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Lo Psicologo di Base Italia. Anche il Veneto si dota dello Psicologo di Base. Dalla sperimentazione italiana alla realtà olandese.
L'articolo " Lo Psicologo di Base" parla di:
- Lo Psicologo nelle Cure Primarie: prime sperimentazioni
- Risultati promettenti da La Sapienza di Roma e dall'Olanda
- Prospettive: riduzione della spesa pubblica e privata
A cura di: Redazione - Pubblicato il 3 giugno 2014 Lo Psicologo di Base Italia. Anche il Veneto si dota dello Psicologo di Base. Dalla sperimentazione italiana alla realtà olandese.
Al via la sperimentazione dello Psicologo di Base anche nella regione Veneto.
Gli Psicologi saranno presenti nell'ambulatorio del Medico per 3 mattine o pomeriggi a settimana (*),
per un totale di 12/15 ore, per «dare risposte ai tanti disagi emergenti in questa fase storica, legati alla crisi economica, alle
difficoltà nei rapporti sociali, ai disagi giovanili, all'insoddisfazione personale, che tante volte vengono trascurati dalle persone fino a
che non diventano vere e proprie patologie», sostiene fiducioso Luca Zaia, Presidente della Giunta regionale che ha approvato
la delibera.
Il servizio sarà coordinato dalla già responsabile del servizio anti-suicidi Emilia Laugelli, attivato per fare fronte alla crisi psicologica
dovuta al collasso economico, che registra ogni giorno almeno due richieste di aiuto.
Lo Psicologo di Base si occuperà di prevenzione primaria e secondaria: disturbi d'ansia, dell'umore e disturbi depressivi transitori;
problematiche familiari e genitoriali; disagi relazionali; problemi di coppia e disturbi sessuali; disturbi da stress (care-giver, stress lavoro
correlato) e reazioni post traumatiche (violenza, lutto); disturbi dell'adattamento o dovuti a un momento particolare della vita (università,
trasferimento, pensionamento, menopausa); disturbi somatoformi; del sonno; disturbi cognitivi in esordio; disturbi della dipendenza in esordio
(alcol, gioco, internet, sostanze); sostegno psicologico in caso di malattie croniche (cardiopatia, diabete).
La prima esperienza di questo tipo è stata fatta a Roma, a partire dal 2000.
Il Professor Luigi Solano della Sapienza di Roma ha coinvolto nella sperimentazione gli Psicologi tirocinanti della Scuola di Specializzazione
in Psicologia della Salute, che hanno affiancato il Medico di base in ambulatorio (cicli di 3 anni).
I Risultati ottenuti (*)
sono stati incoraggianti per pensare in concreto all'istituzione di questa figura, come vorrebbe il disegno di legge
per l'istituzione della figura professionale dello Psicologo di base (*).
L'esperienza romana è stata poi replicata in altre zone d'Italia e l'Ordine Psicologi nazionale sostiene il progetto dal 2007 «per
riuscire a far sì che le istituzioni raccolgano queste richieste di maggiore assistenza psicologica che ormai arrivano da più parti
della società civile» (*).
La regione Campania ha approvato all'unanimità la proposta di legge di iniziativa popolare per istituire un Servizio di Psicologia
del territorio nella regione (*),
individuare e arginare i disagi sociali, familiari e nelle scuole, attraverso servizi di zona, con uno Psicologo per 10.000 abitanti.
La regione
Lazio nel 2013 ha presentato linee guida per la riforma del sistema sanitario regionale, sul sistema integrato di interventi e servizi sociali,
che introduce la figura dello Psicologo di Base (*).
La regione Lombardia sostiene già dal 2010 che questa figura debba operare all'interno del Sistema Sanitario Nazionale e fornire ai cittadini
assistenza gratuita, salvo casi particolari.
Nonostante qualcosa si stia muovendo e le richieste siano in aumento, l'Italia sembra ancora lontana da questo obiettivo.
In altri paesi invece lo Psicologo di Base è già una realtà consolidata.
In Olanda si chiama Primary Care Psychologist (PCP), ogni cittadino ha diritto a 8 sedute, garantite dall'Assicurazione Sanitaria
di Base; 12 per i cittadini che hanno stipulato un'Assicurazione Supplementare.
Jan Derksen (*) in un articolo del 2009 (*)
riferiva che la National Organization of Primary Care Psychologist contava già 1.150 membri, di cui 730 impegnati a tempo pieno
come Primary Care Psychologist: 1 per ogni 12.500 abitanti.
Nel 2007 si sono rivolte al servizio 84.000 persone (76.000 nel 2006): il 65% donne; il 60% inviate dal Medico di Base, il 40% in modo
autonomo.
Fra i pazienti con problemi psicologici si è riscontrato un netto miglioramento nel 13% dei casi, un miglioramento nel 60%, la conclusione
del trattamento in 12 sedute nel 90%.
Con lo Psicologo di Base, l'approccio al paziente non è medicalizzato né troppo psicologico: si lavora sui rapporti vitali
con interventi precoci, prima che il disagio si strutturi o causi l'esacerbazione di sintomi fisici o psicologici, aiutando a comprendere che
il sintomo a volte è il segnale che qualcosa non va nel sistema personale o relazionale.
«Molti problemi psicologici – infatti – sono causati e/o mantenuti da relazioni intime e interpersonali disfunzionali» (*),
questa consapevolezza permette di collocare il disagio in quel particolare momento del ciclo-vita, ridurne o ridimensionarne la portata.
In un paese come l'Italia – in cui la domanda di cure psicologiche è fra le più basse d'Europa e spesso giunge
in ritardo di 10 o 20 anni (*)
- lo Psicologo di Base potrebbe certo favorire l'accesso alle cure senza stigma sociale.
L'approccio più completo al disagio ridurrebbe il ricorso a visite specialistiche, analisi cliniche e farmaci. È ormai assodato infatti
che il 70% delle richieste al Medico di Base hanno alla base una motivazione psicologica o psicosociale, che causa i sintomi per cui le persone
si rivolgono al medico o l'esacerbazione di quelli dovuti a malattie organiche (*).
Durante l'esperienza romana ad esempio si è notato che - nei due ambulatori coinvolti nella sperimentazione - si è registrato
un risparmio stimato sulla spesa farmaceutica rispettivamente del 14% (-55.000€) e del 17% (-75.000€).
Questo taglierebbe sia i costi della spesa pubblica e sia di quella privata e il denaro pubblico risparmiato potrebbe essere reinvestito nell'introduzione
di Psicologi per l'assistenza di base retribuiti.
Per approfondire
- "Dal sintomo alla persona. Psicologo e Medico insieme per l'assistenza di base", a cura di Solano L., Franco Angeli, 2011
- "Una base sicura. Esperienze di collaborazione diretta fra medici e psicologi", Solano L., Tomassoni M., Franco Angeli, 2003
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