica dei corsi ECM. Anche i costi saranno equiparabili.

 

Secondo me, se dovesse vincere il “si” alla modifica dell’art. 5 sarebbe come se la nostra categoria dicesse “a noi va bene così”, cosa che ci costerà cara e renderà più difficile ogni possibile futura azione. Lo stesso legislatore ci direbbe: “ma come, se ve lo siete anche messo nel codice deontologico!”..... Le leggi possono essere  e vengono continuamente cambiate, ma bisogna avere un atteggiamento ben diverso da quello di silenziosa accettazione.

 

Dire “no” invece significa innanzi tutto evitare di  “mettersi in casa” una regola in più che va nella direzione opposta a quella desiderata;  e significa dare un chiaro messaggio di dissenso e praparare il terreno a possibili future azioni.

 

Non è perniente la stessa cosa votare “si” o “no”.

 

 

53 Jonatan alle ore 13:01 del 18/06/2013

sOTTOSCRIVO QUANTO DETTO DA PAOLA

 

...se dovesse vincere il “si” alla modifica dell’art. 5 sarebbe come se la nostra categoria dicesse “a noi va bene così”, cosa che ci costerà cara e renderà più difficile ogni possibile futura azione. Lo stesso legislatore ci direbbe: “ma come, se ve lo siete anche messo nel codice deontologico!”.....

 

sembra che questa logica non riesca a penetrare nella mente di pro-si  un messaggio di dissenso la categoria vuole darlo oppure No?

Il NO è indispensabile per far capire che le cose non vanno affatto bene e gli FCP sono solo una trasformazione degli ECM   sarà una corsa schifosa ai punti, al cannibalismo in chi propone corsi e chi non se li può permettere (anche per tempo e distanze)   e ci sarà un Autority che deciderà ARBITRARIAMENTE, cosa è formazione e cosa no. Chi si fa il mazzo ad esempio a fare conferenze scrive o leggi mille libri l'anno se non ha il bel punteggio del mulino bianco sarà considerato privo di formazione, NON vedete che questo è lo scenario più propbabile! che tristezza!!!

54 Gianni alle ore 22:39 del 18/06/2013

"Chi si fa il mazzo ad esempio a fare conferenze scrive o leggi mille libri l'anno se non ha il bel punteggio del mulino bianco sarà considerato privo di formazione"

A Jonatan, ma che li leggi i commenti dell'altri? o te vuoi tenere l'idea tua? Mauro Grimordi scrive chiaro chiaro:

"Dopodichè che gli Ordini debbano produrre formazione gratuita di base per tutti su ciò di cui si occupa, ovvero fiscalità, deontologia, tutela della professione, è giusto, magari anche attraverso nuovi strumenti come il webinar per agevolare chi è lontano dai capoluoghi o fatica a muoversi per le ragioni più svariate."

"La formazione per noi non è fatta solo di conferenze, tutoraggi, scuole di psicoterapia... ma anche di scrivere un articolo online; di partecipare ad una discussione come questa, magari; tenere una conferenza; scrivere un libro; una seduta di analisi personale, di terapia, di supervisione, di intervisione; o ....semplicemente... leggere un libro, che magari è quel genere di libri che ti cambia la vita..."

55 Jonatan alle ore 22:51 del 18/06/2013

...Dopodichè che gli Ordini debbano produrre formazione gratuita ....

 

certo come no, tutto gratuito sarà! ah illusiiii svegliatevi!!!

56 Federico alle ore 14:30 del 19/06/2013

 

gratuito? Se intendi pagato dall’ordine allora non è gratuito. L’ordine siamo noi e i soldi sono i nostri.

Fatti un conto Gianni.

 

Nella migliore delle ipotesi, anche se un  ordine si accordasse con qualche società per un prezzo ridotto rispetto a quelli di mercato, diciamo anche del 50%, sarebbe comunque una spesa molto alta per  l’ordine (noi psicologi) e un business incredibile per quella società, specie se i corsi sono online.

 

Se pensi che un ordine professionale, nella quota annuale di 160 euro riesca a farci entrare anche la formazione degli iscritti, sei un inguaribile ottimista; anche tolti tutti gli sprechi, quei  160 euro a testa non possono bastare neanche lontanamente a coprire tutti i crediti che saranno richiesti ogni anno.

 

E poi rimarrebbe la questione sul perché dobbiamo spendere i soldi dell’ordine per alimentare il mercato dei corsi e non, ad esempio, per promuovere la nostra professione. Se potessi decidere, non avrei dubbi.

 

Da quello che leggo inoltre mi pare che il presidente dell'ordine della Lombardia sia più per il "ni" che per il "si" al cambiamento dell'art.5.....

 

 

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