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Armi da fuoco: aspetti psicologici sui minori e legame con suicidi USA. Presentati nel corso di un webinar dell'APS i risultati di alcune ricerche sull'utilizzo delle armi da fuoco tra la popolazione americana
L'articolo " Armi da fuoco: aspetti psicologici sui minori e legame con suicidi" parla di:
- Possesso di armi come meccanismo di coping
Aggressività nei minori e utilizzo di armi da adulti Rischio suicidio nei proprietari di un'arma
A cura di: Redazione - Pubblicato il 06 Maggio 2024 Armi da fuoco: aspetti psicologici sui minori e legame con suicidi USA. Presentati nel corso di un webinar dell'APS i risultati di alcune ricerche sull'utilizzo delle armi da fuoco tra la popolazione americana
USA. Le famiglie americane sono più propense di altre ad acquistare un'arma da fuoco in quanto considerano questi oggetti
come uno strumento per potersi proteggere in un mondo che percepiscono sempre più come pericoloso. Tuttavia, possedere un'arma da fuoco
rende le persone anche più ansiose.
È uno delle degli aspetti emersi nel corso di "Scienza per la società: violenza armata e ansia negli Stati Uniti,
approfondimenti dalla scienza psicologica", un webinar organizzato dall'Associazione per le scienze psicologiche americana - APS Association
for Psychological Science - il cui obiettivo principale è stato quello di riunire vari studiosi per discutere insieme la relazione tra
possesso di armi e ansia.
Nel corso del webinar sono tuttavia emersi anche altri dati importanti sul rapporto tra armi e popolazione americana, come per esempio le
implicazioni di carattere psicologico sui minori ed il legame con il fenomeno dei suicidi.
Vediamoli di seguito.
Armi da fuoco e popolazione americana
Le armi da fuoco sono molto diffuse tra la popolazione americana e la stessa "Carta dei Diritti degli Stati Uniti d'America" al
Secondo emendamento sancisce il diritto delle persone a detenerne.
Stando ad un sondaggio1 condotto nel 2023 dal Pew Research Center*
su 5.115 adulti membri dell'American Trends Panel (ATP)*, circa 4 adulti
su 10 hanno dichiarato di vivere in una famiglia in cui è presente un'arma da fuoco ed il 32% ha affermato di possederne personalmente
una.
I motivi dietro questo fenomeno sono vari. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, si tratta di motivi legati alla propria sicurezza.
Il 72% dei partecipanti al sondaggio, infatti, ha affermato di possedere un'arma per motivi di protezione, mentre caccia e sport hanno avuto
rispettivamente il 32 ed il 30%. Solo il 15% ha dichiarato di possedere un'arma per collezionismo ed il 7% per lavoro.
Il 71% dei proprietari di armi, inoltre, ha affermato di provare piacere nell'avere un'arma in casa; per l'81% di loro ciò è
dovuto al fatto che una pistola in casa li fa sentire più sicuri.
Armi da fuoco e meccanismo di coping
Stando ad una ricerca del Dott. Nicholas Buttrick*
la tendenza a provar piacere nel possedere un'arma da fuoco è dovuta al fatto che spesso viene collegata a un "meccanismo di coping",
cioè viene vista come strumento per poter rispondere e affrontare situazioni psicologicamente minacciose, come quelle che coinvolgono
la sicurezza personale e il controllo sull'ambiente circostante.
Secondo il Dott. Buttrick le persone che hanno sentimenti positivi riguardo il possesso di uno di questi oggetti sono individui convinti che il
mondo sia intrinsecamente pericoloso e che la società e le istituzioni come il governo non siano in grado di proteggere la popolazione
in modo adeguato. Le armi, quindi, sarebbero un mezzo per poter gestire le principali minacce che ci circondano.2
Durante il webinar Buttrick ha presentato anche il risultato di altre ricerche condotte - e non ancora pubblicate - che mostrano come il
possesso di un'arma aumenterebbe anche l'ansia dei proprietari.
Armi da fuoco e minori
Durante il webinar la Dott.ssa Amanda B. Nickerson*
ha illustrato quanto è emerso da uno studio longitudinale sugli atteggiamenti legati al possesso di armi.
Dalla ricerca è emerso un collegamento tra esposizione prenatale a droghe ed alcol ed aggressività nei bambini: l'essere
esposti a sostanze prima ancora di nascere, infatti, aumenterebbe i problemi di aggressività e condotta. I bambini in queste condizioni,
dunque, svilupperebbero un'aggressività maggiore nel corso di tutta la prima infanzia e negli anni di scuola materna, caratteristiche
che, a loro volta, li porterebbe poi col tempo ad assumere atteggiamenti di violenza armata in risposta alla vergogna.3 Anche
vittimizzazione e bullismo sarebbero collegati ad una maggiore tendenza ad utilizzare armi tra i giovani: in sostanza, i ragazzini
vittime di bullismo o che hanno percepito atteggiamenti di bullismo intorno a loro risultano più inclini a diventare violenti.
Da un'ulteriore ricerca condotta dalla Dott.ssa Nickerson in collaborazione con la Dott.ssa Sonali Rajan*
è emerso come, ad essere colpite maggiormente da episodi di questo genere sarebbero le persone di colore, soprattutto i giovani maschi
tra 15 e 24 anni che vivono in contesti urbani.
Armi da fuoco, suicidi, salute mentale, prevenzione
Altro dato importante emerso nel corso del webinar riguarda il rapporto tra armi da fuoco e numero di suicidi in America.
Il Dott. Chris Knoepke* nel corso delle sue ricerche ha osservato come oltre il 60%
delle morti provocate dalle armi da fuoco negli Stati Uniti fossero dovute in sostanza a suicidio.
Secondo lo studioso, quando i medici valutano il rischio suicidio nei pazienti, chiedono spesso se abbiano pensieri legati alla morte, ma
raramente citano nello specifico le armi da fuoco. Ciò rappresenterebbe un limite, in quanto il possesso di uno strumento di questo
tipo può aumentare notevolmente il rischio di autolesionismo.
Per questo motivo - ha affermato il Dott. Knoepke durante il webinar - è importante prima di tutto includere il discorso sulle armi da
fuoco nelle valutazioni di rischio, e poi anche prendere in considerazione tutti quei programmi attivi in America il cui obiettivo principale
è quello di limitare la possibilità che una persona in crisi possa farsi del male da sola. Alcuni di questi programmi, infatti,
prevedono che i medici stessi aiutino i pazienti ad elaborare un modo per limitare il proprio accesso alle armi da fuoco, che può
consistere per esempio nell'optare per la conservazione dell'arma in una cassetta di sicurezza o semplicemente nel consegnarla ad un familiare
di cui ci si fida.
Durante il webinar è infine intervenuta anche la Dott.ssa Tracey Scherr*
la quale ha illustrato ai presenti il suo lavoro basato sul tentativo di dar vita a misure di sicurezza pubblica che siano in grado di prevenire
feriti e morti provocate dall'utilizzo delle armi da fuoco.
La tendenza generale dell'opinione pubblica - ha affermato la studiosa - è quella di pensare che alla base dell'utilizzo di armi ci sia
la malattia mentale: sarebbe questa, in sostanza, la causa del perpetrarsi di certi episodi.
Secondo la Scherr, le attuali ricerche stanno dimostrando invece come sia vero l'esatto opposto: sarebbe la malattia mentale, infatti, ad
essere sempre più collegata all'essere vittime di un episodio di violenza armata, dunque una sorta di conseguenza di quello che si
è vissuto.
Note
- Pew Research Center, "Gun Violence Widely Viewed as a Major - and Growing - National Problem", pubblicato su Pewresearch.org il
28 Giugno 2023
www.pewresearch.org/politics/wp-content/uploads/sites/4/2023/06/PP_2023.06.28_gun-violence_REPORT.pdf
- Nicholas Buttrick, "Protective Gun Ownership as a Coping Mechanism", pubblicato su Sage Journals, 6 Maggio 2020
journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/1745691619898847?journalCode=ppsa
- Amanda B. Nickerson, Shannon M. Shisler et al., "A Longitudinal Study of Gun Violence Attitudes: Role of Childhood Aggression and
Exposure to Violence, and Early Adolescent Bullying Perpetration and Victimization", National Library of Medicine, 2020
www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8993126/
Fonte
- APS – Association for Psychological Science, "How Owning a Gun Raises Anxiety", pubblicato su Psychologicalscience.org il
27 Ottobre 2023
www.psychologicalscience.org/observer/gun-ownership-anxiety
Altre letture su HT
- Redazione, "Ideazione suicidaria e tentato
suicidio nei soldati: studio americano sui predittori", articolo pubblicato su HumanTrainer.com, Psico-Pratika nr. 180, 2021
- Luisa Fossati, "Che ansia! Ho un paziente con l'ansia!",
articolo pubblicato su HumanTrainer.com, Psico-Pratika nr. 159, 2019
- Dario Iozzelli, "Suicidio: Interventi psicoterapeutici
per gesti autolesivi", articolo pubblicato su HumanTrainer.com, Psico-Pratika nr. 41, 2009
- Redazione, "Jeffrey E. Young", articolo pubblicato su HumanTrainer.com
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