HT Psicologia
Psicologia per psicologi - Dall'intervento clinico all'intervento giuridico, si può?
HT: La Psicologia per Professionisti

Dall'intervento clinico all'intervento giuridico, si può?

Gratis
Lascia vuoto questo campo:
Iscriviti alla Newsletter di HT
HT Psicologia Network
Psicologia-Psicoterapia.it
GITIM - Gruppo Italiano Tecniche Imagerie Mentale
Scuola di specializzazione in Psicoterapia - Treviso
GRT Gruppo Relazioni Transculturali - Istituto Transculturale Salute
Corso: 'Test Rorschach' - Milano
IRPSI - Istituto Italiano Rorschach e Psicodiagnostica Integrata
Corso: 'I questionari di personalità MMPI-2, MMPI-2-RF, MMPI-A' - Online
Centro Studi e Formazione in Psicologia dello Sport
Master in Psicologia dello Sport - Milano
PsicoCitta.it
Dott.ssa Federica Festa
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Torino
Centro Clinico Istituto per lo Studio delle Psicoterapie - ISP
Centro di Psicoterapia
Riceve a: Roma
Dott.ssa Laura Travaglini
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Lecco e Erba (CO)
Dott.ssa Alessia Bruno
Psicologo Psicoterapeuta
Riceve a: Riccione (RN)

Dall'intervento clinico all'intervento giuridico, si può?

Libero pensiero: Dall'intervento clinico all'intervento giuridico, si può?

Scritto da: Dr.ssa Z alle ore 11:42 del 12/06/2012

Buongiorno Colleghi!

Sono alle prese con un dubbio "professionale".

Qualche tempo fa ho seguito, con molta fatica e infruttuosamente, una coppia in profonda crisi coniugale, che si è rivolta a me nel tentativo (solo apparente) di poter risolvere la loro situazione estremamente conflittuale.

Il lavoro con questa coppia è stato difficilissimo e sicuramente io ho commesso degli errori.

C'erano importanti interessi economici in ballo che, aggiunti all'assenza di una reale motivazione all'incontrarsi a metà strada e quindi comprendere, accettare, proporre (e non imporre), han fatto sì che il percorso sia proseguito in maniera irregolare fino ad interrompersi.

L'unico punto su cui i coniugi siano mai stati concordi è stato quello di terminare il percorso intrapreso con me.

Bene, ora mi ritrovo ad essere stata contattata da entrambi (nuovamente e "manipolatoriamente?!" concordi!) perché hanno avviato le pratiche per la separazione giudiziale. Il giudice ha disposto una CTU e mi chiedono, ciascuno, di poterli seguire come consulente di parte.

Bene, posto che, memore delle difficoltà che ho vissuto con loro, non so ancora se ho voglia nuovamente di "sfidarmi" e accettare l'incarico (dell'una o dell'altro), mi chiedo però se "deontologicamente" potrei farlo.Certamente questa situazione è molto particolare perché il dubbio deontologico è doppio, ossia posso accettare l'incarico di CTP dopo che ho seguito "le parti" clinicamente?
Inoltre, siccome ho seguito la coppia, e entrambi mi hanno ricontattata, posso accettare l'incarico di una "parte" e declinare quello dell'altra?

Ho provato a cercare informazioni in merito ma non ho trovato molto e sono sempre più confusa.

Qualcuno di voi per caso si è mai trovato in una situazione simile, o sa fornirmi indicazioni, consigli su come è bene procedere?

Ogni confronto mi sarà assolutamente prezioso!

Vi ringrazio in anticipo.

Dr.ssa Z

Commenti: 5
1 Carlo alle ore 17:16 del 20/06/2012

Gentile D.ssa Z

deontologicamente avendo seguito il caso per più sedute non puoi accettare l'incarico di CTP.

Abitualmente svolgo l'attività di CTU

Cordilai saluti

2 Ornella alle ore 17:26 del 20/06/2012

Sono iscritta all'albo dei consulenti tecnici d'ufficio del Tribunale di Cagliari e svolgo la funzione di CTU da 30 anni. Dal mio punto di vista non è corretto accettare l'incarico di ctp, per i due coniugi che hai seguito. Ovviamente, non sarebbe corretto accettare un eventuale incarico di ctu per quel caso.

3 Loredana alle ore 18:41 del 20/06/2012

Caro collega,

sono Psicologa e Mediatore Familiare e situazioni come questa possono capitarmi: una esclude l'altra. Se ho assistito la coppia in consulenza psicologica non accetto l'incarico di Mediazione e viceversa proprio perchè il tipo di rapporto è diverso, diverse sono le tecniche e gli obiettivi.Nel tuo caso specifico il problema si complica anche e soprattutto sul piano della 'fiducia' reciproca. In questo caso a maggior ragione, perchè il percorso precedente, conclusosi in modo insoddisfacente per tutti, mina in modo irreparabile il rapporto successivo. I due, già in profondo disaccordo, non esiterebbo ad usare la precedente consulenza come 'prova' della tua supposta "incapacità", se questo gli fa gioco contro l'altro.

Spero di essere stata d'aiuto.

L.

4 dott Mirabilio Alessandro alle ore 20:17 del 20/06/2012

Cara collega non puoi assolutamente accettare l'incarico per diversi motivi. Faccio il CTU presso il Tribunale di Civitavecchia (RM) e credimi non dovresti nenache porti il quesito.

ciao cara e buon lavoro.

5 Dr.ssa Z alle ore 14:38 del 25/06/2012

Cari colleghi,

vi ringrazio infinitamente per tutti i suggerimenti e le indicazioni che mi avete dato

di cui farò tesoro.

Se non si presta la dovuta attenzione a camminare sulle uova si rischia di fare un frittata...

grazie a tutti

Dr.ssa Z

Cosa ne pensi? Lascia un commento
Nome:
Mail (La mail non viene pubblicata):
Testo:



HT Psicologia - Dall'intervento clinico all'intervento giuridico, si può?

Centro HT
HT Collaboratori