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Le relazioni simbiotiche: cosa sono, i rischi e la dipendenza affettiva
L'articolo " Le relazioni simbiotiche: cosa sono, i rischi e la dipendenza affettiva" parla di:
- I rischi di un rapporto simbiotico
Le relazioni simbiotiche in famiglia Rapporto simbiotico, dipendenza affettiva e trattamento
A cura di: Redazione - Pubblicato il 30 Settembre 2024 Le relazioni simbiotiche: cosa sono, i rischi e la dipendenza affettiva
Le relazioni simbiotiche, dette anche relazioni fusionali, sono un tema di cui si parla sempre più spesso: si caratterizzano per la
mancanza di confini chiari tra due persone, che diventano così legate da confondere ruoli e identità. Possono essere relazioni tra partner,
tra un genitore e un figlio, così come un'amicizia. Questi rapporti, inizialmente intensi e appaganti, possono portare diversi rischi per le
persone coinvolte. È importante riconoscere e affrontare queste dinamiche per promuovere relazioni più sane e autonome.
I rischi di un rapporto simbiotico
- Perdita di identità: in una relazione simbiotica i confini possono diventare molto sfumati e le persone perdere di vista la propria
identità individuale. Questo può portare a mancanza di autonomia e a difficoltà nel prendere decisioni indipendenti.
- Dipendenza affettiva: entrambe le persone possono diventare eccessivamente dipendenti l’uno dall’altra e ricercare costantemente
nell'altro il supporto emotivo, senza il quale ci si sente perduti.
- Isolamento sociale: spesso chi vive in un rapporto simbiotico tende a trascorrere tutto il tempo insieme, trascurando amici e
familiari. Questo isolamento può aumentare la pressione sulla relazione e ridurre il supporto sociale esterno.
- Conflitti e stress: la mancanza di confini chiari può portare a conflitti frequenti e a un aumento dello stress. In alcuni casi
tensioni, gelosie e possessività possono diventare problemi significativi.
Le relazioni simbiotiche in famiglia
Anche in famiglia possono verificarsi situazioni in cui le posizioni relazionali sono intrecciate e confuse. Nelle famiglie in cui mancano
confini relazionali chiaramente definiti, infatti, può crearsi confusione attorno a ruoli e aspettative e possono comparire comportamenti
inappropriati.
Quando un genitore si comporta come un amico, può succedere di spostare la relazione verso un rapporto simbiotico in cui può essere il
genitore ad aspettarsi che il figlio lo sostenga emotivamente o lo comprenda come farebbe un pari. Tuttavia, i figli, specialmente in età più
giovane, non hanno la maturità emotiva necessaria per gestire i problemi e le preoccupazioni degli adulti. Questo può portare a un senso di
responsabilità inappropriata. Possono esserci casi ancora più estremi in cui i genitori chiedono ai propri figli non solo sostegno,
ma protezione e aiuto, anche qui facendoli sentire sovraccaricati di responsabilità emotive che non dovrebbero avere. Per un genitore che
imposta una relazione in modo eccessivamente amichevole con il figlio può essere anche difficile esercitare l'autorità quando questa
serve, in quanto può evitare di disciplinarlo per paura di compromettere la relazione amichevole. A sua volta il figlio potrebbe non vedere
il genitore come una figura autorevole o come un modello di comportamento da seguire.
Altri casi possono riguardare ragazzi che pur essendo fuori casa chiamano i genitori più volte al giorno e non riescono a prendere decisioni
da soli, mentre per il genitore è importante trasmettere al figlio la sensazione di essere al sicuro a casa ma di potersi sentire a suo
agio anche fuori e nel correre dei rischi, se serve. Ci sono infine casi di relazioni simbiotiche in cui se il genitore sente il figlio
turbato, si sente coinvolto e turbato allo stesso modo. Può venire così a mancare il distacco necessario per prendersi realmente cura
dell'altro.
Rapporto simbiotico, dipendenza affettiva e trattamento
Un rapporto simbiotico può degenerare in una vera e propria patologia: la dipendenza affettiva (compare come "love addiction" nel
DSM 5, tra le New Addiction, cioè tra le nuove dipendenze).
In questi casi generalmente vengono date alcune indicazioni generali sulla gestione della dipendenza affettiva:
- Aiutare la persona a prendere consapevolezza che la dipendenza affettiva è un problema e non una relazione sana.
- Lavorare sull'autostima e rafforzare le risorse interne della persona.
- Ristrutturare le credenze disfunzionali che tendono a cronicizzare la problematica.
- Iniziare a sviluppare interessi e relazioni personali anche al di fuori del rapporto duale.
- Iniziare a stabilire alcuni confini: imparare a dire di no e a prendersi cura di sé.
Altre letture su HT
- Luisa Fossati, "Dipendenza affettiva:
come gestire l'inizio del lavoro terapeutico?", articolo pubblicato su HumanTrainer.com, Psico-Pratika nr. 180, 2021
- Annica Cerino, "La dipendenza
affettiva", articolo pubblicato su Psicologia-Psicoterapia.it, Psico-Pratika nr. 140, 2017
- Luisa Fossati, "Come aiutare i nostri pazienti quando pensano
di separarsi dal partner?", articolo pubblicato su HumanTrainer.com, Psico-Pratika nr. 191, 2022
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