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Analisi del testo: Introduzione agli aspetti paralinguistici del linguaggio scrittoL'articolo "Analisi del testo: Introduzione agli aspetti paralinguistici del linguaggio scritto" parla di:
Articolo: 'Analisi del testo: Introduzione agli aspetti paralinguistici del linguaggio scritto'A cura di: Valentina Sciubba
Si può analizzare uno scritto utilizzando le conoscenze e la sensibilità proprie di uno psicologo? Uno scritto di per sé è un "dato" analizzabile, indipendentemente dalla sua rispondenza alla realtà storico-ambientale
cui può riferirsi. Analisi del testo scritto: Teorie e pubblicazioniJ. Pennebaker, nel suo articolo "Tradurre in parole le esperienze traumatiche: implicazioni per la salute", descrive la
costruzione e l'utilizzo di un programma computerizzato basato sul raggruppamento in categorie di oltre duemila parole o radici linguistiche. Altri studi sull'analisi psicologica del testo sono stati condotti da R. Carli e R. M. Paniccia che, rifacendosi alle teorie di Matte Blanco sul funzionamento della mente, evidenziano nel linguaggio e nella narrazione due aspetti:
Anche nei testi scritti pertanto è possibile rinvenire accanto a significati coscientemente e razionalmente espressi e propri del
linguaggio organizzato, altri appartenenti a una sfera emotiva e relazionale che si situa a livello inconscio, o comunque priva di
pensiero sulle emozioni. In ambedue gli esempi riportati l'analisi psicologica del testo si è servita pertanto di elaborazioni statistiche sulla presenza di
determinati lessemi, parole o categorie di parole. Questi aspetti, assieme alla scelta dei termini utilizzati, possono sicuramente dirci qualcosa e probabilmente molto della personalità di chi scrive, certamente attengono a una componente del linguaggio distinta da quella che guida il significato esplicito, una componente che rivela spesso contenuti inconsci, atteggiamenti, paure, sicurezze, un mondo di contenuti autonomo insomma che amplia, arricchisce e può anche porsi in notevole contraddizione con quanto comunicato esplicitamente. Uno stesso concetto può essere espresso in molti modi diversi, pertanto quegli aspetti del linguaggio scritto che sono espressione di un comportamento che potremmo definire "paralinguistico" nella redazione di un testo, sono analizzabili anche da un punto di vista psicologico, in quanto possono rivelare contenuti mentali attinenti ad una sfera inconscia o subconscia dell'autore. Lo scritto può essere una narrazione di eventi con relativa descrizione di personaggi. Anche in questo caso lo scritto può
rivelare contenuti relativi a quanto narrato che potrebbero essere inconsci allo stesso narratore. Strumenti dello Psicologo: concordanza degli indicatoriPur senza far ricorso a complesse elaborazioni statistiche mediante computer, lo psicologo ha dalla sua vari strumenti che può utilizzare per tentare l'analisi psicologica di uno scritto. Nella sua attività diagnostica lo psicologo utilizza vari strumenti: le sue conoscenze, l'osservazione dei comportamenti, delle relazioni e del contesto, l'ascolto dei contenuti espliciti, i test psicologici ed infine anche se stesso quale individuo capace di empatia e di emozioni/sentimenti evocati dal quadro e dalle persone oggetto della diagnosi. Nell'analisi di uno scritto lo psicologo può utilizzare molti di questi strumenti, anzitutto le sue conoscenze teoriche di
psicologia. Più in generale lo psicologo può cercare di evidenziare aspetti e significati non immediatamente evidenti. L'agire umano
infatti è spesso determinato da motivazioni inconsce e, assumendo che anche l'attività dello scrivere, come qualunque attività
umana, contenga significati impliciti, appartenenti ad una sfera subconscia o inconscia dello stesso scrittore, si può allargare l'analisi
ad essi. Come individuare i significati inconsci senza l'ausilio di procedure computerizzate? Secondo le neuroscienze le capacità empatiche derivano dall'attività dei "neuroni specchio", cellule del cervello che si attivano
sia nel compiere determinati movimenti, sia nell'osservare gli stessi movimenti compiuti da altri. L'empatia perciò sarebbe strettamente
collegata alla capacità di "rispecchiare" e "rivivere" l'attività altrui. Per ovvi motivi alcuni degli strumenti fin qui descritti che uno psicologo può utilizzare per l'esame di un testo non danno sufficienti
garanzie di obiettività per cui nel fornire un'interpretazione è importante la "concordanza degli indicatori" ossia che i
dati forniti dai diversi strumenti portino ad un insieme coerente e non contraddittorio. Chi scrive, dopo aver sporadicamente verificato nella pratica professionale la possibilità di analizzare psicologicamente ed utilizzare
proficuamente anche delle produzioni scritte, ha voluto tentare l'analisi di un testo molto impegnativo come quello dei Vangeli. Da quelle intuizioni spontanee è scaturita l'idea di allargare l'analisi anche ad altri brani. Nell'accostarmi alla lettura del Vangelo, non ho inteso pertanto uscire dalla soggettività degli evangelisti; vale a dire, non ho inteso
valutare o criticare razionalmente, storicamente o filosoficamente, quanto narrato o affermato dai Vangeli, essendo la soggettività del
narratore già di per sé oggetto di indagine. La mia analisi parte dal "dato" che chi ha scritto i Vangeli ha desiderato narrare avvenimenti e insegnamenti di Gesù e non intende
criticare l'opera degli evangelisti dall'esterno, ma solo cercare di ampliarne la comprensione, allargandola a significati sottesi e magari
inconsci. L'attenzione alla peculiarità del "sapere psicologico" rimanda alla purtroppo frequente confusione e sovrapposizione che si riscontra tra professioni e vocazioni diverse quali quella del medico, dello psicologo e del sacerdote. È facile che il medico o il sacerdote debbano confrontarsi con problematiche psicologiche come pure è possibile che lo psicologo si occupi delle componenti psicosomatiche delle malattie o di situazioni con risvolti etico-religiosi. Ritengo tuttavia importante che ciascuna di queste tre figure riconosca e non invada le competenze delle altre, ma piuttosto se necessario collabori con esse, se non vuole correre il rischio di causare gravi danni a quell'uomo che pure vorrebbe curare, promuovere, salvare. Medicina, psicologia e religione sono settori di conoscenza diversi seppure contigui. Se con studi mirati fosse confermata la possibilità e l'utilità di utilizzare le produzioni scritte per l'indagine psicologico-clinica, persino senza programmi computerizzati, sarebbe lecito interrogarsi sui presupposti teorico-metodologici che hanno ispirato le attuali limitazioni poste alla pratica professionale via internet dall'Ordine Nazionale degli Psicologi e, particolarmente, dall'Ordine degli Psicologi del Lazio. Bibliografia
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