|
HT Psicologia Network
Psicologia-Psicoterapia.it
IDIPSI - Istituto di Psicoterapia Sistemica IntegrataScuola di specializzazione in Psicoterapia - Parma e Siracusa Ateneo - Formazione MultidisciplinareFormazione e-learning - Online INPEF - Istituto Nazionale di Pedagogia FamiliareMaster in Psicologia giuridica e forense - Online ISERDIP - Istituto per lo Studio e la Ricerca sui Disturbi PsichiciCorso Online: 'Psicodiagnosi adolescenti/adulti: l'uso del TAT nella pratica clinica' - Online
PsicoCitta.it
Dott. Stefano IraPsicologo Psicoterapeuta Riceve a: Verona, Mantova, Vicenza, Trento, Desenzano del Garda (BS) e Brescia Dott.ssa Maria Grazia GattoPsicologo Psicoterapeuta Riceve a: Segrate (MI) Dott.ssa Gitana GiorgiPsicologo Psicoterapeuta Riceve a: Pisa Dott. Andrea NapolitanoPsicologo Psicoterapeuta Riceve a: Albignasego (PD), Sesto San Giovanni (MI) e Roma
|
Depressione. Fra le principali cause di malattia e disabilità nel mondo Italia. AIFA, OMS, Sorveglianza PASSI e Osservatorio Epidemiologico Italiano: i numeri della Depressione
L'articolo " Depressione. Fra le principali cause di malattia e disabilità nel mondo" parla di:
- Passi 2008–2014: prevalenza dei sintomi depressivi in Italia
Rapporto OsMed 2014 dell'Agenzia Italiana del Farmaco AIFA Approccio globale e coordinato di prevenzione e trattamento
A cura di: Redazione - Pubblicato il 2 novembre 2015 Depressione. Fra le principali cause di malattia e disabilità nel mondo Italia. AIFA, OMS, Sorveglianza PASSI e Osservatorio Epidemiologico Italiano: i numeri della Depressione
Si stima che al mondo soffrano di Depressione 350 milioni di persone - di cui 30 milioni in Europa - e che il disturbo causi 850
mila morti all'anno (*).
Per quanto riguarda l'Italia, secondo lo studio ESEMeD (*) - realizzato
nell'ambito della Survey Iniziative dell'Organizzazione Mondiale della Sanità - la Distimia e il Disturbo Depressivo Maggiore hanno
un'incidenza del 11,2%
(*),
in particolare fra le donne (14,9%) e in misura minore fra gli uomini (7,2%).
La previsione dell'OMS - resa nota nelle ultime settimane - è che la Depressione nel 2020 sarà la seconda maggiore
causa di invalidità.
Sintomi della Depressione in Italia
Il Progetto di Sorveglianza "Passi"
(*)
- realizzato con il supporto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, CCM
(*) - fra il 2011 e il 2014 ha rivelato una leggera
compromissione del benessere psicologico fra la popolazione italiana adulta con una prevalenza media dei sintomi depressivi del 6.4%, e
una variabilità nazionale in cui il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute rileva un gradiente
regionale contenuto
(*).
La popolazione meno afflitta da sintomi depressivi - in confronto ad altre regioni come Sardegna (10,5), Umbria (9,5), Molise (8,8), Liguria
(8,1), Calabria (8,1), Emilia Romagna (7,4), Lombardia (7,2) e Toscana (7,1) - è la Basilicata (3.6).
Trend annuale sintomi di depressione - Passi 2008 - 2014
Le persone con sintomi depressivi hanno riferito di aver vissuto - nei 30 giorni precedenti - una media di 8,6 giorni in cattiva
salute fisica, almeno 15,4 in cattiva salute psicologica, e di aver visto compromesse le proprie attività per almeno 5,9 giorni
(*).
I sintomi depressivi aumentano con l'avanzare dell'età, con un'incidenza maggiore fra le donne (8,2%) piuttosto che (versus)
fra gli uomini (4,6%):
- fra i 18-34 anni: 4.5%
- fra i 35-49 anni: 6.1%
- fra i 50-69 anni: 8.3%
Sono più frequenti fra la popolazione meno istruita:
- nessuna istruzione o elementare: 12,4%
- medie inferiori: 7,5%
- medie superiori: 5,4%
- laurea: 4,3%
Sono maggiormente esposti al disturbo:
- coloro che vivono da soli: 9,4 vs coloro che convivono con qualcuno: 4,7%
- chi ha difficoltà economiche: 14,2% vs chi non ne ha: 3,8%
- chi soffre di malattie croniche: 13.5 vs chi è in buona salute: 4.9
- chi non ha un lavoro regolare: 8,5% vs gli occupati: 4,7%
Per quanto riguarda il sostegno e le cure «in quasi la metà dei casi non si ricorre all'aiuto di nessuno» (*).
- il 40,9% non chiede aiuto ad alcuno
- il 32% si rivolge a Medici/Operatori sanitari
- il 18,6% chiede aiuto ai familiari
- il 8.6% chiede aiuto sia a Operatori Sanitari/Medici sia a familiari
Secondo la Sorveglianza "Passi": «Esistono trattamenti farmacologici e psicoterapici efficaci per la depressione e le
persone affette da questo disturbo dovrebbero ricevere una diagnosi specialistica tempestiva e un trattamento appropriato, ma nel nostro ed
in altri paesi il disturbo depressivo maggiore resta spesso non riconosciuto e non trattato»
(*).
Concorde l'European Depression Association, secondo cui la Depressione è sottostimata e la metà dei casi non è
diagnosticata.
Il trattamento farmacologico
Il Rapporto OsMed 2014 dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ritiene che il consumo di farmaci per la cura della depressione
sia in aumento e che, nella maggior parte dei casi, il trattamento non venga effettuato nella maniera corretta
(*).
Secondo l'AIFA il trattamento dovrebbe seguire tre fasi: acuta da 6 a 10 settimane; continuativa, fino a 12 mesi; mantenimento fra 12 e 26 mesi
(*).
Dagli studi osservazionali italiani emerge che:
- il 70% delle persone in cura sospende l'assunzione nei primi sei mesi
- il 50% interrompe la terapia farmacologica nei primi tre mesi
- il 20% assume i farmaci in modo appropriato e continuativo
I farmaci più utilizzati appartengono alla classe SSRI (Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina), prescritti nel
24,1% dei casi diagnosticati, e SNRI (Inibitori della Ricaptazione della Serotonina e della Noradrenalina), prescritti nel 5,9% dei casi
(*).
Approccio globale e coordinato alla Depressione
La Depressione - già considerata un'emergenza a livello comunitario, «una delle cinque aree prioritarie del Patto
Europeo per la Salute e il Benessere mentale» - è al centro del "Mental Health Action Plan" dell'OMS per il
periodo 2013-20, insieme al Disturbo Bipolare e alla Schizofrenia. Al contempo l'Organizzazione intende promuovere e preservare il benessere
mentale di tutti i cittadini.
È «necessario mettere sotto sorveglianza sia la prevalenza di disturbi depressivi (...) sia la percentuale di diagnosi
tempestive e trattamenti appropriati» soprattutto per le fasce più vulnerabili e più giovani della popolazione
(*).
I trattamenti efficaci per la cura della Depressione ci sono, sia a livello psicoterapico sia farmacologico, ma ci sono anche diversi
ostacoli alla loro realizzazione, come la mancanza di risorse e lo stigma sociale. Un'altra barriera è la valutazione diagnostica che
spesso giunge in ritardo o è imprecisa. Per questo è fondamentale poter attingere a informazioni puntuali ed aggiornate sulla
popolazione generale, sui fattori protettivi, sui fattori di rischio, ma anche «sul numero di persone che non ricevono trattamenti
e servizi appropriati, sugli esiti sfavorevoli (incluso suicidio e morte prematura) e sulle condizioni socio-economiche delle persone
affette» (*).
In questo modo ci saranno i presupposti scientifici per un approccio globale e coordinato per la prevenzione e il trattamento dei disturbi
mentali, come richiesto dall'Assemblea Mondiale della Sanità (World Health Assembly).
Informazioni tratte dal Sistema di Sorveglianza Passi - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia - Progetto
realizzato con il supporto finanziario del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali CCM
Per dati e immagini si ringraziano Sorveglianza Passi e Redazione di EpiCentro
Portale dell'Epidemiologia per la Sanità Pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute
- EpiCentro.iss.it
Cosa ne pensi? Lascia un commento
|
|