HT: La Psicologia per Professionisti Lacan: che ha da dire la Psicoanalisi sull'Amore? | |||||||
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Lacan: che ha da dire la Psicoanalisi sull'Amore?L'articolo "Lacan: che ha da dire la Psicoanalisi sull'Amore?" parla di:
Articolo: 'Lacan: che ha da dire la Psicoanalisi sull'Amore?'A cura di: Annalisa Piergallini
Platone ed il SimposioChe cos'è l'amor? Lo chiedo a Lacan, che a sua volta, per cominciare, lo chiede a un filosofo, Platone. Mi riferisco al testo, stabilito da Miller e tradotto in italiano da Di Ciaccia, Il Seminario VIII. Il transfert. Lacan va a riprendere l'antica tradizione sull'amore della filosofia greca, nel Simposio di Platone. Il Simposio era un banchetto
a cui partecipava il fiore degli intellettuali ateniesi, che poi erano anche coloro che detenevano il potere politico. Il tema del nostro simposio è l'amore. Di solito i commentatori si fermano lì, cioè dicono: fino a qui parlano delle cose serie. Ma possibile che uno come Platone scriva una storia, fino ad un certo punto parla dell'amore, poi dopo arrivano gli ubriachi, c'è la caciara, e basta? Lacan invece arriva a dire che quando entrano gli ubriachi, è proprio lì che c'è il nocciolo del discorso. Il tema dunque è l'amore, e precisamente: "a che cosa serve essere sapienti in amore?" Agatone dà la cena per festeggiare la vittoria delle Lenee, che sono delle celebrazioni liturgiche annuali, dedicate al dio Dioniso. Lui è un poeta, ha vinto questa gara e festeggia con questo simposio. Amore e sacrificioIl primo a parlare è Fedro. Quindi Fedro si alza, gli altri mangiano, bevono... non tanto perché devono bere poco. E Fedro
inizia la sua dissertazione. Dunque per Fedro l'amore è un dio, più grande di tutti gli dei, più antico di tutti gli dei. Qual è il segno dell'amore? Poi c'è Achille, che è un altro esempio che Fedro fa. Achille si sacrifica per Patroclo, suo intimo amico e cugino, ed è ancora più grande questo sacrificio perché Achille non è l'amante, ma l'amato. Anche se non ricambia l'amore, non nello stesso modo dell'amante, si sacrifica lo stesso. Il tema dell'amore come sacrificio è tutt'altro che superato. Vi porto qualche esempio che ho preso da alcuni film. Un altro esempio di sacrificio, ancora più estremo, è in "Dancer in the dark", che è un musical del 2000, sempre
di Lars von Trier. Dunque questa è l'opinione di Fedro, per lui l'amore è uguale a dio, un dio. Psicologia del ricco: amore buono e amore cattivoIl secondo a parlare è Pausania. Che dice, attenzione però, l'amore è un dio, l'amore è importantissimo, ma dipende, c'è amore e amore. C'è l'amore buono e l'amore cattivo. Quello che vale la pena e quello che non vale la pena. Secondo Pausania occorre scegliere bene la persona da amare, non deve essere una persona qualunque. Come si sceglie qualcuno da amare? Bisogna che sia intelligente. Quindi che abbia del merito, del talento. E poi l'educazione, il sapere. Lì si troverebbe un terreno fertile per cui si può dedicare l'amore alla persona giusta. Dice Pausania: "è cosa brutta quando si ha compiacenza per un abietto e in maniera abietta, è bella invece quando la si prova per uno meritevole e in maniera bella". Lacan dice che questa sarebbe la psicologia del ricco, cioè che se qualcosa ha un valore vale la pena, se non ha un valore
non vale la pena. Allora insiste. Fa tutto quello che un ricco può fare: cioccolatini, brillanti... Lei sempre no. E lui si convince sempre di più che è una donna che vale proprio tanto, perché resiste alle sue richieste; e finisce per sposarla. Ma lei se ne va presto con un ingegnere, molto, molto meno ricco. Secondo me, la psicologia del ricco è uno dei motivi per cui è andata male la storia tra Marilyn Monroe e Arthur Miller. Marilyn Monroe si era messa con Arthur Miller, che era un drammaturgo, un intellettuale. Anche lei voleva diventare un'intellettuale, allora si era detta: "Mi sposo un intellettuale così..." A parte gli scherzi era innamorata davvero, però voleva anche diventare un'intellettuale; e lui a sua volta voleva qualcosa da lei,
cioè era un po' bloccato, a livello creativo. Si era detto: "Se io mi sposo questa donna, che sessualmente è una bomba, mi
verrà tutta l'ispirazione che avevo prima". Man mano che si prosegue, ogni discorso in qualche modo mette in discussione il discorso precedente. L'isologia è una vera e propria tecnica, si può tradurre con giochi di parole. Al posto di Aristofane, si alza Erissimaco. Lacan nota che Fedro ha parlato un po' come un teologo, perché dice che l'amore è un dio, e Pausania, con il suo amore uguale a un valore, ha fatto un discorso da sociologo, da osservatore della società, del comportamento che di solito si ha in società, per cui si giudica un amore più meritevole dell'altro. Erissimaco parla da quello che è, cioè un medico, e dice: c'è l'amore sano e l'amore malato. Non è l'oggetto dell'amore che è giusto o sbagliato. La sanità è l'armonia, l'armonia è un concetto che deriva soprattutto dalla medicina e la medicina è la maggiore delle discipline. Sarebbe la più importante delle arti, più importante della poesia, più importante della musica. Forse siamo tutti d'accordo che l'amore sano è meglio dell'amore malato, ma cosa sarebbe questo amore sano? Non lo specifica Erissimaco, tranne che è l'amore che porta all'armonia e l'armonia è la mancanza di malattia. "Ma quando invece l'amore diventa incontenibile e infuria violento durante le stagioni dell'anno, produce guasti e distrugge molte cose". L'amore perfetto e la divisione delle sfereOra, che il singhiozzo è passato, parla Aristofane, per quarto, il poeta comico, che racconta una storia. Una volta non eravamo uomini così come siamo oggi, eravamo delle sfere, con quattro braccia, quattro gambe... Queste sfere potevano essere o maschi, o sfere femmine, o sfere maschio e femmina. Un giorno Zeus le segò in due, così le due semisfere vagano per l'universo cercando la loro metà. Questo è l'amore. Nelle sfere maschio, un maschio cerca un altro maschio, nelle sfere femmina, una femmina cerca un'altra femmina e nelle sfere maschio e femmina, un maschio cerca una femmina e viceversa. "Da tempo è dunque connaturato che negli uomini l'amore degli uni per gli altri che si fa conciliatore dell'antica natura e che tenta di fare un essere solo da due e di curare la natura umana. Ciascuno di noi dunque è come un contrassegno d'uomo, giacché è tagliato in due come sogliole, da uno diventa due". Aristofane racconta un mito che è il mito dell'amore perfetto, basta che la semisfera ritrovi la sua metà e il problema è risolto, l'amore è perfetto. Quindi abbiamo l'aspirazione alla completezza, ma anche la presa in giro da parte di Platone di se stesso, perché la sfera, centrale nella sua filosofia, viene messa in ridicolo. Sarebbe quindi una sorta di esercizio comico di Platone sulla sua concezione dell'anima e del mondo. Prendere in giro una sfera, oggi, non scandalizza nessuno, ma all'epoca la sfera era molto importante, rappresentava la perfezione, l'aspirazione all'intero. La sfera ha perso parte della sua malia, quando è stata disesorcizzata dalla costruzione matematica. Dopo Aristofane, parla Agatone, che è il festeggiato e il poeta tragico. Dice: "Pace fra gli uomini e sul mare una
tranquillità senza vento, luogo di quiete e di sonno nell'affanno dei soffi impetuosi". "L'amore è premuroso verso chi ha valore, incurante di chi è dappoco, nella stanchezza e nell'inquietudine, nel fuoco
della passione e nel gioco dell'espressione...". Socrate: "Di che cosa manca colui che ama?"E poi, finalmente, arriva Socrate. Era già arrivato da un po', in ritardo, perché arriva sempre in ritardo Socrate. "È tutto molto bello quello che tu dici dell'amore, ma quale sarebbe questo amore? Socrate interroga, mette Agatone alle strette: "È tutto meraviglioso quello che tu dici, ma...". "Che significa l'amore del bello? Che non ce l'ho e allora lo voglio? Posso avere qualcosa e desiderarla lo stesso? Di che cosa manca
colui che ama?" Diotima racconta un mito. Poros è l'espediente e Poenia la povertà, la mancanza. Che cos'è l'amore dunque? È dare qualcosa che non si ha a chi non sa. Poi Diotima passa a parlare dell'amore come ricerca del bello, l'amore come creazione, generazione del bello. L'agalma e l'oggetto parzialeA questo punto Aristofane, che è quello delle sfere, teoria dell'amore genitale che la sacerdotessa ha rifiutato, vuole rispondere,
però viene interrotto da Alcibiade e la sua cricca. Fanno irruzione, sono molto più ubriachi degli altri e fanno un caos. Ma Alcibiade non è uno qualunque, è uno che quando parla tutti gli danno retta. Ha un grande fascino, James Dean e John Kennedy
insieme. Socrate era allora un uomo di una cinquantina d'anni, basso, brutto, ma Alcibiade ne comincia un elogio meraviglioso: "Socrate quando parla è come quando il satiro Marsia canta. Le cose che Socrate dice hanno un potere straordinario, anche se te le riferisce uno qualunque, anche uno da poco, tu rimani incantato, come posseduto. Socrate ha delle cose dentro", dice Alcibiade. "Ha dentro gli agalma". L'agalma è per i greci una cosa preziosa. Per esempio, se si prendeva un toro per sacrificarlo, gli si metteva un ciondolino su una delle corna. Un anellino d'oro, con un ciondolino appeso, e quello era l'agalma; cioè una cosina di nessun valore, di nessuna importanza, ma di un grande fascino. Non può essere tradotto come addobbo o ornamento, piuttosto "a essere sottolineata è sempre la funzione di feticcio dell'oggetto". (p. 155) Lacan fa riferimento al feticcio di una tribù, per esempio del Niger. "È qualcosa d'innominabile e informe, su cui possono riversarsi all'occorrenza enormi quantità di liquidi di diversa origine, più o meno appiccicosi e immondi, che vanno dal sangue alla merda, la cui accumulazione a strati costituisce il segno che c'è lì qualcosa intorno a cui succede qualcosa". Gli dei andavano matti per questi agalma. Secondo Alcibiade Socrate ce li ha. Delle cose preziose che ha solo lui e ce le ha dentro di sé. Si tratta per Lacan di quello che gli analisti chiamano oggetto parziale. C'è un'altra cosa molto importante: Alcibiade vuole l'agalma che crede contenuto da Socrate, dice di volere Socrate, lo ama, ma non
lo ama solo, lo vuole, vuole che sia suo. I tre elementi dell'innamoramento: questo oggetto, l'ideale dell'io e l'io idealeA questo punto, dice Lacan, si aprono due strade: da una parte c'è l'amore che è un'ascesa verso l'assoluto, un ideale, un dio,
il valore intrinseco dell'amato, l'armonia... Cioè un amore che comunque aspira a un bene supremo. È quello che Alcibiade introduce in questa sua scenata. È per questo che Lacan dice che non ci si può fermare a prima dell'irruzione degli ubriachi, perché nell'irruzione degli ubriachi c'è l'introduzione di questo: volere l'amato per sé. E il pensare che dentro l'amato ci sia l'agalma. Quindi da una parte l'amore come ascesa a un bene supremo, e per ognuno questo bene significa una cosa diversa, notate, perché per il medico è l'armonia... etc. E dall'altro, l'amore che considera questo qualcosa che starebbe dentro l'amato, che solo lui possiede, che è speciale, che brilla e chi ama lo vuole. Non gli basta che stia lì, lo vuole per sé. Si tratta di capire che funzione svolga, nell'amore, "il fatto che il soggetto con il quale, tra tutti, abbiamo un legame d'amore sia anche l'oggetto del nostro desiderio". (p. 161) Da una parte l'amore genitale, perfetto, dall'altra un legame d'amore che coinvolge un altro soggetto, ma che resta anche, sempre e comunque,
un oggetto parziale. Nell'innamoramento sono in gioco tre elementi: questo oggetto, l'ideale dell'io e l'io ideale. Senza entrare nello specifico dell'articolazione tra ideale dell'io e io ideale, vediamo di rendere concreto il rapporto tra l'innamoramento
e l'ideale. Vi faccio un esempio. Un altro film, si tratta di un brutto film, che si chiama: Dorian Gray. Questo film è tratto dal romanzo
di Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, è di Oliver Parker ed è uscito nel 2009. Dorian, il protagonista, è giovane, bellissimo, dovunque va, gira tutto intorno a lui. Dorian si fa fare un ritratto dal suo amico
pittore. Ad un certo punto fa una specie di patto con il diavolo. Nel film la perdizione di Dorian Gray avviene perché ha vicino un amico, che gli dice quello che deve fare: "Tu devi fare questo,
tu non devi amare una donna, ne devi amare mille, perché solo le donne? Anche gli uomini. E perché solo amarli, perché non
torturarli?". Però c'è un altro elemento, che nel film è completamente cancellato. Dorian s'innamora, quando ancora non è
depravato, di una ragazza molto bella che si chiama Cybil e fa l'attrice. Succede che Dorian decide di portare i suoi amici, ricchi, nobili e snob, come lui, al teatro scalcinato dove recita lei. "Venite a
vedere com'è meravigliosa, la mia amata!". Cybil gli dice: "Ma io ti amo, da quando amo te, non mi interessa più niente dell'arte, della recitazione. Io amo solo te,
l'amore per te è talmente forte che non conta più niente, nemmeno il teatro. Che senso ha recitare bene, quando ho conosciuto
che cosa significa amare te?". Se l'innamoramento è un'interazione tra l'ideale dell'io, per esempio l'arte, io ideale, per esempio essere fidanzato con un'attrice,
e oggetto del desiderio, ci devono essere tutti gli elementi, quindi non deve essere solo l'oggetto del desiderio, non posso stare lontano da
lei, ma è in gioco anche l'ideale, lei è bella, sensuale, ma è anche una grande artista. Cosa ha fatto questa donna, Cybil? Il comandamento dice: "Ama il prossimo tuo come te stesso", questo significa anche "Non andare troppo a interrogare il desiderio dell'altro", dice Lacan. C'è una frase molto bella, che vi leggo: "a proposito di chiunque potete fare l'esperienza di sapere fin dove oserete andare interrogando un essere, con il rischio per voi stessi di scomparire." Spesso le femmine, ma non sempre per carità, fanno: Ma quanto mi ami? Tu che mi ami, mi ami perché sono bella o mi ami perché sono intelligente? Ma se fossi brutta mi ameresti lo stesso? Me lo dici con le parole precise? Mi spieghi il tuo amore? Che vuole? Non solo le donne eh. Dico le donne perché spesso questa parte la fanno le donne, ma non sono solo le donne, anzi Lacan dice che
quando questa parte la fanno gli uomini sono tremendi, cioè raggiungono dei livelli di assoluto, a cui le donne non arrivano. Cybil e Dorian hanno perso tutti e due. Commenti: 11 ketty nin alle ore 20:56 del 28/04/2019 Puntuale ma arioso: bellissimo Cosa ne pensi? Lascia un commento
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