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Psicologi e POS: lavorare diventa sempre più im-POS-sibile?!Libero pensiero: Psicologi e POS: lavorare diventa sempre più im-POS-sibile?!Scritto da: Caterina alle ore 16:49 del 27/11/2013 Scusate, non so se per caso anche voi in questi giorni avete ricevuto una mail con la quale noi psicologi/psicoterapeuti siamo invitati a firmare una petizione contro l'obbligatorietà di dotarsi di POS (sì proprio la macchinetta per i pagamenti tramite carte bancarie - debito, credito, prepagate) che dovrebbe scattare dal 1° gennaio 2014 e che riguarda tutti i liberi professionisti, per cui la nostra categoria inclusa! Questa mail infatti mi informa - ne ero totalmente all'oscuro, e forse come me tanti altri - che in base a non ricordo quale decreto al fine di contrastare l'evasione fiscale e tracciare i pagamenti anche i liberi professionisti dovranno dotarsi di pos e tramite lo stesso "incassare" i compensi delle prestazioni. Dunque fuor di allarmismi e di campanilismi politici, prima di firmare la petizione mi sono rivolta al mio commercialista per vedere se per caso sa qualcosa al riguardo. Sto ancora aspettando che mi risponda, ma nel frattempo provo a immaginarmi cosa succederebbe se... Se fosse vero ci sarebbe un ulteriore "peso" che più che bilanciare credo zavorerrebbe ulteriormente l'avvio di impresa, specie quelle neonate, penso a me e a tanti neonati professionisti i cui vagiti non sono nemmeno diventate lallazioni tanto sono/siamo piccoli. ... la mongolfiera vola grazie a un ben bilanciato gioco di pesi, se questi sono troppi la caldaia può bruciare quanto si vuole (e quindi noi possiamo bruciare tutte le energie che vogliamo per avviare la nostra impresa) ma il mezzo - ossia la nostra attività - non potrà spiccare il volo... L'attuazione di tale decreto comporterebbe ulteriori spese, eh sì perchè se ho capito bene il POS lo paghi, credo anche che vada aperto conto corrente specifico - quindi non usare il proprio conto corrente personale, ergo altre spese - inoltre, chi come me non ha una linea telefonica fissa in studio, dovrà a questo punto attivarla quindi altra bolletta... in più tutto un corollario di spese e spesucce che al momento non mi sono molto chiare... se non che si aggiungono a tutta una serie di spese fisse (affitto studio, bollette, spese condominiali, enpap, campi, etc) che vampirizzano ogni incasso impedendo che lo stesso possa tradursi in guadagno e quindi possibilità effettiva di mantenersi con il proprio lavoro come "libero" (sempre meno però...) professionista. Quindi guadagnare come psicologo mi sembra diventi sempre più difficile... quasi imPOSsibile In più se un mio paziente non ha carte di pagamento, devo quindi "obbligarlo" a farsene una perchè possa pagare le sedute? Oppure, penso ai pazienti che vengono da me all'oscuro dai familiari... che magari hanno conti cointestati, se mi deve pagare con il pos significa che l'altro non potrà non saperlo....e tutta una serie di altri pensieri affollano ora la mia mente pensando ai miei pazienti.... Non so, qualcuno di voi sa qualcosa di più in merito a questo decreto e all'obbligatorietà del POS? Grazie Caterina Commenti: 51 smilja alle ore 10:21 del 05/12/2013 Grazie dell'informazione Caterina. E' la prima volta che ne sento parlare, ma, se c'è questa possibilità, come tutti, mi devo informare per tempo. Per favore, faci sapere cosa ti risponderà il tuo commercialista. Grazie 2 Irene alle ore 10:33 del 05/12/2013 qui trovi delle info http://altrapsicologia.com/obbligo-di-pos-per-liberi-professionisti/2013/11/ 3 Salvatore Arcidiacono alle ore 17:56 del 05/12/2013 Cari colleghi, In Italia si sta facendo di tutto per rendere ogni "scena" malevola. Si da la caccia alle streghe ed il legislatore non fa altro che colpire le categorie professionali (peraltro senza lavoro) e per creare continue complicazioni a chi cerca di guadagnarsi faticosamente da vivere. Penso ai giovani colleghi che stentano a portare avanti il loro lavoro privato (quello pubblico non esiste quasi più e quelli che lo abbiamo siamo omai gli ultimi dinosauri in via di estinzione) Continuano a tartassare e ostacolara in ogni modo i giovani colleghi impedendo loro di sopravvivere. Vergogna!!! Salvatore Arcidiacono 4 AL alle ore 06:32 del 06/01/2014 Cara collega, purtroppo alle tue condivisibili considerazioni bisogna aggiungere una ulteiore spada di Damocle: dal prossimo agosto dovrebbe scattare anche l'obbligo di stipulare l'assicurazione professionale. Quest'ultima "goccia" renderà antieconomico l'esercizio della "libera" professione (almeno per quanto mi riguarda). 5 Ada alle ore 01:06 del 21/05/2017 C'è la possibilità, per chi non ne può più di obblighi, vincoli, incastri in circoli senza fine, di lasciare la categoria e muoversi in attività non regolamentate e a offerta libera o attraverso scambio/baratto di beni e servizi. Cosa ne pensi? Lascia un commentoQuesto libero pensiero è presente nelle seguenti categorie:
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