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Psicologia e Terrorismo Europa. Effetti psicologici, cognitivi, comportamentali e di massa.
L'articolo " Psicologia e Terrorismo" parla di:
- Definizione psicologica del Terrorismo
- Distorsioni cognitive, empatia e percepiti soggettivi
- "Guerra intrapsichica" e resilienza, l'esempio di Parigi
A cura di: Redazione - Pubblicato il 30 novembre 2015 Psicologia e Terrorismo Europa. Effetti psicologici, cognitivi, comportamentali e di massa.
«Il terrorismo è la tecnica di colui il quale vuole arrivare al suo scopo usando l'effetto del terrore, ovvero la
dissociazione psichica del soggetto subalterno a tali atti».
Era il 2002 quando lo Psichiatra e Psicoterapeuta Goffredo Bartocci (*)
proferiva queste parole davanti alla platea della Conferenza mondiale "Mental Health and Violence" presso la sede dell'OMS
(*).
Nella definizione psicologica del terrorismo in ottica transculturale, Bartocci
(*)
parla dell'utilizzo del terrore come «arma di prevaricazione, neutralizzazione delle capacità fisiche e psichiche dell'altro
(...), di persuasione costrittiva ad abbracciare alcune credenze al posto di altre» precisando inoltre come, in Europa, fosse
automatico associare il terrore all'olocausto e al secondo conflitto mondiale.
Dopo il 13 novembre, non è più così. Il terrore ha minato il senso di sicurezza collettiva e sconvolto l'equilibrio
psicologico individuale, soprattutto nel cuore di Parigi.
Il reiterarsi di immagini relative agli attentati nutre questo crollo di certezze, alimentando la paura e l'incertezza del futuro.
La morte visualizzata - spiega il Criminologo Marco Cannavicci
(*)
- «resiste alle persuasioni e non induce al ragionamento» quando invece è proprio il ragionamento che
«scaccia le paure e permette di recuperare il controllo (effetti della psicoterapia)»
(*).
Effetti psicologici del Terrorismo
Il terrorismo provoca terrore, agisce a livello profondo causando una serie di alterazioni a livello emotivo, psicologico, cognitivo e
comportamentale.
Lo shock emotivo produce un proliferare di paure irrazionali e amplifica quelle preesistenti.
Dal punto di vista psicologico può causare:
- ansie
- fobie
- insonnia
- ossessioni
- depressione
- ipocondria
- iper-sensibilizzazione allo stress
I testimoni diretti o indiretti possono sviluppare un Disturbo Post Traumatico da Stress che spesso, come altri Disturbi dello spettro
dello stress, incontra difficoltà diagnostiche.
Distorsioni cognitive
Dal punto di vista cognitivo può provocare una riduzione della capacità di ragionamento a logiche di pensiero semplicistiche
e le convinzioni errate - alimentate dalla paura - portano a sovrastimare i pericoli reali - a "ragionare di pancia" - facendoci sentire
inermi e non protetti. Fra le conseguenze più comuni:
- confusione
- disorientamento
- distorsioni cognitive
- interpretazioni errate
- alterazione delle percezioni
- diminuzione della capacità di concentrazione
Lo Psicologo e Psicoterapeuta Mauro Bruni - in un recente articolo comparso su "State of Mind"
(*)
- arricchisce la prospettiva sulle possibili distorsioni cognitive rammentando le euristiche così come le intesero gli Psicologi
Daniel Kahneman e Amos Tversky. Secondo il modello "Two System View" elaborato da Kahneman e Tversky
(*) l'uomo tende a commettere errori
di giudizio, soprattutto nelle situazioni di pericolo, che chiamano a un'azione non mediata dal ragionamento razionale, ma dall'intuizione.
Le distorsioni di giudizio o bias cognitivi portano a confermare l'oggetto delle proprie paure, a trovare le prove della minaccia
percepita (là dove prove non ci sono), tramite errati sillogismi
(*):
«I terroristi colpiscono i luoghi affollati, io frequento luoghi affollati, io sarò colpito!».
In tali situazioni, sono le emozioni a prendere il sopravvento sui processi di controllo - sia cognitivo sia comportamentale - e così,
al reale, va sostituendosi il percepito soggettivo.
Forse è per questo che Bruni definisce «guerra intrapsichica» quella che ciascuno deve combattere contro il
terrorismo
(*)
evitando di cadere nei bias cognitivi, le nostre stesse interpretazioni delle cose.
Manifestazioni comportamentali, individuali e di massa
Il terrorismo induce inoltre modificazioni comportamentali che possono sfociare in comportamenti di massa:
- alimenta il senso di vulnerabilità, innescando reazioni diverse:
pianto, panico, stato di allarme,
- fomenta la paura e l'intolleranza verso ciò che è altro da sé:
il diverso, l'estraneo, lo straniero,
- aumenta il senso di ingiustizia e il senso di appartenenza e, con essi,
reazioni di rabbia e violenza verso ciò che rappresenta una minaccia.
Per quanto riguarda gli effetti psicologici di massa del terrorismo, essi trovano fondamento nel fatto che l'uomo tende per sua
natura a identificarsi nel ruolo di vittima, a empatizzare con coloro che identifica come membri del suo stesso "branco", un meccanismo
ancestrale che permette la sua sopravvivenza.
Il Dottor Alessandro Meluzzi - Psichiatra e Criminologo - offre uno spunto su questo meccanismo psicodinamico che ci porta
a identificarci con le vittime e che «stende come un contagio la paura insieme all'orrore».
«Il terrorista (...) sa che insieme al risultato specifico del suo gesto vi è anche e soprattutto quello comunicativo e
suggestivo.
Oserei dire, anzi, che gli effetti psicologici di massa del terrorismo sono tanto più efficaci, quanto più una società si
percepisce come quieta e pacificata»
(*).
Eppure i parigini, nei giorni successivi agli attentati, hanno dato una lezione di resilienza, tornando in strada, manifestando la
voglia di resistere... «hanno spalancato le finestre dei palazzi e alzato il volume della musica: per scacciare la paura, o meglio,
la paura della paura»
(*).
Esemplare la lettera del Giornalista Antoine Leiris, marito di Hélène Muyal, una delle vittime del
Bataclan (*) che - postata su Facebook - è
diventata subito virale facendo il giro del mondo.
Lettera che, secondo Paolo Crepet (*), dovrebbe essere letta in ogni liceo italiano.
«Venerdì sera avete rubato la vita di una persona eccezionale, l'amore della mia vita, la madre di mio figlio, eppure
non avrete il mio odio...»
(*).
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