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Qualcuno vorrebbe collaborare ad uno studio clinico su memoria e m. Alzheimer

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Qualcuno vorrebbe collaborare ad uno studio clinico su memoria e m. Alzheimer

Libero pensiero: Qualcuno vorrebbe collaborare ad uno studio clinico su memoria e m. Alzheimer

Scritto da: Monica Bock alle ore 08:10 del 28/05/2015

Sono il medico responsabile delle Cure domiciliari del Distretto Sanitario Ventimigliese (ASL n° 1 imperiese- regione Liguria).
I pazienti che seguiamo a domicilio per prestazioni infermieristiche e fisioterapiche sono soprattutto anziani e spesso classificati, più o meno appropriatamente, come "dementi".

Mi piacerebbe condividere con psicologi, psichiatri, neurologi, musicoterapeuti ed eventualmente altre figure professionali uno studio sui disturbi della memoria e la malattia di Alzheimer.
Qualcuno ne ha voglia?

Ciao a tutti!

Monica Bock - S.S. Cure Domiciliari -Distretto sanitario ventimigliese-ASL N°1 IMPERIESE

Commenti: 29
1 giada tocco alle ore 18:24 del 29/05/2015

Ciao Monica, sono una psicologa/psicoterapeuta di approccio junghiano, mi occupo di anziani in RA ed RSA e la mia cooperativa mi ha proposto di attivare un servizio domiciliare in provincia di Asti. Tra i miei colleghi c'è un'arte terapeuta bravissima che ha fatto esperienza con pz con demenza e alzheimer.

Sarei molto interessata a condividere l'esperienza che proponi; mi fai sapere di più?

a presto

Giada

2 Monica Bock alle ore 12:25 del 01/06/2015

L'idea di un lavoro di ricerca e approfondimento mi è venuta osservando i pazienti che, insieme ad una psicologa e ad una assistente sociale, valuto a domicilio per l'ammissione ad un Centro diurno per malati di Alzheimer . Rivedendo gli stessi pazienti al Centro, ed anche a breve distanza  dalla prima visita, ho notato alcune cose e vorrei confrontare la mia esperienza e le mie riflessioni con colleghi come te, anche se a distanza. Ti ringrazio per avermi risposto.  Se vuoi puoi scrivermi al mio indirizzo di posta elettronica m.bock[chiocciola]asl1.liguria.it  e saprò dirti quacosa di più preciso.Grazie di cuore!

Monica

3 Donato alle ore 13:38 del 03/06/2015

Io sono un laureando in psicologia e sinceramente mi ha molto sensibilizzato questo argomento. 1 perché ho delle realtà vicino a me con le quali interagisco giornalmente . Quindi sono disponibile ad un eventuale arricchimento ma soprattutto mettendo a disposizione me stesso ed il mio tempo per tale giusta causa .

4 Daniele alle ore 14:47 del 03/06/2015

Buongiorno, sono uno psicologo/psicoterapeuto che si occupa di neuropsicologia nel campo delle demenze da almeno 20 anni, ora collaboro con una usll, ho sviluppato anche interventi di rilissamento con la demenza, che tipo di ricerca vorrebbe fare?

 

 

 

Sarei interessato mi può fare sapere di più?

 

La ringrazio,

 

cordiali saluti,

 

Dott. D. Malerba

 

5 Elisa alle ore 15:18 del 03/06/2015

Buongiorno, mi chiamo Elisa, psicologa, mi occupo di valutazione neuropsicologica e riabilitazione cognitiva nelle demenze a Padova e provincia.

Mi piacerebbe capire in cosa consiste il suo progetto e se possibile collaborare da qui

 

Coridali saluti

Dott.ssa Frizzarin

6 Daniele Durante alle ore 16:33 del 03/06/2015

Salve, mi chiamo Daniele Durante e ho svolto attività di ricerca nell'ambito delle malattie neurodegenerative, tra cui la demenza tipo A. Collaboro con i servizi e le associazioni di famigliari per migliorare la qualità della vita e favorire la partecipazione sociale dei nuclei famigliari isolati. Ho esperienza nell'ambito della valutazione e della consulenza di II livello nei Consultori per le Demenze.

Sono curioso di saperne di più ed eventualmente collaborare. 

Saluti.

Dr. D Durante

7 Margherita Torlasco alle ore 19:33 del 03/06/2015

Buonasera, sono una psicologa iscritta all'Albo degli Psicologi del Piemonte. Dall'inizio della mia attività professionale mi occupo di valutazione e stimolazione cognitiva in pazienti affetti da malattia di Alzheimer. Ho collaborato con l'Unità di Valutazione Alzheimer dell'Ospedale Niguarda di Milano nel 2004 per la stesura della mia tesi di Laurea (uno studio sul carico assistenziale del caregiver informale). Successivamente ho collaborato all'organizzazione e gestione dello "Sportello Alzheimer" presso il CISA di Tortona accogliendo le necessità delle famiglie dalla diagnosi fino all'inserimento in Centro Diurno. Dal 2008 ho seguito personalmente la fase di autorizzazione al funzionamento di un Nucleo Alzheimer Temporaneo sperimentale in un'importante Struttura del territorio e la successiva organizzazione del Servizio. In tale ambito ho partecipato con l'equipe multidisciplinare della Struttura a diversi Congressi di Psicogeriatria nell'ambito dei  quali ho presentato alcuni nostre  importanti pubblicazioni:  Rivista italiana di Psicogeriatria n°1/10 “I trattamenti non farmacologici per le patologie psicogeriatriche: il Progetto Doll Therapy applicato al Nucleo Alzheimer Temporaneo”, Rivista italiana di Psicogeriatria n°1/11  “La riabilitazione motoria ed il deficit cognitivo: il progetto C.O.S.M.O.  NAT applicato al Nucleo Alzheimer Temporaneo”, Rivista italiana di Psicogeriatria n°1/12  “La riabilitazione del paziente psicogeriatrico: il Progetto Keep On come percorso di stimolazione della memoria procedurale in pazienti affetti da Malattia di Alzheimer ”. Attualmente mi occupo di gestione e progettazione di servizi socio sanitari. Sarei comunque interessata ad un'eventuale partecipazione al progetto, portando eventualmente la mia esperienza in tale ambito.

 

 

 

 

Margherita Torlasco

8 Mara Rongo alle ore 19:34 del 03/06/2015

Buonasera, 

mi chiamo Mara e sono una psicologa con Master in Psicologia gerontologica;da anni lavoro in varie strutture e servizi per anziani,in particolare affetti da varie forme di demenza (Caffè alzheimer,linea telefonica di aiuto, Redidenzialità Breve ecc.). Mi ha molto incuriosita questa sua richiesta,  disponibile a collaborare,vorrei saperne di più. 

Grazie

Mara

9 maria cristina alle ore 20:48 del 03/06/2015

Buonasera

mi chiamo Cristina, sono una psicologa, lavoro da anni in Rsa, centri diurni per anziani e in nuclei Alzheimer. Ho una buona formazione sull'utilizzo di test neuropsicologici per la valutaizone delle funzioni cognitive e mi occupo di riabilitazione cognitiva. Trovo la sua proposta interessante e vorrei avere informazioni sul suo progetto

Grazie

10 Virginia alle ore 13:28 del 04/06/2015

Ciao Monica, mi chiamo Virginia e sono una psicologa con competenze neuropsicologiche. Collaboro con l'associazione Alzheimer Piemonte, che fornisce un servizio di accoglienza anche ai caregivers e mi sono occupata di valutazione neuropsicologica di pazienti, anziani e non,  con diversi gradi di deterioramento cognitivo in ambito ospedaliero (Asl di Asti , Ospedale "Cardinal Massaia").Sono molto incuriosita dalla tua proposta e vorrei avere qualche informazione su come si intenda procedere. Chiaramente disponibile a collaborare su tutto il territorio italiano.Se vuoi puoi contattarmi in privato all'indirizzo  virginia.pastrone[chiocciola]gmail.com. A presto!

Virginia

11 monica bock alle ore 14:32 del 04/06/2015

Vi ringrazio  di gran cuore per la vostra partecipazione  così numerosa e per  il vostro entusiasmo. Il mio interesse all'argomento è nato dal fatto di lavorare soprattutto con anziani ed in un contesto in cui c'è molto poco in materia di assistenza ai pazienti classificati come "dementi". Esiste a Ventimiglia un centro  diurno  per malati di Alzheimer, gestito da una cooperativa in convenzione con l'ASL, ma  neanche tutti i medici di medicina generale sanno che ci sia e, comunque, la richiesta di valutazione per l'ammissibilità   giunge quasi sempre quando la malattia è già in uno stadio talmente avanzato che restano ben pochi margini di intervento .

Due casi affrontati, perchè riguardano due persone da me consciute in un periodo ancora di buon compenso, mi hanno colpito particolarmente per la loro rapida evoluzione verso un punto di non ritorno; e mi sono chiesta se veramente quella era l'inevitabile evoluzione della malattia o se invece ,forse, un intervento diverso avrebbe potuto  evitare qualcosa di evitabile...

Monica Bock

m.bock[chiocciola]asl1.liguria.it

12 m.bock alle ore 14:34 del 04/06/2015

Mi è stato chiesto di elaborare una sorta di regolamento sui criteri di ammissibilià  e di dimissibilià al Centro, cosa che ho fatto, ma tutto è rimasto in sospeso ed insoluto. 

Molto c'è invece da fare, secondo me, specie in una regione, come la Liguria, con molti anziani e poca attenzione alla riabilitazione di qualunque tipo.

Quello che mi piacerebbe fare ( ma sono ben accolti  anche altri suggerimenti da tutti voi) sarebbe l'elaborazione di una vera e propria  analisi dello stato delle cose in materia  con relativo progetto di intervento, di cui sono sicura che ognuno di noi, con le proprie conoscenze e la propria esperienza, può costruire qualcosa.

Anche da lontano possiamo costituire un gruppo di studio e di lavoro ,orientato verso lo stesso obiettivo,magari  partendo dall'analisi di quanto già c'è in materia per arrivare a quanto vorremmo che ci fosse... Possiamo pubblicare  qualcosa, creare un nostro sito dedicato , partecipare a bandi regionali di ricerca, ma soprattutto fare qualcosa di utile per chi vive la terribile esperienza della malattia e chi ne è spettatore impotente.

Grazie ancora a tutti.

Monica Bock

m.bock[chiocciola]asl1.liguria.it

13 maria cristina alle ore 16:03 del 04/06/2015

Una domanda: Che tipo di interventi sono stati fatti con le due persone che in breve tempo si sono aggravate definitivamente? non necessariamente la vecchiaia sfocia in demenza, un invecchiamento sano è possibile. Recentemente ho letto che anche l'alimentazione ha un ruolo importante nella prevenzione della demenza. Sono del parere che non sia sufficiente agire su un solo livello ma che si debba mirare ad un intervento integrato che agisca su più sfere: cognitiva, fisica, comportamentale. Vale a dire riabilitazione cognitiva, attività fisica e comportamento alimentare, ovviamente personalizzati. Dovremmo studiare la letteratura presente in materia ed elaborare un progetto di prevenzione. Potremmo scambiarci le nostre conoscenze ed esperienze via mail così da poter avere dati oggettivi sulla base dei quali elaborare un progetto.

Cristina

cmartini[chiocciola]hotmail.it

14 Donato alle ore 16:59 del 04/06/2015

Devo discutere la tesi e sarebbe un ottimo modo per sviluppare dei progetti in merito sono a disposizione per eventuali contatti e qualsivoglia.

15 francesca alle ore 22:56 del 04/06/2015

Ciao Giada Tocco, mi daresti un tuo contatto?  Vorrei chiederti alcune informazioni.

16 Daniele alle ore 16:51 del 05/06/2015

Buongiorno,

nella mia esperienza casi ad evoluzione veloce ci sono quando all'inizio vi è un diturbo linguistico importante, in tal caso si parla a volte di afasia progressiva primaria,

ma io posso comunicarvi il blog in cui scrivo?

Grazie,

dott. D. Malerba

Daniele

17 Anna Clemente alle ore 19:16 del 05/06/2015

Fa piacere approfondire questo argomento tanto attuale e misconosciuto in quanto nella maggior parte degli ambiti sociali come lle  Case di Riposo, Centri Diurni per Anziani Fragili, Centri Anziani, viene  spesso confuso con demenza senile e normale  processo involutivo, tipico dell'età molto avanzata. Come terapeuta familiare e relazionale sono stata sempre interessata a comprendere il funzionamento del nucleo di appartenenza per aiutarlo a gestire nel migliore e possibile modo la persona malata  della quale devono o vogliono prendersi cura.  Abbiamo creato gruppi di auto/mutuo aiuto per famiglie, coniugi, figli i quali spesso sono impauriti  anche per una possibile ereditarietà e così via.

Ho scritto un libro alcuni anni fa  "Non  ti scordar di me"in collaborazione con una neurologa dell'UVA  e un giurista per approfondire gli aspetti  di conoscenza, tutela  ed indirizzo per la famiglia che si trovava ad affrontare questo grande problema.  Ed emergeva appena! Oggi è amentato ma è ancoa molto limitato quanto si fa per il contesto di appartenenza che ha in carico il peso maggiore della malattia coinvolgendo tutti. Non a caso, come altre malattie gravi, viene definita "Malattia familiare". E la donna/figlia si trova ad occuparsi del genitore malato con  figli  (madre) che magari ancora non escono da casa!.

Sono disponibile sotto questo aspetto per qualunque cosa possa essere utile, facendo parte del Gruppo Alzheimer Uniti. Sorridente

18 donato alle ore 20:15 del 05/06/2015

il mio contatto : donato_71[chiocciola]tiscali.it

19 Raffaella Moioli alle ore 05:35 del 06/06/2015

Buongiorno sono Raffaella, psicologa e psicoterapeuta lavoro con gli anziani affetti da decadimento cognitivo di diversa eziologia da oltre 15 anni in qualita' di consulente di una RSA e di un Centro Diurno Integrato in Piemonte, a Biella. Sono rimasta colpita dallo spirito costruttivo sia della domanda di partenza sia delle risposte date dai colleghi delle altre citta'. mi piacerebbe saperne di piu' perche' la voglia di approfondire e crescere e' sempre tanta, il tempo x riorganizzare le conoscenze gia' acquisite e' scarso ma non mi arrendo :-) avrei piacere di partecipare ad un approfondimento.

Grazie.

20 monica bock alle ore 14:52 del 08/06/2015

Mi pare che ci siano tutte le premesse per un'ottima partenza. E' indispensabile avere  gli indirizzi mail  di tutti voi che avete risposto così entusiasticamente alla mia proposta di lavoro, in modo che così possiamo cominciare. Vi prego di contattarmi al mio indirizzo

m.bock[chiocciola]asl1.liguria.it

Ancora grazie a tutti e buon lavoro !

Monica Bock

21 Anna Clemente alle ore 17:15 del 08/06/2015

Il mio contatto è anna.clem[chiocciola]libero.it

Vivo a RomaSorridente

22 Mara Rongo alle ore 21:49 del 10/06/2015

il mio contatto è

mara.rongo[chiocciola]libero.it

23 Raffaella Moioli alle ore 22:20 del 10/06/2015

Il mio contatto e'    raffaellamoioli[chiocciola]libero.it

 

A presto

Raffaella Moioli

24 Marianna Miele alle ore 10:24 del 11/06/2015

Salve a tutti, ho visto per caso questa discussione.... sono molto incuriosita da questa proposta di collaborazione. Sono una psicologa, psicoterapeuta sistemico-relazionale e familiare. Lavoro presso un centro di neuropsichiatria convenzionato con l'ASL, dove mi occupo anche di valutazioni di I livello per pazienti con sospetto di demenza e conduco gruppi di training di stimolazione cognitiva per pazienti adulti e anziani con decadimento cognitivo di livello lieve e medio. Sarei interessata a condividere esperienze, idee, conoscenze perchè credo che la fetta della popolazione anziana, ormai sempre più numerosa, abbia bisogno di maggiore sostegno.

il mio indirizzo mail è mariannamiele[chiocciola]libero.it

25 Alessia Marchigiani alle ore 15:08 del 16/06/2015

Salve, sarei molto interessata a collaborare, io sono un'arte terapeuta che sta per diplomarsi ma già lavoro da anni con dei laboratori di gruppo ed individuali per disabilità gravissime e disturbi psichiatrici. Attualmente opero nei centri diurni e al DSM di psichiatria nell'Ospedale.

La mia mail è fruscydark[chiocciola]yahoo.it

 

Resto a sua disposizione!

26 monica bock alle ore 08:08 del 17/06/2015

Ringrazio tutti coloro che hanno risposto al mio "appello", e vedo che sono sempre più numerosi. Sto raccogliendo i vostri indirizzi mail per poi iniziare un vero e proprio "lavoro di gruppo". Tutti i vostri contributi sono preziosissimi e mi riservo di rispondere a tutti personalmente (chiedo scusa se ancora non sono riuscita a farlo).

Grazie,grazie,grazie!  

Monica Bock

m.bock[chiocciola]asl1.ligurias.it

27 olga alle ore 20:35 del 27/06/2015

Salve sarei interessata anche io. Grazie

28 Chiara Urci alle ore 13:42 del 02/08/2015

Gentile dott.sa Bock

abito in provincia di Genova e sono una delle responsabile di una grossa struttura per anziani, da anni mi occupo di valutazioni interne e di impostazione piani di riabilitazione  per i nostri ospiti ma da tempo insieme al distretto socio sanitario 10 sto progettando iniziative di prevenzione e valutazione per la popolazione anziana, a mia volta ho costituito una sorta di gruppo di lavoro con una collega neuropsicologa di Varese Per portare domiciliarmente valutazioni ed interventi sia di supporto psicologico alla famiglia che alla persona ed impostando piani funzionali di intervento.

Inoltre visto il grande bisogno della nostra regione di supportare una popolazione sempre piu' anziana sto' collaborando con il centro della memoria dell' Ospedale di Galliera Genova  contribuendo a diffondere il progetto memory training per la prevenzione dei disturbi della memoria, se avra' voglia di contattarmi le spiegherò meglio tutto quello che sto portando avanti sugli anziani, con demenza o meno sul territorio dell, entroterra ligure cordialmente Chiara         chiaraurci[chiocciola]yahoo.it

29 anna alle ore 10:12 del 03/08/2015

 

 Per m.bock[chiocciola]asl1.liguria.it

Lavoro in un Centro Anziani fragili, Casa di Riposo e Centro Anziani. a Roma e Viterbo. In ognuno di questi contesti, socialmente diversi,  è interessante poter fare una ricerca in quanto presentano molti casi. 

Sono disponibile.

anna.clem[chiocciola]libero.it

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