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Psicologia per psicologi - CNOP: obiettivi dell'Ordine Nazionale degli Psicologi per i prossimi 4 anni
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CNOP: obiettivi dell'Ordine Nazionale degli Psicologi per i prossimi 4 anni

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CNOP: obiettivi dell'Ordine Nazionale degli Psicologi per i prossimi 4 anni
Italia. Il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi pubblica il documento programmatico 2020-2024

L'articolo "CNOP: obiettivi dell'Ordine Nazionale degli Psicologi per i prossimi 4 anni" parla di:
  • Evidenze scientifiche e bisogni del contesto sociale
  • Uso delle competenze psicologiche
  • Valori e crescita della comunità professionale
Psico-Pratika:
Numero 164 Anno 2020

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A cura di: Redazione - Pubblicato il 02 Marzo 2020

CNOP: obiettivi dell'Ordine Nazionale degli Psicologi per i prossimi 4 anni
Italia. Il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi pubblica il documento programmatico 2020-2024

Italia. È stato pubblicato lo scorso 10 Febbraio 2020 sul sito web del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi (CNOP) "Psicologia: nuovi orizzonti della professione. Un professionista nuovo per una nuova Società", documento programmatico attraverso il quale vengono individuati gli obiettivi di lavoro che il Consiglio intende perseguire nei prossimi 4 anni (2020-2024).
Di seguito riportiamo un sunto dei principali argomenti affrontati.

Premesse: evidenze scientifiche e bisogni del contesto sociale

Il documento si apre con una panoramica sulla nuova fase storica che la professione psicologica sta vivendo, fase dominata da 3 elementi principali:

  1. le nuove evidenze scientifiche, che hanno portato ad un cambiamento nel modo di vedere la sfera psicologica nella vita delle persone;
  2. i bisogni del contesto sociale, che, con il tempo, richiedono sempre più interventi di tipo psicologico;
  3. il nuovo ruolo di professione direttamente coinvolta nella tutela della salute, ruolo che la Psicologia ha assunto grazie all'approvazione della "Legge Lorenzin"1 sulla riforma degli Ordini professionali.

Negli ultimi anni la Psicologia ha assunto una posizione sempre più centrale all'interno della vita umana e nei vari settori della nostra società. Questo cambio di rotta rispetto al passato è avvenuto soprattutto grazie a nuove ed importanti scoperte scientifiche, come ad esempio quelle sull'interdipendenza esistente tra processi biologici e processi psicologici, sul ruolo della psiche nei comportamenti, nella capacità di adattamento, nel rapporto tra persona e contesto in cui vive, ecc.
Ad oggi sono in corso anche un'evoluzione del concetto di salute ed un cambiamento dei bisogni sociali. In modo particolare, le persone stanno rivolgendo un'attenzione sempre maggiore alla salute psichica, cambiando anche la propria opinione al riguardo: stando ad alcuni dati raccolti dal Censis, infatti, dal 2008 al 2018 il numero di individui che considerano il benessere psicologico come fondamentale per la salute in generale è più che raddoppiato.

Disagio psicologico e disturbi psichici, inoltre, fanno ormai parte dei problemi che riguardano il contesto sociale, al punto che il loro aumento tra la popolazione - e le conseguenze che questo aumento provoca - è stato considerato nel Global Risk Report 20192 come una delle emergenze dell'umanità.
A partire dal 1991 il peso dei disturbi mentali è aumentato anno dopo anno, soprattutto nei Paesi con un reddito più alto: attualmente, a livello mondiale, il 32% delle disabilità dovute a problemi di salute riguardano proprio questioni legate alla psiche, in grossa parte ad ansia e depressione. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che nel 2030 il costo da sostenere a causa di questi disturbi sarà 16.300 miliardi di dollari.

Secondo un'indagine condotta dall'Istituto Piepoli per il CNOP nel 2018, nel nostro Paese sono numerose le situazioni di disagio psicologico che richiederebbero un'assistenza pubblica, ma solo una persona su 4 riceve il giusto supporto. A prevalere sono soprattutto le situazioni dominate da ansia e depressione, come mostra la seguente tabella:

Prevalenza di situazioni di disagio psicologico nella popolazione italiana.
Fonte: Ist. Piepoli, 2018

Disagio Percentuale
Per ansia e depressione 37,50%
Per problemi familiari 23%
Per problemi di coppia 20%
Per patologie fisiche 20%
Figli minorenni 18%
In gravidanza o post parto 12,5%
Per violenza nella coppia 12%

Esistono, inoltre, numerosi ambiti e contesti per i quali risulta necessaria una competenza psicologica: pensiamo, per esempio, ai settori che si occupano di promozione e tutela dei diritti, al mondo del lavoro, della scuola, dello sport, della giustizia, alla definizione di nuove politiche ed interventi pubblici, ecc.

Alla luce di tali premesse - si afferma nel documento - risulta chiaro come sia necessario per la nostra società riconsiderare il ruolo centrale dei bisogni psicologici nella vita delle persone e far sì che la nostra epoca promuova il diritto al rispetto di questi bisogni.

Il documento programmatico

Dopo le premesse, il documento analizza nello specifico gli obiettivi prefissati per il 2020-2024, puntando l'attenzione su 4 argomenti:

  • l'utilizzo adeguato delle competenze psicologiche;
  • la nuova immagine della professione dovuta alla legge Lorenzin;
  • la Comunità professionale, con i suoi valori e la sua crescita;
  • i compiti di Consiglio Nazionale e realtà territoriali.
Uso delle competenze psicologiche

Ordini (e Comunità professionale in generale) devono impegnarsi a sensibilizzare tutti quei soggetti che, dal punto di vista normativo ed organizzativo, possono fare in modo che i cittadini possano usufruire maggiormente di competenze psicologiche nel settore pubblico.
A tal fine, il CNOP suggerisce di riprendere, aggiornare e/o dar vita a tutte quelle azioni che possono far raggiungere obiettivi importanti come:

  • attivare i servizi psicologici nel mondo della scuola;
  • reinserire la materia "Psicologia" negli istituti d'istruzione secondaria superiore3;
  • inserire la figura dello psicologo nelle cure primarie;
  • far nascere nuove forme di coinvolgimento (per es. convenzioni o accreditamenti) per Psicologi e Psicoterapeuti negli interventi per il cittadino;
  • l'utilizzo di competenze psicologiche nei servizi sociali, comunali e del welfare;
  • il riconoscimento del ruolo dello psicologo nel mondo del lavoro e delle organizzazioni, nei contesti sportivi e del tempo libero, nel terzo settore;
  • il monitoraggio della risposta ai bisogni psicologici delle persone nei diversi contesti, ecc.

Per raggiungere questi obiettivi è necessaria una forte sinergia tra CNOP e Consigli Territoriali. È inoltre importante una collaborazione con il sindacato, affinché il lavoro dello Psicologo venga retribuito sempre in modo dignitoso, nel rispetto del principio dell'equo compenso.

Potenzialità della Legge 3/2018: immagine dello Psicologo e formazione

Come anticipato, la "Legge Lorenzin" ha fatto sì che la professione psicologica venga considerata professione sanitaria, in quanto coinvolta nella tutela della salute.
Con "tutela della salute" non ci si riferisce solo a malattie fisiche o disturbi psichici in senso stretto: l'Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, nel 2011 ha definito la salute come «la capacità di adattamento e di auto gestirsi di fronte alle sfide sociali, fisiche ed emotive». Ogni azione che persegue questi obiettivi, quindi, deve essere considerata azione di tutela della salute. Di conseguenza, tutti gli aspetti psicologici presenti in qualunque ambito devono essere assegnati alla professione dello psicologo e tutte le attività riconducibili a questi temi devono essere considerate di pertinenza esclusiva dello psicologo. Su questi principi devono quindi basarsi anche le azioni di tutela della professione e di lotta contro l'abusivismo.

Uno degli obiettivi che intende perseguire il CNOP nel periodo 2020-2024 è dunque quello di promuovere un'immagine dello Psicologo come di un professionista che si muove su più fronti.
Questa immagine ben si adatta a quello che già pensa attualmente la popolazione: stando ad alcune ricerche, infatti, la maggior parte degli italiani ritiene importante la presenza dello Psicologo nei principali servizi della comunità, come Ospedali, scuole, luoghi di lavoro, ecc.

Fonte: "Il ruolo degli Psicologi", ricerca del CNOP, 2018

Dove dovrebbe essere lo Psicologo
Ospedali e servizi sanitari 91%
Servizi sociali 89%
Scuola 87%
Medico di famiglia 73%
Luoghi di lavoro 59%
Nei Comuni 59%

Inoltre, 8 italiani su 10 vedono lo psicologo come un importante strumento per la promozione del benessere e una figura che può aiutare le persone a vivere meglio.

Il nuovo ruolo assunto dallo psicologo fa sì che vi siano conseguenze anche per quanto riguarda il settore della formazione universitaria e della formazione continua.

Per quanto riguarda la formazione universitaria, il CNOP persegue vari obiettivi:

  • ripristinare il ciclo unico quinquennale;
  • stabilire quote di frequenza obbligatoria;
  • veder diminuire le numerose classi di Psicologia;
  • mettere in risalto la pratica ed i laboratori;
  • superare le lauree telematiche;
  • aumentare l'offerta post-laurea, soprattutto per quanto riguarda la formazione specialistica.

I percorsi formativi pre e post laurea dovranno essere in generale più adeguati e performanti e dovranno essere coinvolte maggiormente le Scuole di Psicoterapia, le cui caratteristiche saranno uniformate e qualificate su tutto il territorio nazionale. Anche tirocinio ed Esame di Stato dovranno essere definiti e organizzati in modo uniforme in tutta Italia.

Per quanto riguarda l'obbligo di formazione continua, è necessario trovare un modo per applicare il sistema formativo delle professioni sanitarie alle caratteristiche principali della figura dello Psicologo. L'Ordine presenterà, quindi, proposte il cui obiettivo sarà quello di adeguare e rendere più flessibile il sistema tenendo conto delle esigenze specifiche della professione. Gli Ordini territoriali potrebbero in questo caso diventare diretti gestori della formazione stessa.
Verrà comunque garantita una percentuale di formazione gratuita per gli iscritti all'Ordine, dando la priorità ai liberi professionisti. Al fine di ridurre i costi, ci si servirà anche di alcuni strumenti, come per esempio di una piattaforma per la formazione a distanza.

La Comunità professionale: valori e crescita

L'Ordine si impegna a far sì che all'interno della Comunità professionale ci sia sempre un clima di rispetto reciproco, un confronto sereno e costruttivo, una gestione positiva di eventuali conflitti. Per questo si farà promotore di una Carta dei valori che sarà alla base delle attività. Sarà anche riletto - ed eventualmente revisionato - il Codice Deontologico, in modo da assicurarsi che sia adatto al nuovo ruolo della professione.
L'Ordine si impegna anche a dar vita ad azioni contro la violenza basata su discriminazioni di vario tipo (religione, etnia, nazionalità, sesso, estrazione sociale, ecc.) e a promuovere la tutela psicologica delle persone coinvolte, garantendo loro un'assistenza adeguata.

Il documento programmatico analizza poi la crescita della Comunità professionale.
Tra tutte le professioni - dichiara - quella dello psicologo ha assistito nel corso del tempo ad un'importante crescita: stando ad alcuni dati raccolti dall'Enpap ("Demografia, redditi e trend degli Psicologi Italiani", 2019) in 20 anni l'andamento del volume d'affari della psicologia in Italia è aumentato: si è passati da 156 milioni di euro nel 1997 a quasi un miliardo nel 2017.
Tuttavia a livello individuale la situazione per i professionisti non è delle migliori: il reddito netto medio annuo, infatti, nel 2017 è stato pari a 13.767.000 euro, oscillando tra i quasi 19.000 guadagnati dai professionisti di età compresa tra 60 e 65 anni ed i neanche 6.000 di coloro che hanno meno di 30 anni. Recenti dati dell'Enpap relativi al 2018 mostrano come al momento il reddito medio di questi ultimi sia salito a 14.300 euro, ma il quadro generale continua ancora a non essere dei migliori.
Questa situazione denuncia la difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, dovuta - secondo il CNOP - al fatto che in Italia il numero di professionisti è molto elevato: si parla, infatti, di 1 psicologo ogni 535 abitanti.
La seguente tabella - pubblicata dal CNOP e basata su un confronto tra dati aggiornati al 2014 - mostra la differenza in termini di numero di psicologi per 100.000 abitanti tra Italia, altri Stati Europei e USA:

Confronto internazionale numero di Psicologi per 100.000 abitanti.
Fonti: Mutual evaluation of regulated professions. Overview of the regulatory framework in the health sevices sector-psychologists and related professions, EU Commission, 2015.
Per i dati USA: American Psychological Association, 2014

Paese N. psicologi per 100.000 abitanti N. psicologi totale
Italia 156 93.151
Spagna 133 62.125
Austria 119 10.089
Germania 109 88.000
Svezia 105 10.000
Paesi Bassi 94 15.785
Francia 84 55.027
USA 33,9 106.000
Regno Unito 32 20.158

L'Ordine degli Psicologi ha avuto un notevole incremento nel numero degli iscritti negli ultimi anni: dai 35.000 del 2000 si è passati agli oltre 113.000 attuali. In base a questo trend è stato calcolato che nel 2024 l'offerta sarà 4 volte superiore a quella del 2000.

La Comunità professionale deve quindi interrogarsi seriamente su ciò che questa situazione comporta sia per la professione in generale che per le singole persone che intendono intraprenderla e deve porsi il problema di fornire sostegno alle situazioni più svantaggiate. Per questo è necessaria una maggiore collaborazione con la Cassa di Previdenza: l'Enpap, infatti, ha tra i suoi principali compiti quello di promuovere e sostenere il reddito dei professionisti e, grazie a normative recenti (come il DL 76/20134), può anche destinare alcune risorse alle attività di assistenza e welfare per i suoi iscritti e a quelle per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

Consiglio Nazionale e realtà regionali

Nell'ultima parte del documento si parla di adeguamento e rafforzamento della struttura organizzativa, logistica ed amministrativa del Consiglio Nazionale nel prossimo futuro.
Sarà dunque necessaria una revisione dei regolamenti interni, che riguarderà anche le sedi territoriali.

Tra realtà nazionale e livelli territoriali deve esserci la massima collaborazione, soprattutto in campi come i processi gestionali, informativi e amministrativi dell'Albo, le attività formative, l'organizzazione di eventi importanti come la Giornata Nazionale della Psicologia, l'acquisto di prodotti e servizi, la promozione e condivisione di dati, il rispetto delle norme su trasparenza e buona gestione.

Tra gli altri obiettivi che si intende perseguire nel periodo 2020-2024 rientrano poi il supporto agli Ordini meno numerosi, l'adozione di una politica sulla parità di genere efficace; il potenziamento di strumenti utili per produzione e diffusione di dati riguardanti ricerche scientifiche, iniziative politiche, legislative e normative, situazione della professione e la valorizzazione del ruolo che potrebbe avere in questo un Centro Studi; la tutela del cittadino davanti a prestazioni e interventi psicologici a distanza, che deve essere garantita attraverso l'applicazione di linee guida, attività di formazione e controllo ed anche forme di riconoscimento per gli psicologi.

L'Ordine deve tutelare il cittadino nel campo della salute sia attraverso la verifica dei requisiti che riguardano l'esercizio della professione, sia dando vita a qualunque azione risulti necessaria per contrastare l'abusivismo. Devono quindi essere adottate tutte quelle iniziative utili per impedire l'utilizzo improprio della Legge 4/2013 dedicata alle professioni non organizzate5, utilizzo che può portare alla creazione di figure che svolgono attività riservate allo psicologo.

Note
  1. Legge 11 gennaio 2018, n. 3 "Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.25 del 31 Gennaio 2018 ed entrata in vigore il 15 Febbraio dello stesso anno
    www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/1/31/18G00019/sg
  2. Il Rapporto sui Rischi Globali, pubblicato annualmente dal World Economic Forum (Fondo Economico Mondiale)
  3. L'insegnamento della Psicologia è stato abolito del tutto dalle scuole superiori nel 1923, a seguito della "Riforma Gentile"
  4. Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76, "Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 28 Giugno 2013
    www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/06/28/13G00123/sg
  5. Legge 14 gennaio 2013, n. 4, "Disposizioni in materia di professioni non organizzate", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.22 del 26 Gennaio 2013,
    www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/01/26/13G00021/sg
Fonte
  • CNOP, "Documento programmatico 'Psicologia: nuovi orizzonti della professione' - Un professionista nuovo per una nuova Società", pubblicato su Psy.it il 10 Febbraio 2020,
    www.psy.it/documento-programmatico-psicologia-nuovi-orizzonti-della-professione.html
    www.psy.it/wp-content/uploads/2020/01/Decreto-MIUR-23-12-2019.pdf
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Commenti: 1
1 Paola alle ore 11:35 del 03/03/2020

Come psicologa, condivido e approvo tutte le considerazioni e le linee programmatiche qui esposte , solo mi chiedo con quale budget si prevede di lavorare per inserire la figura dello psicologo nei vari ambiti , dall'ospedaliero,( in cui la figura dello psicologo è stata quella che maggiormente ha sofferto e subito tagli important)i, al contesto scolastico ( che sappiamo in crisi  pr la costante mancanza di fondi) ecc ecc..

Non vorrei , come tante volte è successo, che partissero quelle sperimentazioni (destinate per la maggior parte al fallimento), con nessun invetimento economico....

Buon lavoro

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