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Anoressia. Riforma sanitaria francese introduce misure per contrastarla in passerella

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Anoressia. Riforma sanitaria francese introduce misure per contrastarla in passerella
Francia. Le modelle con IMC inferiore a 18 non potranno sfilare. "Puniti" anche i siti Pro-Ana

L'articolo "Anoressia. Riforma sanitaria francese introduce misure per contrastarla in passerella" parla di:
  • Nuovi parametri per sfilare e multe alle agenzie inadempienti
  • Introdotto reato di promozione della magrezza eccessiva
  • Dati epidemiologici sull'anoressia e precedenti di legge
Psico-Pratika:
Numero 116 Anno 2015

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A cura di: Redazione - Pubblicato il 4 maggio 2015

Anoressia. Riforma sanitaria francese introduce misure per contrastarla in passerella
Francia. Le modelle con IMC inferiore a 18 non potranno sfilare. "Puniti" anche i siti Pro-Ana

Nella Francia di Hollande - in cui si stima soffrano di Anoressia 30/40.000 persone - il 3 aprile scorso la Camera ha approvato un emendamento - presentato dal deputato socialista Oliver Véran – che introduce il divieto di far lavorare modelle con indice di massa corporea (IMC) inferiore a 18.
I parametri esatti saranno definiti dalla Commissione nazionale non governativa Haute Autorité Santé (Autorità nazionale francese per la salute).

La proposta – che già era stata avanzata nel 2008 - prevede che le modelle presentino alle agenzie di moda un certificato sanitario che attesti un peso non inferiore ai 55 chilogrammi (per un'altezza di 1,75).
Le agenzie che non osservino il divieto potranno incorrere in pene pecuniarie fino a 75.000 euro e i loro responsabili fino a 6 mesi di carcere.

L'emendamento introduce - ne' "La loi de santé" (*) - anche il reato di "promozione della magrezza eccessiva", al vaglio del Senato impegnato nella riforma della Sanità.
Previste multe fino a 10.000 euro e un anno di carcere per interdire coloro che incoraggiano alla magrezza anche sul web, come ad esempio i gestori dei numerosi siti pro-anoressia, i cosiddetti Pro-Ana.

I legislatori si sono allineati con i parametri fissati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: quando si riscontra un IMC inferiore a 18 si parla di malnutrizione o denutrizione.

Ogni anno 500.000 persone si ammalano di un Disturbo dell'Alimentazione, oltre 9.000 solamente in Italia. 1 su 10 muore (*).

Nuovi casi di Disturbi Alimentari nei paesi occidentali
Anoressia nervosa + 0,2 – 0,8%
Bulimia nervosa + 3,00%
Disturbi Alimentari Non Altrimenti Specificati + 3,7 - 6,4%

Dati del Ministero della Salute italiano (*)

ETÀ DI ESORDIO si colloca fra i 10 e i 30 anni, con un picco fra i 12 e i 25 anni,
in particolare intorno ai 17 anni.
Aumenta il numero di adolescenti maschi affetti da disturbi
COMORBILITÀsovente si riscontra la presenza concomitante di disturbi psicologici, anche tra i bambini come la depressione e il disturbo ossessivo compulsivo
MORTALITÀ i tassi di mortalità delle persone affette da DA - rispetto alle persone sane (di stessa età e sesso) - sono 5/10 volte superiori, soprattutto per l'Anoressia

Dati del Ministero della Salute italiano (*)

Secondo i ricercatori, infatti, l'Anoressia «ha il più alto tasso di mortalità di tutti i disturbi psichiatrici» (*).

Oliver Véran - che oltre a essere fautore del progetto di legge è anche uno stimato Neurologo, già portavoce dei lavoratori ospedalieri dell'InterSyndicat - sostiene che sia comunque intollerabile "sfruttare commercialmente" persone che mettono a repentaglio la propria salute.
«L'impatto sociale causato dall'immagine convogliata dalla moda, che porta le ragazze a pensare di dover essere magre a un livello patologico [...] è estremamente grave» (*).

Precedenti

Lo Stato di Israele ha varato una legge simile nel 2013, introducendo per le modelle con IMC inferiore a 18,5 anche il divieto di comparire sulle riviste (*).
La Spagna, già nel 2006, "bandiva" dalle passerelle della settimana della moda le professioniste con IMC inferiore a 18, escludendo metà delle modelle già ingaggiate (*).
In Italia, Letizia Moratti - allora sindaco del comune di Milano - aveva seguito l'esempio spagnolo per la settimana della moda milanese (2006), sostenendo che «Offrire al pubblico un modello "malato" è un errore che va evitato» (*).
Nel 2007 è stato inoltre siglato un accordo fra i protagonisti della moda e l'allora ministro Giovanna Melandri per stabilire un "codice di autoregolamentazione" che vieta a modelle minorenni o con un disturbo alimentare conclamato di sfilare.
Ancora da approvare invece una proposta di legge bipartisan, che prevede multe fino a 50.000 euro e 1 anno di carcere, per chi istiga alla restrizione alimentare prolungata (*).

Contro l'apologia dell'anoressia, veicolata dai già citati siti Pro-Ana, interviene anche il Ministero della Salute italiano, a seguito delle continue segnalazioni che denunciano gli oltre 150.000 fra blog e siti che invitano alla magrezza, diete drastiche e pericolose o addirittura il digiuno.
Secondo Beatrice Lorenzin, Ministro della Sanità, tutto ciò rappresenta «quanto di più deleterio ci si possa aspettare. Una dieta, per essere esente da rischi per la salute deve essere personalizzata e va condivisa e seguita dal medico» (*).

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